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30 agosto 2024

Al via le Paralimpiadi 2024 nel segno dell’inclusione

Alla cerimonia di apertura è intervenuto il Capo dello Stato: “Dalla competizione olimpica l’occasione per superare limiti e raggiungere traguardi elevati”. Presenti a Parigi per i Giochi il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e i vertici del Cip, che hanno partecipato all’inaugurazione di Casa Italia

Al via le Paralimpiadi 2024 nel segno dell’inclusione

PARIGI - A poche settimane dalla chiusura dei Giochi olimpici, la capitale francese è tornata a rianimarsi per lo sport e per gli ideali di partecipazione, integrazione e inclusione accogliendo i campioni nazionali delle Paralimpiadi 2024 nella cerimonia di apertura. Una grande folla assiepata lungo gli Champs-Élysées ha salutato mercoledì 28 agosto gli oltre quattromila atleti che hanno sfilato fino a place de la Concorde per poi ritrovarsi a gareggiare fino a domenica 8 settembre. Ad applaudirli fra le autorità nella tribuna d’onore, accanto al presidente francese Emanuele Macron e a quello del Comitato internazionale paralimpico, Andrew Parsons, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e i ministri per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Presenti a Parigi anche il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli, che sono intervenuti giovedì 29 all’inaugurazione di Casa Italia.

Mattarella: “Da atleti e atlete momenti preziosi offerti all’umanità”. “La vostra presenza così numerosa e qualificata è già un traguardo importante, vi ringrazio di essere qui a rappresentare l’Italia”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti italiani. L’appuntamento olimpico, ha proseguito il Capo dello Stato, “ha due tempi, quello delle Olimpiadi e quello delle Paralimpiadi. Nel primo si avvia l’entusiasmo, nel secondo c’è la raccolta, ci sono le conclusioni. Ogni quattro anni gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità momenti particolari, preziosi, indispensabili. In questo particolare periodo della storia è di accresciuta importanza per sottolineare quanto sia importante far prevalere la conoscenza, il dialogo, la collaborazione e non la contrapposizione, o addirittura scontri e guerre”. “Le Olimpiadi – ha concluso Mattarella – hanno dato risultati interessanti, come partecipazione e come successi. Sarà lo stesso per voi. È una competizione, anzitutto, per superare i limiti che tutti insieme abbiamo, per superare sé stessi con nuovi obiettivi e nuovi successi. E quelli che chiamiamo avversari aiutano a trovare la spinta per superarsi, per raggiungere traguardi sempre più elevati”.

Casa Italia a Parigi verso Milano Cortina 2026. Già utilizzata per i Giochi Olimpici, ubicata all’interno di Le Pré Catelan, una costruzione ottocentesca all’interno del Bois de Boulogne, Casa Italia vuole essere la sede condivisa dello sport italiano, con l’occhio già puntato ai Giochi olimpici e paralimpici di Milano Cortina 2026. Fino al 7 settembre accoglie atleti e staff tecnici, autorità, giornalisti, partner e appassionati di sport per occasioni di incontro sul valore dello sport nella società e in momenti di festa per le medaglie conquistate dagli azzurri, come le nove della prima giornata di gara, giovedì 29 agosto: le otto nel nuoto (di cui due ori, due argenti e quattro bronzi) e quella di bronzo nei quattromila metri dell’inseguimento in tandem, specialità del ciclismo su pista. 

L’impegno dell’Inail e l’intuizione di Antonio Maglio. La presenza alle Paralimpiadi di Parigi 2024 testimonia il lavoro pluriennale portato avanti in questo campo dall’Inail. A partire dall’operato di Antonio Maglio, medico dell’Istituto e anticipatore in Italia della pratica sportiva come strumento di riabilitazione degli infortunati sul lavoro, l’Inail ha sempre visto nello sport uno strumento straordinario di ripresa psicofisica, attribuendo all’attività motoria un’occasione efficace di integrazione e di reinserimento sociale. Maglio è universalmente riconosciuto come il pioniere dei Giochi paralimpici. Si deve a lui, infatti, l’intuizione che nel settembre 1960 portò allo svolgimento delle prime Paralimpiadi di Roma, la città che aveva appena ospitato i Giochi della XVII Olimpiade. 

L’attività dell’Istituto per la realizzazione delle protesi. Ai Giochi paralimpici di Parigi partecipano diversi atleti che utilizzano protesi del Centro Inail di Vigorso di Budrio e delle sue filiali, come le tre velociste nei 100 metri Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini. Il Centro realizza ogni anno più di 10.000 prestazioni protesiche a favore di persone con disabilità da lavoro e invalidi civili provenienti anche dall’estero. I traguardi raggiunti nello sport hanno consentito ai tecnici dell’Istituto di trasferire i progressi maturati nelle discipline agonistiche alle protesi di uso quotidiano, contribuendo così al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità e dei loro familiari.

“Sogni paralimpici”, un racconto per voci e immagini. Proprio le esperienze maturate dagli atleti sono al centro del progetto “Sogni paralimpici – Parigi 2024”. Ideata dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione e condivisa con il Cip, l’iniziativa si struttura in una serie di videostorie e podcast fruibili sul sito e sui canali social dell’Inail, in cui gli atleti raccontano il loro percorso di reintegrazione grazie all’attività agonistica. “Sogni paralimpici” fa parte della più ampia iniziativa “Sport senza barriere”, dove gli assistiti Inail ripercorrono in video e in audio la propria esperienza di reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva.

Alle Paralimpiadi 141 fra atleti e atlete in gara per l’Italia. Nella serata di apertura dei Giochi suoni, colori e danze hanno animato “Paradoxe”, il titolo dato alla cerimonia per esaltare il paradosso dell’atleta che corre anche se non ha tutte e due le gambe. Da “Discorde”, con la musica di tanti pianoforti discordanti, a “Sportografia”, con gruppi diversi di danzatori mescolati tra loro in una discordia che diviene concordia, 140 ballerini e 16 artisti con disabilità, in carrozzina o con le stampelle, si sono esibiti nei vari quadri della manifestazione sotto il cielo solcato dalla Pattuglia acrobatica francese. Un entusiasmo che ha accompagnato anche le 168 delegazioni nazionali con gli atleti in gara. Quella italiana, guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Cip, e dai due portabandiera Ambra Sabatini e Luca Mazzone, è a Parigi con 141 fra atleti e atlete, 26 in più rispetto ai Giochi paralimpici di Tokyo, di cui 51 al loro esordio. L’Italia è stata presente anche nei momenti finali della cerimonia, prima dell’accensione del fuoco nel giardino delle Tuileries, con Bebe Vio tra gli ultimi tedofori diretti verso il braciere che resta acceso per tutta la durata dei Giochi, in alto sulla mongolfiera.