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Sogni Paralimpici – Parigi 2024: Ambra Sabatini

Pubblicato un nuovo episodio del progetto dedicato agli atleti che parteciperanno ai prossimi Giochi con protesi Inail. La campionessa paralimpica, che lo scorso anno ha stabilito anche il record del mondo nei 100 metri in 13”98, si racconta. L’importanza dello sport come strumento di riabilitazione e inclusione, la passione per la velocità in pista, il rapporto con le sue compagne di squadra Martina Caironi e Monica Contrafatto. E un appuntamento a Parigi che l’aspetta…

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"La velocità, amore a prima vista!"

“Sono molto testarda, me lo dicono tutti, quando mi metto in testa una cosa, mi impegno al massimo per raggiungere l’obiettivo prefissato”. Ambra Sabatini, 22 anni, nata a Livorno e cresciuta a Port’Ercole, un oro alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 nei 100 metri, detiene anche il record del mondo con 13’98, conquistato ai mondiali di Parigi lo scorso anno. E nella capitale francese scenderà di nuovo in pista ai prossimi Giochi, in programma dal 28 agosto all’8 settembre, nei quali sarà anche portabandiera per l’Italia.

Quando corro sento libertà, libertà totale, piena coscienza del mio corpo e dei movimenti che faccio. E quindi diciamo che mi sento super-abile. Ambra Sabatini, 22 anni, di Livorno, dopo un incidente in motorino e l'amputazione della gamba sinistra, diventa la donna più veloce al mondo nei 100 metri, conquistando l'oro a Tokyo 2020. Tornerà in pista alle Paralimpiadi di Parigi, al via dal 28 agosto, dove sarà anche portabandiera. Sempre a Parigi, il 13 luglio 2023 ha ottenuto il record del mondo in 13 e 98. Un numero magico. Me lo sono anche tatuato il 13, perché è la data dei campionati mondiali che ci sono stati l'anno scorso. 13 e 98 è l'’abbattimento di una barriera, quella dei 14 secondi. Abbatterla proprio in un'occasione così speciale per me ha significato tanto. Mi ha dato molta più consapevolezza di quello che posso fare. Ambra, da sempre sportiva, era già mezzofondista prima dell’incidente. Dopo inizia a sperimentare la velocità. La velocità è stato amore a prima vista. Mi piace proprio correre. Mi piace il fatto che in pochi secondi ci si gioca tutto e quindi devi essere molto concentrato sul momento. Devi sentire bene il corpo e le sensazioni. Per questo è uno sport bellissimo. E ci racconta come si è avvicinata al mondo delle protesi per gareggiare. L'incontro con Inail in realtà è stato uno dei giorni più belli della mia vita, perché era l'11 settembre quando ho messo la mia prima protesi da corsa realizzata proprio da loro, dai tecnici, da Gianluca Migliore che mi segue come tecnico protesico. Lì è cambiata la mia vita e il modo di correre. Ho iniziato ad abbassare i tempi. Lo sport l'ha aiutata a rinascere ed è un punto fermo della sua vita. E oggi lo sport paralimpico in particolare, è sempre più conosciuto e seguito. La gente si appassiona e cerca di apprezzarne il lato tecnico che è veramente un lato molto affascinante. Se uno entra nel mondo e capisce come funzionano le protesi. Come un assetto è migliore di un altro, è la sfida tra gli atleti, quindi è un ambiente molto appassionante e su questo stiamo facendo tanti passi in avanti. Passi che sono stati realizzati anche grazie a risultati di livello sempre più alto, come lo straordinario podio femminile tutto italiano nei 100 metri a Tokyo 2020. Conquistato proprio da lei, insieme a Martina Caironi e Monica Contrafatto. Con Monica e Martina c'è un rapporto bellissimo. Per me sono delle amiche speciali perché viviamo la vita del campo, del massimo evento sportivo, quindi ognuna sa quanta tensione, quanta fatica, quanti sacrifici bisogna fare per arrivare lì e poi ci divertiamo. Ambra oggi è un modello positivo, non solo per i più giovani. La sua esperienza è fonte di ispirazione. Per me è un orgoglio sapere che magari posso aiutare tante persone soltanto facendo quello che mi piace di più, quindi correre. A volte non ci rendiamo conto della forza che abbiamo dentro. Spesso mi viene detto “se fosse capitato a me non ci sarei riuscito”, questa secondo me è una frase molto approssimativa e banale, perché secondo me ogni persona che si trova davanti a un evento del genere poi trova la forza di reagire. Deve trovarla. Intanto su di lei c'è anche un film in lavorazione che si intitolerà “Ambra Quando correre cambia tutto”. Uscirà a ottobre dopo le Paralimpiadi. Parla del percorso verso Parigi, quindi c'è un po di backstage della mia preparazione, c'è la mia storia, ci sono anche i punti di vista delle persone che stanno intorno a me, che fanno parte del mio staff. Quindi sarà bello anche vedere tutto questo.