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11 marzo 2019

“Anche questo è Inail”, al via la campagna di comunicazione dedicata all’attività di ricerca - Spot e video informativo

L’iniziativa punta a far conoscere un’importante funzione strategica dell’Istituto, finalizzata al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro. Prima il debutto in radio e sul web, poi la diffusione su stampa e tv

“Anche questo è Inail”, al via la campagna di comunicazione dedicata all’attività di ricerca - Spot e video informativo

Immagine campagna ricerca 2019

ROMA - “Anche questo è Inail”: debutta oggi in radio e sul web la nuova campagna di comunicazione dedicata alla ricerca. Attività istituzionale strategica per l’Istituto, che ha l’obiettivo di elevare gli standard degli strumenti protesici e riabilitativi per gli assistiti Inail e di migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. L’analisi, la progettazione e la sperimentazione di soluzione innovative, in particolare, sono leve fondamentali per l’adeguamento degli ambienti di lavoro ai cambiamenti dettati da nuove tecnologie, rischi emergenti e nuove forme di organizzazione produttiva. Nelle prossime settimane la campagna proseguirà anche su quotidiani, periodici e in tv.

Il lavoratore al centro della “mission” istituzionale. Lo slogan richiama l’attenzione sull’attività istituzionale di ricerca, meno conosciuta rispetto alla tradizionale funzione di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e alla più recente competenza in materia di prevenzione. Si tratta, invece, di uno dei risultati più significativi dell’articolato processo di trasformazione dell’Inail che, nell’ultimo decennio, ha ampliato gli ambiti di attività dell’Istituto. Protagonista della campagna è l’immagine di un lavoratore, una scelta in linea con la centralità che l’Inail attribuisce a questa figura nella propria mission istituzionale. Dalle necessità dei lavoratori, infatti, prendono vita i progetti di ricerca più innovativi che l’Istituto realizza per prevenire i rischi nei luoghi di lavoro e favorire la riabilitazione e il reinserimento dei propri assistiti.

Progettazione, tecnologia e partnership: le parole chiave. Il messaggio al centro della campagna è spiegato da tre parole chiave: progettazione, tecnologia e partnership. L’esperienza maturata fin dagli anni Sessanta presso il Centro Protesi di Vigorso di Budrio, punto di riferimento nazionale e internazionale nel trattamento protesico-riabilitativo, e i progetti finalizzati al miglioramento di salute e sicurezza sul lavoro, negli ultimi anni hanno infatti trovato ulteriore slancio grazie a partnership con importanti realtà del mondo accademico e scientifico.

I dipartimenti scientifici dell’Istituto. Oltre al Centro Protesi, a sviluppare i progetti, in autonomia o con i diversi partner, sono il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e il Dipartimento di innovazione tecnologica e sicurezza degli impianti e degli insediamenti antropici (Dit), con il coordinamento della Direzione centrale ricerca. Il Dimeila svolge e promuove attività di studio, ricerca scientifica e sperimentazione, in materia di medicina del lavoro, epidemiologia occupazionale e igiene del lavoro ed ambientale. L’attività del Dit è, invece, finalizzata alla proposta normativa, allo sviluppo e alla validazione di buone prassi e alla valutazione del rischio in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro e di vita.

Soluzioni all’avanguardia per la prevenzione e la riabilitazione. Alcuni risultati concreti già raggiunti dalla ricerca Inail sul fronte della prevenzione sono quelli rappresentati dai robot che sostituiscono i lavoratori costretti a operare in ambienti confinati ad alto rischio – come serbatoi, cisterne e silo – e dai dispositivi indossabili che potenziano le capacità fisiche, riducendo o eliminando del tutto gli sforzi muscolari. Sono state inoltre sperimentate soluzioni all’avanguardia per la riabilitazione, come la mano robotica “Hannes”, che permette ai pazienti amputati di recuperare il 90% delle funzionalità di un arto naturale, l’esoscheletro “Twin”, che aiuta a muoversi in autonomia chi non può camminare, o il verticalizzatore “Rise”, dispositivo in grado di restituire la postura eretta a persone con gravi disabilità motorie agli arti inferiori.

Dai “centri di competenza” alla formazione, un sostegno concreto per l’innovazione. L’Istituto è anche presente nei tre “competence center” che hanno come capofila la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il Politecnico di Milano e Sapienza Università di Roma, costituiti negli ultimi mesi in attuazione del piano nazionale Industria 4.0 con il compito di fornire alle imprese un sostegno per il trasferimento tecnologico e l’innovazione. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’ateneo capitolino, nel 2018 ha preso il via il nuovo master biennale interfacoltà per formare i “risk manager” del futuro, figure specializzate in grado di affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica in tutta la filiera dei processi produttivi. La proposta formativa coinvolge per la prima volta quattro facoltà universitarie, affermandosi come master interdisciplinare innovativo.

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