Il Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam) si struttura come un network ad articolazione regionale. Presso ogni Regione è istituito un Centro operativo (Cor) con compiti di identificazione e analisi di tutti i casi di mesotelioma incidenti nel proprio territorio.
L’Italia è stata uno dei maggiori produttori e utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ‘80. Nonostante ogni attività di estrazione, produzione e commercio di amianto sia stata bandita dalla legge del 27 marzo 1992, n. 257, l’Italia sopporta oggi le conseguenze dei livelli di esposizione cui ha dato luogo l’uso intenso del materiale dal secondo dopoguerra nei settori della produzione industriale di manufatti in cemento-amianto, di manufatti tessili contenenti amianto, della cantieristica navale, della riparazione e demolizione di rotabili ferroviari, dell’edilizia e in numerosi altri comparti di attività economica.
Il programma italiano di sorveglianza epidemiologica dei casi di mesotelioma maligno è sancito dal Decreto del d.p.c.m. 308/2002 “Regolamento per il modello e le modalità di tenuta del registro”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 31 del 7 febbraio 2003, che ha istituito presso l’Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), un registro dei casi accertati di mesotelioma al fine di stimare l’incidenza di mesotelioma maligno in Italia, definire le modalità di esposizione, l’impatto e la diffusione della patologia nella popolazione e di identificare sorgenti di contaminazione ancora ignote.
Il Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam) si struttura come un network ad articolazione regionale. Presso ogni regione è istituito un Centro operativo (Cor) con compiti di identificazione di tutti i casi di mesotelioma incidenti nel proprio territorio e di analisi della storia professionale, residenziale, ambientale dei soggetti ammalati al fine di identificare, con strumenti della ricerca epidemiologica, le modalità di esposizione ad amianto. Le modalità operative, la rete per la ricerca attiva dei casi, il questionario anamnestico e le modalità di classificazione e codifica della diagnosi di mesotelioma e dell’esposizione ad amianto sono definite dalle Linee guida nazionali, predisposte in collaborazione da Inail e regioni. L’Inail svolge una funzione di coordinamento, indirizzo e collegamento della rete di sorveglianza epidemiologica del mesotelioma maligno in Italia. Tale rete ha consentito di disporre di informazioni epidemiologiche preziose per la sanità pubblica, la sorveglianza dei rischi di esposizione a cancerogeni nei luoghi di lavoro e per la prevenzione delle malattie asbesto/correlate.
I risultati dell’attività del Registro nazionale dei mesoteliomi sono pubblicati nei Rapporti periodici e sulle riviste di divulgazione scientifica italiana e internazionale.