INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

MILANO - Nel pieno delle attività del progetto “In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto: formare e sensibilizzare per prevenire”, mercoledì 18 settembre in Assolombarda si è svolto un confronto tra istituzioni, imprese e parti sociali sul tema della sicurezza stradale legata alle attività lavorative e agli spostamenti casa-lavoro, con l’obiettivo di analizzare insieme le criticità e di individuare le soluzioni.

Oltre 3mila lavoratori coinvolti. Alla tavola rotonda promossa da Inail, Regione Lombardia e Aci, hanno partecipato anche i rappresentanti di aziende pubbliche e private che hanno ospitato le attività formative e di prevenzione previste dal progetto. L’iniziativa ha una platea di riferimento di oltre 3mila lavoratori tra aziende, enti e istituzioni e, grazie al materiale informativo prodotto (video, podcast e schede informative), raggiunge un numero ancora più vasto di lavoratori e cittadini.

Lanza: “Prosegue l’impegno per la diffusione della cultura della sicurezza stradale”. “Con il progetto In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto – ha spiegato il direttore regionale dell'Inail, Alessandra Lanza – frutto dell’accordo siglato il 14 aprile 2023 con la Regione e la Direzione compartimentale Aci per il Piemonte, la Valle d'Aosta, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, continua la diffusione della cultura della sicurezza stradale nei luoghi di lavoro, già promosso con ottimi risultati nel biennio 2021/2022 con il progetto Guidare chi guida”.

“Importante l’investimento nella comunicazione”. “Con In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto – ha sottolineato Lanza – nel biennio 2023/2024 si affianca alla componente formativa un importante investimento nella comunicazione con una campagna che non si serve solo di strumenti innovativi, come podcast e video, ma si concentra anche sui nuovi rischi per la salute e la sicurezza connessi anche all’utilizzo di ulteriori mezzi di trasporto, come i monopattini e le nuove forme di micromobilità, anche in sharing, con rinnovata attenzione scientifica alle patologie da cui derivano, tra le quali la sindrome delle apnee ostruttive del sonno e l’abuso di sostanze e farmaci. L’obiettivo – ha concluso – è quello di tutelare la salute e la sicurezza dell’attuale popolazione lavorativa e delle generazioni future”.