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02 agosto 2017
A Nottwil i primi Mondiali giovanili di atletica paralimpica ai blocchi di partenza
Tra i nove azzurri – sei uomini e tre donne – che scenderanno in pista dal 3 al 6 agosto nella cittadina svizzera anche il 18enne Marco Pentagoni, assistito dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, che sarà impegnato nei 100 e 200 metri e nel salto in lungo T42
A Nottwil i primi Mondiali giovanili di atletica paralimpica ai blocchi di partenza
NOTTWIL - Il gioco dei nove. L’Italia si presenta ai blocchi di partenza dei primi Mondiali giovanili di atletica paralimpica con una squadra composta da nove atleti, sei uomini e tre donne. Teatro della manifestazione, in programma dal 3 al 6 agosto, è la cittadina svizzera di Nottwil, che dopo aver ospitato, due anni fa, il campionato mondiale di rugby in carrozzina e quello di paraciclismo, si appresta a fare da palcoscenico alla nuova competizione iridata. Archiviate le 10 medaglie ottenute a Londra dai colleghi senior, gli azzurrini che partecipano ai World Para Athletics Junior Championships sono pronti a gareggiare e a vincere.
L’atleta piemontese in pista per vincere. Marco Pentagoni, atleta della Dilettantistica Novara assistito dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, l’anno scorso ha partecipato, insieme a Riccardo Bagaini e Carlotta Bertoli, agli Europei di Grosseto con la maglia della nazionale maggiore. Nato il 23 giugno 1999 a Vercelli, a 14 anni ha perso la gamba destra dopo un incidente. In Svizzera gareggerà nei 100 metri, nei 200 metri e nel salto in lungo T42. Vincitore nel 2015, ai campionati italiani paralimpici di atletica indoor di Ancona, di una medaglia d’oro nel salto in lungo e di una d’argento nei 60 metri, si è preparato con entusiasmo alla sfida. Appassionato di molti sport, tra cui l’hockey a rotelle, ama anche il ciclismo, il calcio, la pallacanestro e la pallavolo.
Gli altri italiani in gara. Oltre a Pentagoni, gli altri azzurri che compongono la squadra italiana sono Riccardo Bagaini (Sempione 82), che sarà impegnato nei 100 e 200 metri T47, Carlotta Bertoli (Veneto Special Sport) nei 100 e 200 T13, Bianca Marini (Anthropos Civitanova) negli 800 T35, Margherita Paciolla (Polisportiva milanese) nei 100, 200 e nel salto in lungo T13, Mario Bertolaso (Aspea Padova) nei 400 T20, Mattia Cardia (Sardegna Sport) nei 100 e 200 T13, Raffaele Di Maggio (Dilettantistica Parco Sport) nei 400 T20, ed Elia Frezza (Veneto Special Sport) nei 100, 200 e nel salto in lungo T46.
“È un’occasione fondamentale di crescita e maturazione”. Fiducioso e ottimista sull’esito delle gare, il direttore tecnico della nazionale di atletica paralimpica, Vincenzo Duminuco, secondo il quale quella di Nottwil sarà “un’occasione fondamentale di crescita e maturazione. I ragazzi avranno modo di confrontarsi con atleti di pari età e questo è molto importante. Alcuni di loro sono già pronti per la nazionale maggiore e tutti mostrano potenzialità in grado di svilupparsi nei prossimi anni. Sono sicuro che sapranno onorare al meglio la maglia azzurra che indossano e saranno in grado di fornire un ottimo esempio di cosa voglia dire essere atleta. Il tabù della limitazione fisica passerà in secondo piano perché emergeranno solo le loro grandi abilità e le gesta sportive”.
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Con quattro ori, quattro argenti e due bronzi il bilancio della spedizione azzurra nella rassegna iridata d’oltremanica è molto positivo. Ancora una volta la stella che ha brillato di più è stata Martina Caironi, campionessa assistita dal Centro Protesi Inail che ha conquistato il gradino più alto del podio nei 100 metri T42 e nel salto in lungo
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Pubblicazione
2/08/2017, 17:18
Ultimo aggiornamento
2/08/2017, 17:18
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