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30 maggio 2019

Incentivi per la sicurezza sul lavoro, al via le nuove video-storie

Riparte la campagna informativa #storiediprevenzione, lanciata un anno fa, che utilizza la tecnica della narrazione per mostrare gli effetti degli investimenti realizzati con i finanziamenti del bando Inail Isi. Online la prima clip della serie, girata in un’azienda agricola sarda nel settore del biologico

Incentivi per la sicurezza sul lavoro, al via le nuove video-storie

Immagine Karalis

QUARTUCCIU (CA) - A pochi chilometri dal Golfo di Cagliari, in posizione tranquilla e panoramica, si trova l’azienda agricola biologica Karalis, beneficiaria di finanziamenti messi a disposizione dall’Inail con il bando Isi e protagonista del video-racconto con cui riparte la campagna informativa #storiediprevenzione. Lanciata lo scorso anno, l’iniziativa utilizza lo storytelling come strumento narrativo per illustrare in modo semplice e immediato, quanto realizzato con gli incentivi Isi, destinati dall’Istituto alle imprese che investono nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tutela dell’ambiente e sostenibilità, l’esempio di Karalis. Ne è un esempio Karalis, fondata nel 2015 a Quartucciu da un giovane imprenditore. Nel solco della tradizione sarda e con l’intenzione di dar vita a un progetto caratterizzato da sostenibilità e rispetto dell’ambiente, Giorgio Manieri, 32 anni, ha avviato un’attività agricola specializzata nell’allevamento di chiocciole, una peculiarità del territorio, e nella produzione di uova e ortaggi. Dopo un anno l’azienda è stata riconvertita al regime biologico. “La nostra idea parte dalla volontà di allevare lumache in territorio sardo e poter avere un prodotto di qualità che venga dalle nostre terre - racconta l’imprenditore. La differenza, rispetto ad altre iniziative, è quella di tutelare l'ambiente, soprattutto in una conduzione biologica e avere un prodotto più sano e certificato”. 

Contributi strategici per ridurre il rischio di infortuni. Per migliorare l’attività lavorativa, diminuendo le operazioni manuali e riducendo il rischio a carico dell’apparto muscolo-scheletrico, Giorgio ha bisogno di un nuovo trattore. In rete scopre la possibilità di partecipare al bando Isi per usufruire degli incentivi a disposizione e, dopo essersi preparato, segue autonomamente istruzioni e procedura sul portale Inail. “Ho studiato alcuni giorni come fare - osserva - ma l’esperienza è stata più semplice del previsto, perché la procedura è snella”. Oltre a migliorare il rendimento e la sostenibilità globali dell’azienda, l’acquisto del nuovo macchinario ha comporto benefici in termini di riduzione del rischio di infortuni. “Non devo più piegarmi e usare le braccia per tante ore consecutive – osserva. Ciò ha ridotto il rischio di infortuni e, più in generale, di quei fastidi quotidiani che hanno un impatto negativo sulla vita dell’operaio o del bracciante”.

“Un sostegno importante, soprattutto per i giovani”. “Qualsiasi iniziativa possa aiutare le piccole e medie imprese, soprattutto giovani, che spesso riescono a investire soltanto grazie ai risparmi dei familiari o a piccoli capitali propri, è sicuramente un aiuto valido e prezioso” spiega Giorgio. Quest’anno, con il bando Isi 2018, Inail mette a disposizione di micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, incentivi a fondo perduto pari a 35 milioni di euro, di cui 5 riservati agli imprenditori under 40, per l'acquisto o noleggio con patto d'acquisto di macchine agricole e trattori nuovi, sicuri e meno inquinanti.

Oltre due miliardi di euro stanziati dal 2010. In totale sono pari a circa 370 milioni di euro gli incentivi a fondo perduto destinati dall’Inail a vantaggio delle aziende che investono in progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’importo di quest’anno è il più alto stanziato dal 2010, quando è stata avviata l’iniziativa giunta ormai alla nona edizione. Fino a oggi, attraverso gli avvisi pubblici Isi, l’Istituto ha erogato oltre due miliardi di euro.

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