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04 agosto 2017

Cybersicurezza, Superquark al Data center Inail per parlare dei rischi legati alla criminalità informatica

La struttura all’avanguardia inaugurata lo scorso febbraio a Roma, nella sede di via Santuario Regina degli Apostoli, ha fatto da cornice a un servizio del programma di Raiuno condotto da Piero Angela. Tra gli intervistati anche il direttore centrale per l’Organizzazione digitale, Stefano Tomasini: “Dall’Istituto investimenti significativi per contrastare questa minaccia”

Cybersicurezza, Superquark al Data center Inail per parlare dei rischi legati alla criminalità informatica

Stefano Tomasini nella Service Control Room del nuovo Data center Inail

ROMA - Con la diffusione sempre più capillare di Internet e la progressiva digitalizzazione di prodotti e servizi offerti sul web o controllati attraverso la rete, aumentano anche i rischi legati alla criminalità informatica, che richiedono strumenti sempre più sofisticati e aggiornati per proteggersi. La questione della cybersicurezza è stata al centro del servizio di Giovanni Carrada andato in onda nella puntata del 2 agosto di Superquark, lo storico programma di Raiuno di scienza, natura e tecnologia, ideato e condotto da Piero Angela.

I pericoli della “Internet delle cose”. Sul tema sono intervenuti l’esperto di sicurezza cibernetica Corrado Giustozzi e il direttore centrale per l’Organizzazione digitale dell’Inail, Stefano Tomasini. Giustozzi, in particolare, si è soffermato sui pericoli che possono derivare da un attacco alla cosiddetta “Internet delle cose”, neologismo coniato per indicare l’estensione della rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, come le auto senza conducente, gli elettrodomestici intelligenti o i dispositivi medicali collegati in rete. Perdere il controllo di questo tipo di sistemi in seguito a un attacco informatico, infatti, potrebbe avere conseguenze molto gravi, che vanno oltre il solo danno economico.

Tomasini: “Il 15% del nostro budget IT contro malware, virus e attacchi”. Tomasini, invece, ha sottolineato come l’Inail investa “risorse significative per la sicurezza. Circa il 15% del budget IT dell’Istituto, infatti, è dedicato a interventi su questo fronte”. Il direttore centrale per l’Organizzazione digitale ha precisato anche che ogni anno “sono circa 600mila gli attacchi che l’Inail intercetta e blocca sui propri sistemi”. L’aumento dei rischi, come si legge nel Report finale del piano strategico triennale per l’IT 2014-2016, è legato all’apertura digitale verso l’esterno che ha caratterizzato l’attività dell’Istituto negli ultimi anni. Questa apertura ha reso necessaria sia la predisposizione di nuovi sistemi e strumenti di ricognizione di malware, virus e attacchi informatici, sia l’introduzione di nuove politiche e regole di sicurezza mirate al monitoraggio dell’infrastruttura tecnologica.

Un centro elaborazione dati a disposizione di tutta la PA. Gli elevati standard di sicurezza sono una delle caratteristiche che contraddistinguono il nuovo Data center Inail, struttura all’avanguardia anche dal punto di vista della capacità di elaborazione e dell’efficienza energetica che ha fatto da cornice al servizio di Superquark. Inaugurato ufficialmente lo scorso 28 febbraio, il Data center dell’Istituto si estende su una superficie di oltre mille metri quadrati ricavati all’interno della sede Inail di via Santuario Regina degli Apostoli, a Roma. In linea con la strategia nazionale di puntare su un numero limitato di centri elaborazione dati, moderni e di dimensioni adeguate, su cui far convergere le esigenze IT di tutta la PA, circa la metà della sua superficie è a disposizione di altre amministrazioni pubbliche, che possono usufruire di un insieme di soluzioni efficienti e innovative anche sul fronte della protezione dai cyberattacchi.

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