Il Dipartimento Innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici è impegnato in attività di ricerca finalizzata alla sicurezza degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante (RIR), materia attualmente regolata dal decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105, attuazione della direttiva 2012/18/UE Seveso III. Le Direttive Seveso, che da oltre trenta anni regolano questa materia, hanno realizzato un efficace sistema di prevenzione degli incidenti chimici e petroliferi, che permette, fra l’altro, ai paesi Europei di avere una frequenza d’incidenti tre volte più bassa di quella registrata in impianti similari negli altri paesi avanzati.
I problemi che si incontrano nello svolgimento delle attività istituzionali, fra cui valutazione dei rapporti di sicurezza e visite ispettive agli stabilimenti, pongono sfide importanti dal punto di vista scientifico, mentre i risultati della ricerca vanno ad alimentare le attività Seveso sul territorio. Le attività industriali oggetto di ricerca hanno una notevole rilevanza diretta sul sistema Paese, sia per il numero di lavoratori direttamente ed indirettamente impiegati, che per il valore dei prodotti.
Si tratta inoltre di attività che alimentano filiere importanti per tutto il sistema produttivo (energia, plastica, gomma, chimica per l’agricoltura, farmaceutica, trasporti, detergenza). Per mantenere la sostenibilità economica, gli stabilimenti devono spesso essere interconnessi fra loro in attrezzati parchi industriali, che integrano importanti infrastrutture logistiche, inclusi porti petroliferi, scali ferroviari e grandi depositi di oli minerali. Questi elementi di complessità e di interdipendenza determinano l’esigenza di sviluppare nuove conoscenze, per mantenere ed accrescere l’attuale livello di sicurezza.
Il settore chimico e petrolifero in Italia è caratterizzato da molti impianti costruiti negli anni di grande espansione industriale del paese, che richiedono particolare attenzione per evitare che i fenomeni di deterioramento dei materiali siano causa di perdite di sostanze pericolose con gravi conseguenze per le persone e l’ambiente. L’invecchiamento degli impianti è quindi diventata una priorità della ricerca. L’uso intelligente della sensoristica innovativa e dei metodi prognostici consentono, infatti, di estendere, in piena sicurezza, il tempo di vita degli impianti.
Eventi naturali, inclusi sismi, eruzioni vulcaniche, fenomeni meteorologici estremi, alluvioni, frane ed incendi boschivi, possono essere la causa di incidenti tecnologici (eventi Na-Tech), che negli stabilimenti Seveso, per la presenza di sostanze pericolose, potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Il controllo di questi rischi è una delle priorità nell’ambito Seveso e la ricerca fornisce soluzioni tecnologiche specifiche per gli impianti industriali tali da assicurare, in caso di eventi naturali avversi, la sicurezza per lavoratori, impianti ed ambiente.
A seguito della revisione della normativa e della riclassificazione della pericolosità delle sostanze chimiche (REACH/CLP), nuovi stabilimenti sono entrati sotto la normativa Seveso; fra cui piccole e medie imprese in vari settori manifatturieri. Nel settore manifatturiero la capacità di utilizzare in piena sicurezza sostanze o processi intrinsecamente pericolosi costituisce un importante vantaggio competitivo in settori di punta, quali, ad esempio, trattamento tessuti, adesivi, materiali per l’edilizia, inchiostri, packaging. La gestione della sicurezza deve però coniugarsi con modelli organizzativi semplici, flessibili ed agili, tipici del settore. La ricerca fornisce soluzioni pratiche, sfruttando anche la potenzialità di avere attrezzature “intelligenti”, cioè con funzioni a bordo di diagnosi e comunicazione attiva. Una particolare criticità è costituita dal settore pirotecnico, per il quale è urgente sviluppare soluzioni innovative, atte ad assicurare un livello di sicurezza simile a quello degli altri stabilimenti “Seveso”.
Contatti: dit.impiantirir@inail.it