Attività di ricerca in tema di sorveglianza epidemiologica dell’esposizione dei lavoratori ad agenti nocivi e delle patologie ad essi correlate, studi di epidemiologia analitica per la identificazione di rischi emergenti e la prevenzione in tema di salute e la sicurezza dei lavoratori.
Le attività di ricerca in tema di epidemiologia occupazionale ed ambientale si articolano prevalentemente nelle seguenti aree di riferimento:
- la sorveglianza epidemiologica dei tumori con una elevata componente eziologica professionale (mesoteliomi e tumori del naso);
- lo sviluppo dei sistemi di monitoraggio dei tumori più diffusi nella popolazione generale e con minore componente di rischio di origine occupazionale;
- la tenuta, l’aggiornamento e l’analisi epidemiologica dei dati relativi ai registri di esposizione ad agenti cancerogeni e biologici nei luoghi di lavoro;
- studi di epidemiologia occupazionale ed ambientale in tema di inquinanti aero-dispersi, cambiamento climatico, analisi della mobilità.
Per le neoplasie con una componente di origine professionale elevata è stato sviluppato un sistema di ricerca attiva dei casi incidenti e di ricostruzione anamnestica individuale delle modalità di esposizione. In particolare il Registro nazionale dei mesoteliomi è un network di registri regionali per la stima dell’incidenza del mesotelioma e l’analisi dell’esposizione ad amianto. I risultati dell’attività sono pubblicati su rapporti periodici e su articoli pubblicati nella letteratura scientifica. Il Registro nazionale dei tumori naso sinusali è analogamente un network di registri regionali che svolgono la sorveglianza dell’incidenza di tumore naso sinusale e verificano le modalità di esposizione agli agenti causali correlati (polveri di legno, di cuoio, nichel, formaldeide, cromo).
Per i casi di neoplasie a più bassa frazione eziologica professionale, oltre alla gestione degli archivi dei casi segnalati, è stato sviluppato un sistema di monitoraggio dei rischi oncogeni occupazionali mediante l’utilizzo integrato di sistemi informativi correnti. Il progetto, basato su un disegno di studio caso-controllo, nel quale sia i casi che i controlli sono selezionati a partire da archivi informatizzati di origine amministrativa (Schede di dimissione ospedaliera, Registri di mortalità, Registri tumori, Anagrafe degli assistiti), ha prodotto prime stime di rischio per sede anatomica della neoplasia e comparto produttivo. La metodologia è stata utilizzata per approfondire ipotesi di ricerca per il rischio di tumore professionale in settori con minore evidenza scientifica.
La valutazione dei livelli di esposizione professionale ai principali agenti cancerogeni e biologici presenti nei luoghi di lavoro, è finalizzata alla predisposizione di misure preventive idonee alla riduzione del rischio. La norma di riferimento dell’attività di registrazione delle esposizioni professionali è il d.lgs. 81/2008 e s.m.i. che individua nell'Inail il soggetto istituzionale deputato alla gestione, ai fini di ricerca scientifica, dei flussi informativi relativi alla tenuta e all'aggiornamento dei registri indicanti i livelli di esposizione ad agenti cancerogeni, agli elenchi di lavoratori esposti e alle cartelle sanitarie e di rischio. Le modalità di tenuta del registro e di trasmissione dei dati all'Inail sono definiti dal d.m. 155/2007.
Sono poi sviluppati una serie di studi di epidemiologia ecologica ed analitica sui temi degli effetti sulla salute delle esposizioni ambientali ed occupazionali. Attraverso modelli matematici e di machine learning sono analizzati gli effetti acuti e cronici sulla salute della popolazione conseguente alla esposizione ambientale ad inquinanti aereo-dispersi, misurando il ruolo della componente occupazionale. Il tema del cambiamento climatico e dell’esposizione dei lavoratori a temperature estreme outdoor è sviluppato in termini analitici e attraverso attività di formazione ed indagine su casi di studio. La mobilità occupazionale e le dinamiche della incidentalità è indagata attraverso l’analisi comparata di archivi amministrativi.
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