ROMA - Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inps, Inail e Anpal pubblicano oggi in contemporanea sui rispettivi siti web il terzo Rapporto annuale “Il mercato del lavoro 2019: una lettura integrata”, frutto di una collaborazione che punta a valorizzare la ricchezza delle diverse fonti sull’occupazione e a implementare un sistema informativo statistico condiviso.
“Il valore aggiunto di questo Rapporto – sottolinea a questo proposito il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – è proprio la collaborazione tra i vari enti coinvolti. Soltanto attraverso la creazione di un insieme condiviso di dati e informazioni, infatti, è possibile realizzare delle analisi in grado di osservare i fenomeni da diversi punti di vista, tenendo conto dei cambiamenti demografici e dei sistemi produttivi aziendali, delle nuove modalità organizzative del lavoro e dello sviluppo tecnologico, che stanno trasformando profondamente il mercato del lavoro”.
Come emerge dal sesto capitolo, dedicato all’analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico, nel 2018 le denunce di infortunio sul lavoro, al netto di quelle relative agli studenti, sono state circa 563mila, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,5%), mentre rispetto al 2008 la flessione è stata pari al 35,5%.
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 373mila, di cui circa il 21% avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto” e “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Delle 1.245 denunce di infortunio con esito mortale, in aumento dell’8% rispetto al 2017 ma in calo del 23% rispetto al dato di 10 anni prima, i casi accertati sono stati 744, di cui il 60% occorsi “fuori dell’azienda”.
“Dopo la recente introduzione dell’obbligo assicurativo a beneficio dei rider – spiega Bettoni – una sfida che nei prossimi anni vedrà impegnato l’Inail sarà l’estensione della tutela contro infortuni e malattie professionali alle categorie di lavoratori rimaste finora escluse. Allo stesso tempo andranno confermate e potenziate le politiche di prevenzione che il nostro Istituto ha messo in atto per contrastare il fenomeno infortunistico, come gli incentivi a fondo perduto del bando Isi, lo sconto per prevenzione, l’attività di consulenza alle imprese e le campagne di formazione e informazione in materia di salute e sicurezza”.
Nel quinquennio 2014-2018 si rileva una riduzione di oltre il 7% dell’incidenza del numero di denunce di infortunio rispetto al numero degli occupati, ma solo per la modalità in occasione di lavoro, dove le politiche e le iniziative di prevenzione promosse negli ultimi anni hanno migliorato i livelli di salute e sicurezza. Per la componente in itinere, invece, si è registrato un contenuto aumento, la cui causa è da ricercarsi principalmente in fattori esterni al rischio lavorativo, come la qualità delle strade, la vetustà dei veicoli di trasporto e le condizioni meteorologiche. Tassi di incidenza più elevati si riscontrano in agricoltura e nelle costruzioni, settori nei quali il rischio di morire durante il lavoro è triplo rispetto a quello medio.
Per quanto riguarda le malattie professionali, con oltre 59mila casi denunciati il 2018 registra un incremento rispetto al 2017 pari al 2,6%, confermato anche dai primi dati provvisori del 2019. Le denunce di malattia professionale sono aumentate nel tempo in virtù delle politiche di sensibilizzazione e dell’evoluzione normativa in materia, che hanno favorito l’emersione del fenomeno tecnopatico.
Il 67% dei casi riconosciuti ha interessato il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, al primo posto per entrambi i generi, il 15% ha interessato il sistema nervoso, con una prevalenza della patologia tra le donne, mentre il 4% sono tumori, che colpiscono in misura maggiore gli uomini. In media i lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia professionale sono 1.700 all’anno.
Pubblicato il terzo Rapporto annuale per una lettura integrata del mercato del lavoro
Frutto della collaborazione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inps, Inail e Anpal, mette a disposizione informazioni armonizzate, complementari e coerenti sulle dinamiche dell’occupazione. Nel sesto capitolo l’analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico
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Intervento del presidente dell’Inail
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Nota per la stampa
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Il mercato del lavoro 2019: una lettura integrata
(.pdf - 1,93 Mb)
Ultimo aggiornamento: 09/03/2020