Il decreto legislativo n. 81/2008 individua nell'Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale e nelle Unità sanitarie locali i soggetti istituzionali deputati alla gestione dei flussi informativi relativi alla tenuta e l'aggiornamento dei registri indicanti le esposizione dei soggetti ad agenti biologici, agli elenchi di lavoratori esposti e alle cartelle sanitarie e di rischio.
La rilevanza dell’esposizione professionale ad agenti biologici, e in particolare a bioaerosol, è aumentata negli ultimi anni grazie al crescente numero di studi e al miglioramento dei metodi di valutazione per i microorganismi e le componenti microbiche. Il d.lgs. 81/2008 individua nell'Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale e nelle Unità sanitarie locali i soggetti istituzionali deputati alla gestione dei flussi informativi relativi alla tenuta e l'aggiornamento dei registri indicanti le esposizione dei soggetti ad agenti biologici, agli elenchi di lavoratori esposti e alle cartelle sanitarie e di rischio.
Le modalità di tenuta del registro e di trasmissione dei dati all'Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, sono definiti dal d.lgs. 81/2008, dal d.im. 183/2016, e dalla circolare Inail del 12 ottobre 2017, n.43.
In particolare, il datore di lavoro deve:
- comunicare i dati contenuti nel registro di esposizione ad agenti cancerogeni e le variazioni intervenute ogni tre anni e comunque ogni qualvolta l'Istituto ne faccia richiesta;
- comunicare le cessazioni del rapporto di lavoro, entro 30 giorni, con le variazioni sopravvenute dall'ultima trasmissione;
- comunicare la cessazione dell'attività dell'impresa.
Le precedenti comunicazioni devono essere trasmesse esclusivamente per via telematica. A questo scopo l’Istituto ha predisposto, per i titolari di posizione assicurativa, un apposito applicativo disponibile nella sezione del portale Inail dedicata ai servizi on line. L’utilizzo di tale applicativo consente ai datori di lavoro di assolvere l’obbligo di invio dei registri verso Inail e Asl competenti con un'unica procedura.
Obiettivo dell'accentramento della documentazione è quello di mantenere traccia della esposizioni subite dal lavoratore anche nel passaggio tra aziende diverse in modo tale da tutelare il lavoratore dal rischio di perdere la traccia di tutte le esposizione subite.
L’Istituto, in questo ambito, ha istituito ed aggiorna costantemente un sistema di registrazione delle esposizioni professionali ad agenti biologici. La costituzione dei registri sopra citati, permette all'istituto di effettuare un'efficace azione di monitoraggio nazionale sui temi dell'esposizione ad agenti biologici negli ambienti di lavoro.