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29 gennaio 2019

PA digitale, l’Inail si candida a polo strategico nazionale per l’innovazione

Il progetto elaborato dall’Istituto è stato ammesso al finanziamento del Pon Governance e Capacità istituzionale della Commissione europea e punta a mettere a disposizione delle altre pubbliche amministrazioni le infrastrutture e le competenze necessarie per affrontare le sfide legate al cambiamento del contesto tecnologico

PA digitale, l’Inail si candida a polo strategico nazionale per l’innovazione

PA digitale, l’Inail si candida a polo strategico nazionale per l’innovazione

ROMA - Revisione del modello organizzativo, standardizzazione dei processi, realizzazione di un’infrastruttura per l’erogazione dei servizi. Sono queste le attività in cui si articola il progetto elaborato nei mesi scorsi dalla Direzione centrale organizzazione digitale dell’Inail per accedere ai fondi del Programma operativo nazionale (Pon) Governance e Capacità istituzionale, lo strumento adottato dalla Commissione europea che utilizza le risorse del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per raggiungere in tutti gli Stati dell’Unione una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, attraverso interventi che favoriscano l’innovazione della pubblica amministrazione.
 
Un’evoluzione coerente con le linee guida dell’Agid. La proposta progettuale dell’Istituto ha ripreso le attività delineate nel Piano strategico per l’IT 2014-2016 e proseguite in continuità con il Piano triennale IT 2017-2019, che hanno permesso una profonda trasformazione dell’Inail, rendendo più efficiente il suo modello organizzativo e operativo. Questa trasformazione è in linea con le indicazioni dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), per la razionalizzazione dei sistemi della PA, e con gli obiettivi di rafforzamento della capacità istituzionale della pubblica amministrazione definiti dalla strategia Europa 2020 dell’Ue.
 
Previsti diversi filoni di intervento. Allo stesso tempo questa evoluzione ha consentito all’Istituto di anticipare il cambiamento del contesto tecnologico, creando i presupposti per la sua candidatura a Polo strategico nazionale per l’innovazione della PA. Il progetto, infatti, è destinato a mettere a disposizione di altri enti pubblici i servizi offerti dall’Inail, attraverso specifici accordi di collaborazione. Sono previsti, in particolare, diversi filoni di intervento che comprendono la realizzazione di un’infrastruttura fisica e tecnologica omogenea, efficiente, certificata e affidabile, la definizione di un modello di funzionamento a supporto, in termini di competenze e professionalità, la semplificazione della gestione dei processi amministrativi e la definizione di un modello di compliance normativa per la gestione delle informazioni.
 
Due data center all’avanguardia per l’erogazione dei servizi on demand. Uno degli obiettivi principali è di offrire ad altri enti servizi di Data Center e Shared Services flessibili, affidabili ed evoluti dal punto di vista tecnologico e della sicurezza informatica, grazie a un’infrastruttura che, dopo l’inaugurazione del nuovo Centro elaborazione dati nella sede dell’Istituto di via Santuario Regina degli Apostoli, a Roma, può contare su due Data Center all’avanguardia, in grado di erogare modelli di servizio on demand basati sul cloud. La “nuvola informatica” rende infatti possibile l’erogazione di servizi come l’archiviazione, l’elaborazione o la trasmissione dati attraverso la rete Internet, a partire da un insieme di risorse preesistenti, configurabili e disponibili in remoto. 
 
L’importo complessivo è pari a 15 milioni di euro. Dopo aver ottenuto il via libera dell’Agenzia per la Coesione territoriale, che lo scorso luglio ha confermato la coerenza programmatica del progetto con gli obiettivi del Pon Governance e Capacità istituzionale, l’Inail in settembre ha sottoscritto con il Dipartimento per la Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri la convenzione di ammissione al finanziamento, che attesta la capacità dell’Istituto di anticipare le esigenze della PA sia in termini di standardizzazione dei processi, sia rispetto alla necessità di razionalizzare l’infrastruttura tecnologica. In dicembre sono state presentate le prime due domande di rimborso per quasi 10 milioni di euro, a fronte di un importo complessivo del progetto valutato in circa 15 milioni di euro.

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