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11 novembre 2020

Disturbi muscoloscheletrici, al via in Italia la campagna Eu-Osha 2020-2022

L’informazione sulla gestione e prevenzione di queste patologie saranno al centro dell’iniziativa comunitaria di comunicazione, coordinata nel nostro Paese dall'Inail, Focal Point nazionale, insieme al network istituzionale e alla rete dei partner aderenti. Tra le iniziative, anche il concorso sulle buone pratiche

Disturbi muscoloscheletrici, al via in Italia la campagna Eu-Osha 2020-2022

Franco Bettoni - Presidente Inail

ROMA -  “Alleggeriamo il carico!”, si parte. Con l’evento di lancio, trasmesso martedì 10 novembre in live streaming, senza pubblico nel rispetto delle disposizioni sanitarie vigenti, dall’auditorium della direzione generale Inail a Roma, prende il via in Italia la campagna informativa sulla salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro, promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), che  nel prossimo triennio 2020-2022 si concentrerà sui disturbi muscoloscheletrici (Dms) e su come gestirli e prevenirli. A coordinare le fasi dell’iniziativa sarà l’Inail, Focal Point italiano Eu-Osha attraverso la Direzione centrale prevenzione, insieme al network nazionale, formato da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ministero della Salute, Inail, Iss, Conferenza delle regioni e delle province autonome, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, Anmil, e con il supporto dei partner ufficiali e della rete Enterprise Europe.

Le patologie muscoloscheletriche e i loro effetti anche nell’emergenza Coronavirus. Come ricordato dal moderatore Stefano Signorini, coordinatore della sezione supporto alla prevenzione del Dimeila Inail, e sottolineato in tutti gli interventi a seguire, l’evento di lancio e la campagna si svolgono in un periodo di difficoltà, contrassegnato dall’emergenza sanitaria da Covid-19 in corso. Una circostanza che impatta fortemente anche sull’economia e sulle realtà lavorative e che impone alle istituzioni, alle imprese e alla società civile responsabilità, consapevolezza e azione per prevenire i rischi per la salute in modo integrato. Ma sul mondo del lavoro continuano a incombere rischi già conosciuti come i disturbi muscoloscheletrici, che coinvolgono tre lavoratori su cinque e rappresentano tra le tecnopatie più diffuse e comuni in Europa. E’ necessario quindi non abbassare la guardia, tenendo conto che queste patologie insidiano anche attività non tradizionali come le modalità di prestazione in smart working, in cui sono impegnati attualmente tantissimi lavoratori.

Bettoni: “Dall’Inail disponibile tutto il patrimonio di conoscenze acquisito in questi anni”. Dopo aver ringraziato i ministri del Lavoro e della Salute, Nunzia Catalfo e Roberto Speranza, per il sostegno e la vicinanza formulati anche in questa occasione, il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha affermato che “la campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui disturbi dell’apparato muscoloscheletrico correlati all’attività lavorativa. Se in Italia nel 2008 - ha ricordato Bettoni - i disturbi muscolo scheletrici rappresentavano meno del 40% del totale delle malattie professionali denunciate, la loro quota è salita quasi al 70% nel 2019. L’Istituto quindi - ha concluso - è ben lieto di mettere a disposizione dell’Agenzia le proprie conoscenze tecnico-scientifiche, stimolando nuovi percorsi di studio e l’acquisizione di strumenti pratici per migliorare le condizioni di lavoro e favorire un’equa crescita economica e sociale in tutti i paesi europei”.

Rotoli: “Al centro della terza campagna Eu-Osha su questo tema la prevenzione e la gestione dei Dms in una visione integrata”. A illustrare analiticamente temi e obiettivi della campagna è stata Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione e manager Focal Point Italia Eu-Osha, che ha rimarcato l’avvio di un percorso condiviso di promozione della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro nell’ottica della salubrità, della sostenibilità e della competitività. “La pandemia da Covid-19 - ha affermato - sta avendo ripercussioni rilevanti nell’organizzazione del lavoro, rimettendo la persona al centro dell’attenzione mondiale. La campagna, che per la prima volta è triennale, vuole promuovere la prevenzione e gestione dei Dms con un approccio integrato basato su fattori fisici, psicologici, organizzativi e individuali partendo dalla corretta valutazione del rischio”.

I numeri sui Dms in Italia. Sottolineati i dati delle precedenti ricerche e l’impegno dell’Istituto in questo campo, Rotoli ha quindi tracciato il quadro in Italia. Le tecnopatie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo rappresentano i 2/3 del totale delle malattie professionali; la ripetitività del lavoro rileva sul 64% dei casi accertati di lesioni agli arti superiori e il sollevamento di un carico incide sul 55 % dei casi di patologie alla schiena. Sul totale delle malattie riferite al 2019, su oltre 15 mila casi il 75 % circa riguarda i maschi. I settori più a rischio risultano essere artigianato (28,5), agricoltura (26,7), industria (23,5), servizi (18,7) e Pa (2,9).

