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09 agosto 2017

La “giovane Italia” conquista 10 medaglie

Grande affermazione degli azzurri ai mondiali giovanili di atletica paralimpica di Nottwil con un oro, quattro argenti e cinque bronzi. Bianca Marini conquista il metallo più prezioso negli 800metri femminili, centrando anche il record del mondo. Tris per Riccardo Bagaini e Margherita Paciolla

La “giovane Italia” conquista 10 medaglie

Immagine mondiali atletica paralimpica

NOTTWIL - Dieci in condotta per la “giovane Italia”. I ragazzi di Nottwil eguagliano i titoli conquistati a Londra dai colleghi più anziani, vincendo un oro, quattro argenti e cinque bronzi. La spedizione primavera chiude con dieci allori i mondiali giovanili di atletica paralimpica che si sono disputati nella località svizzera.

Bianca Marini vince la medaglia d’oro. Nata in Francia, l’atleta della Anthropos Civitanova Marche che risiede e si allena a Jesi sale sul podio più alto negli 800 metri femminili a categorie accorpate T35-38, centrando, a meno di diciassette anni, il record del mondo T35, di 3.47.10 .

Tris per Bagaini e Paciolla. Se la campionessa marchigiana conquista il metallo più prezioso a fare il pieno di vittorie sono altri due giovanissimi atleti: Riccardo Bagaini e Margherita Paciolla che portano a casa tre medaglie ciascuno. Già vincitore della corona d’argento nella staffetta 4 per 400 ai mondiali senior di Londra, Bagaini, diciassette anni ad ottobre, ottiene l’argento nei 200 metri e due bronzi, nei 100 metri, con record italiano e nei 400 T42-47. Sulla scia del campione azzurro Margherita Paciolla, tredici anni, portabandiera italiana della competizione, conquista un argento e due bronzi: il secondo posto, nel salto in lungo T11-13, grazie ad un balzo di 4,15, il terzo nei 100 e nei 200 metri T11-13. Medaglia d’argento per Carlotta Bertoli nei 100 metri, bronzo per Mattia Cardia sempre nei 100 metri, Raffaele Di Maggio si classifica secondo nei 400 T20.

Pancalli: “Medaglie pesantissime”. “Ragazzi formidabili - ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico - alla prima uscita internazionale conquistate medaglie mondiali pesantissime, difficile immaginare alla vigilia un simile successo. Siamo orgogliosi di voi e felici per la FISPES che, già nutrita di grandi firme dell’atletica mondiale, ha di che star serena per il futuro. Avete fatto un lavoro egregio di cui vi ringrazio e sono fiero. Avanti così, verso nuovi esaltanti traguardi e un futuro tutto da godere”.

Ciallella: “Affiatamento e senso di squadra”. “È un ottimo gruppo su cui poter lavorare -  ha aggiunto Stefano Ciallella, responsabile tecnico settore giovanile atletica paralimpica - che ci darà sicuramente altre bellissime soddisfazioni in futuro. I nostri atleti si sono misurati ad armi pari con il resto del mondo e non hanno affatto sfigurato con le dieci medaglie conquistate, i piazzamenti importanti e le prestazioni degne di nota. L’affiatamento ed il senso di squadra che si è creato tra ragazzi, tecnici e dirigenti qui al mondiale sono stati eccezionali ed il sostegno costante dei senior si è fatto sempre sentire”. 

Porru: “Grande gruppo, serietà, gioia e divertimento”. “Una squadra stupenda che ha fatto la differenza - ha affermato Sandrino Porru presidente Fispes - ed è questa la medaglia più importante. Questi giovani hanno saputo replicare il significativo numero di medaglie conquistate dalla nazionale senior a Londra che, per quanto di metallo diverso, fa ben sperare per il futuro. Sono orgoglioso che quasi tutti i ragazzi siano saliti sul podio, ma ancor più vedere la loro serietà nel vivere questa esperienza con gioia e divertimento, nei modi e nei momenti giusti. Questo gruppo è stato anche capace di integrare con naturalezza i compagni con disabilità intellettiva relazionale, che da quest’anno iniziano un nuovo percorso in FISPES e che sono andati a medaglia grazie al buon lavoro degli amici FISDIR (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale).”.

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