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26 luglio 2017

Mondiali di atletica paralimpica, a Londra un’Italia da 10 e lode

Con quattro ori, quattro argenti e due bronzi il bilancio della spedizione azzurra nella rassegna iridata d’oltremanica è molto positivo. Ancora una volta la stella che ha brillato di più è stata Martina Caironi, campionessa assistita dal Centro Protesi Inail che ha conquistato il gradino più alto del podio nei 100 metri T42 e nel salto in lungo

Mondiali di atletica paralimpica, a Londra un’Italia da 10 e lode

Martina Caironi e Monica Contrafatto

LONDRA - È un’Italia da 10 e lode quella che torna dai Mondiali di atletica leggera paralimpica di Londra. Sono 10, infatti, le medaglie conquistate dal team azzurro nella rassegna iridata d’oltremanica: quattro ori, quattro argenti e due bronzi. Stella della competizione, ancora una volta, è stata Martina Caironi, atleta assistita dal Centro Protesi Inail che ha realizzato una doppietta d’oro nei 100 metri T42 e nel salto in lungo, dove con quattro metri e 72 centimetri ha stabilito anche il suo record personale.
 
Contrafatto e Maspero d’argento. Il bottino azzurro è stato arricchito anche da altre due atlete assistite dal Centro Protesi, Monica Contrafatto e Federica Maspero, che hanno ottenuto due medaglie d’argento rispettivamente nei 100 metri T42 e nei 400 metri T43-44. Gli altri due ori del medagliere tricolore sono arrivati da Arjola Dedaj, nel salto in lungo T11, e da Assunta Legnante, nel peso T11-12. Argento per Simone Manigrasso, nei 400 T44, e per la staffetta 4x100 T42-47 – composta da Manigrasso, Emanuele Di Marino, Andrea Lanfri e dal 16enne Riccardo Bagaini, alla sua prima uscita iridata con la maglia della nazionale – che con il tempo finale di 43”42 ha stabilito il record italiano sulla distanza. I due bronzi, invece, sono stati conquistati da Giuseppe Campoccio, nel peso F33-34, e da Emanuele Di Marino, nei 400 metri T44.
 
Porru (Fispes): “È una nazionale giovane che può crescere”. Queste 10 medaglie, ben sei in più di quelle conquistate due anni fa ai Mondiali di Doha, collocano l’Italia al 13esimo posto in un medagliere che vede in testa la Cina con 65 piazzamenti sul podio, davanti a Stati Uniti (59) e Gran Bretagna (39). Entusiasta dei risultati raggiunti, il presidente della Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali (Fispes), Sandrino Porru, sottolinea come quella azzurra sia “una nazionale giovane, che può crescere. Un terzo dei nostri atleti erano esordienti e tre su quattro sono andati a medaglia. È una ricompensa per il lavoro svolto dalla Federazione, ma in particolare da società, tecnici e dirigenti. Abbiamo mostrato che l’atletica azzurra va #oltremodoltre, l’hashtag che abbiamo lanciato sui social”.
 
Pancalli (Cip): “Questi campionati ci hanno regalato grandi emozioni”. Soddisfatto anche il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli, per il quale i successi degli atleti azzurri nell’ultima giornata di gare hanno rappresentato la “conclusione migliore per dei Mondiali che sono stati scoppiettanti, regalandoci grandi emozioni e dieci medaglie pesantissime”. La riflessione del direttore tecnico nazionale per l’atletica paralimpica, Vincenzo Duminuco, è invece già rivolta al futuro: “A Londra ho visto degli atleti maturi, che hanno consolidato il loro valore internazionale, e delle giovani promesse, che hanno confermato il loro percorso di crescita in vista delle Paralimpiadi di Tokyo del 2020”.