INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

ROMA – È il 1988 quando Giuseppe Torrini, 63 anni, magazziniere in un’azienda che si occupa della raccolta di carta da macero, subisce un infortunio sul lavoro che gli causa l’amputazione di entrambe le gambe. “Quella mattina – racconta – un operaio non è arrivato e io ho preso il suo posto. Appena ho acceso la pressa, è partito il pistone che mi ha colpito entrambe le gambe”. Grazie al Centro protesi Inail Giuseppe ritrova la sua autonomia e viene preso in carico dalla sede territoriale di Roma Tuscolano nel suo percorso di reinserimento sociale. Inail gli fornisce le prime protesi. Inizialmente a Vigorso di Budrio e poi presso la filiale di Roma, Giuseppe trascorre lunghi periodi di riabilitazione e, con il suo esempio, dà coraggio agli altri assistiti.

“100 anni di coraggio e amore per la vita. Grazie per il tuo esempio”. Sono le parole riportate sulla targa consegnata questa mattina a Giuseppe Torrini, dal direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori. “Giuseppe, con la sua grande determinazione, è un esempio per tutti. Dimostrando che, anche di fronte alle avversità, è possibile trovare la forza per andare avanti e sostenere gli altri”. Oltre alla targa Giuseppe ha ricevuto una riproduzione della storica felpa della divisa sportiva indossata dagli atleti italiani durante i primi giochi paralimpici di Roma nel 1960 e il volume “Vince la vita”, che raccoglie le storie di reinserimento sociale e lavorativo degli assistiti Inail.