Sul sito Inail tutte le indicazioni per partecipare alla campagna come partner. Da qui l’invito del direttore Rotoli rivolto a parti sociali, responsabili politici europei e aziende, istituzioni e network, organizzazioni non governative, associazioni a sostenere e divulgare la campagna organizzando eventi, pubblicizzando il materiale realizzato e promuovendo buone pratiche per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici lavoro correlati. Le informazioni e i moduli per aderire alla campagna sono disponibili sul sito Inail, nella sezione dedicata alle iniziative del Focal Point Italia.

Una campagna per i nostri tempi. La campagna, ha concluso Rotoli, rappresenta “non solo una preziosa opportunità per lavorare insieme ma anche un vero e proprio motore di innovazione per migliorare i luoghi di lavoro e renderli dignitosi. Questa volta la campagna ha davvero uno spirito particolare che spinge all’azione e al cambiamento. E’ una campagna adatta ai nostri tempi!”.

Curtarelli (Eu-Osha): Dall’Agenzia europea il contributo al miglioramento delle condizioni di lavoro. Campagne informative ma anche studi e indagini di evidenza empirica. Sull’impegno dell’Agenzia si è soffermato Maurizio Curtarelli, project manager Prevention and research unit di Eu-Osha. Curtarelli ha illustrato alcuni risultati dei progetti di ricerca pluriennale 2017-2021 condotti a supporto della campagna, consultabili sul portale dell’Agenzia, da cui emerge che il mal di schiena è la patologia più diffusa tra i lavoratori. I fattori di rischio, da soli o concomitanti, comprendono componenti fisiche, organizzative e psicosociali, elementi individuali e tipologie di lavoro. Curtarelli ha poi illustrato in dettaglio la rete dei programmi messi in campo e ha ricordato l’accordo di cooperazione con l‘Inail per la realizzazione di articoli ed elaborati scientifici sui Dms, con attenzione ai settori più a rischio come le costruzioni e l’agricoltura, e agli esoscheletri collaborativi di protezione e prevenzione.

Le nuove sfide: innovazione digitale e lavoro agile. Tra i diversi aspetti sui quali punterà la campagna, anche l’analisi di fattori quali la digitalizzazione e le nuove tecnologie, e l’impatto di nuovi rischi come quelli psicosociali, anche in relazione agli scenari posti dai cambiamenti del mondo del lavoro e dalla diffusione dello smart working. Su questo punto è intervenuto il vice direttore generale Inail, Giuseppe Mazzetti.

Dalle Direzioni regionali Inail la collaborazione per la campagna Eu-Osha. In rappresentanza del direttore generale, Giuseppe Lucibello, Mazzetti ha citato l’impegno dell’Istituto su questo fronte, attraverso la collaborazione con il ministero della Salute e le Regioni per la definizione e sviluppo di piani e strategie nazionali di prevenzione. La rapida crescita del lavoro agile in seguito alla pandemia da Coronavirus, in particolare, ha spin­to le istituzioni a velocizzarne la diffusione all’interno delle Pa. Ad aprile 2020, ha ricordato Mazzetti, il personale che ha prestato attività lavorativa in modalità agile nei primi mesi dell’emergenza sanitaria è stato pari a circa il 60%. È necessaria quindi una “revisione dei modelli organizzativi e una più puntuale normazione in materia di lavoro agile oltreché una rivisitazione delle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro”. Da ultimo, il direttore ha sollecitato l’impegno delle Direzioni regionali dell’Istituto alla diffusione dei temi della campagna sul proprio territorio e alla raccolta di buone pratiche sul tema.

Premio buone pratiche, la scadenza per partecipare è il 15 luglio 2021. Anche in questa edizione, ad accompagnare la campagna europea è il concorso sulle buone pratiche, che punta a dare risalto agli esempi organizzativi in tema di prevenzione dei Dms nei luoghi di lavoro. Al concorso possono candidarsi imprese individuali, enti e organismi di formazione e istruzione, organizzazioni dei datori di lavoro, associazioni di categoria, sindacali e non governative, servizi territoriali per la prevenzione, partner ufficiali della campagna. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 15 luglio 2021. Tutte le informazioni sul concorso, come sui contenuti e sulle iniziative della campagna, sono disponibili sul sito dell’Agenzia europea e sul portale dell’Inail.