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30 aprile 2025
Giornata della Trasparenza Inail: open data, AI e cultura organizzativa al centro del cambiamento
Nella XIII edizione, trasmessa in diretta streaming sul portale dell’Istituto, sono stati presentati i nuovi strumenti sviluppati per migliorare l’accessibilità alle informazioni, potenziare l’efficacia operativa e garantire un’amministrazione più aperta e responsabile, con uno sguardo alle sfide e opportunità della trasformazione digitale
Giornata della Trasparenza Inail: open data, AI e cultura organizzativa al centro del cambiamento

ROMA - Gli strumenti normativi, tecnici e organizzativi per migliorare la tracciabilità e l’accesso alle informazioni interne, con l’obiettivo di standardizzare le attività delle strutture centrali e territoriali, migliorando il livello delle prestazioni e dei servizi offerti a lavoratori e imprese, sono stati al centro della XIII edizione della Giornata della Trasparenza Inail, che si è svolta ieri mattina in diretta streaming sul portale dell’Istituto.
Loy: “I dati aperti straordinario strumento di comunicazione”. Come sottolineato in apertura dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, “la trasparenza è il primo antidoto verso le inefficienze e una medicina fondamentale per alzare il livello qualitativo dell’attività dell’Inail”. Di qui l’importanza di “rendere sempre più visibile l’intero ciclo delle attività dell’Istituto, da quelle più visibili a quelle altrettanto importanti ma meno evidenziate nel rapporto con l’utenza”. A questo scopo, per Loy è opportuno “proseguire in maniera sempre più veloce e radicale l’implementazione degli open data, che già oggi rappresentano uno straordinario strumento di comunicazione interna e, soprattutto, esterna ma che possono essere ulteriormente migliorati attraverso un accesso ancora più semplificato e più veloce, per mettere a disposizione degli stakeholder, degli osservatori, dei centri studi e dei cittadini in generale tutti i dati necessari a comprendere la realtà. La piena accessibilità ai dati è una delle condizioni per rendere l’Inail sempre più aperto e garantire il diritto di accesso dei singoli cittadini e degli intermediari”.
Nel 2024 avviati progetti di particolare rilevanza e complessità. Moderata da Alessandro Pastorelli, responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza Inail, la Giornata è stata l’occasione per una rendicontazione sociale delle attività svolte dall’Istituto nel 2024, anno in cui sono stati avviati progetti di particolare rilevanza e complessità, che attraverso un approccio pratico, partecipativo e di condivisione del patrimonio informativo, l’aggiornamento della banca dati normativa e la predisposizione di un manuale delle procedure operative e di linee guida per gli operatori del Servizio ispettorato, puntano a rafforzare la trasparenza dell’azione amministrativa e a mantenere la capacità di rispondere ai nuovi bisogni, conservando le conoscenze e trasferendole ai nuovi assunti. “La riduzione del numero dei dipendenti dell’Istituto – ha spiegato a questo proposito Pastorelli – ha significato anche perdita di know-how operativo, aumentando il bisogno di informazioni che siano facilmente reperibili. Una delle conseguenze di questo depauperamento del know-how, infatti, è la parziale difformità delle prassi operative”. Il progetto Nomos, in particolare, ha coinvolto su base volontaria il personale del territorio in un’attività di raccolta e organizzazione del sapere storico, della normativa corrente e passata, e delle buone prassi relative a ogni materia istituzionale, allo scopo di creare una cultura condivisa in cui tutti si riconoscono.
Tra i temi affrontati whistleblowing e monitoraggio dei processi. Le relazioni di Alfredo Brandi, professionista informatico della Direzione centrale per l’Organizzazione digitale, Roberto Di Tucci, data protection officer, Massimiliano Mariani, direttore centrale Programmazione, Bilancio e Controllo, e Paolo Guidelli, direttore centrale per l’Organizzazione digitale, hanno approfondito il tema della trasparenza con riferimento alla digitalizzazione dell’accesso agli atti, al Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), al Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) 2025-2027 e all’equilibrio tra evoluzione tecnologica e cultura organizzativa. Tra i punti emersi l’opportunità di applicare metodologie di process mining e analisi del rischio, per migliorare la gestione dei processi e dei servizi, e le potenzialità che derivano dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale per supportare le attività di audit e controllo. Alessio Ubaldi, docente della Scuola nazionale dell’amministrazione, ha inoltre illustrato l’evoluzione normativa dell’istituto del whistleblowing come strumento di trasparenza ed emersione di illeciti, dall’ampliamento dell’ambito delle segnalazioni alla diversificazione dei canali di segnalazione fino al potenziamento delle tutele per il whistleblower e gli altri soggetti coinvolti.
Fiori: “Migliorare sempre più l’accesso dei cittadini alle informazioni interne”. “Nella prospettiva di un potenziamento continuo del livello dei servizi e di creazione di valore pubblico, l’Inail – ha concluso il direttore generale, Marcello Fiori – pone particolare attenzione agli strumenti normativi, tecnici e organizzativi in grado di migliorare, sempre di più, l’accesso dei cittadini alle informazioni interne. Fondamentale la tracciabilità delle stesse al fine di standardizzare le attività delle strutture, sia centrali che territoriali, con evidenti riflessi positivi sotto il profilo della erogazione dei servizi e, quindi, del sistema Inail. L’Istituto sta portando avanti la realizzazione di un modello organizzativo ‘nativamente trasparente’ con la previsione di nuove misure organizzative e tecnologiche”.
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Pubblicazione
30/04/2025, 14:37
Ultimo aggiornamento
30/04/2025, 14:37
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