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22 marzo 2017
Industria 4.0, la nuova sfida è coniugare innovazione tecnologica e sicurezza
Nel corso di un seminario tenutosi presso l’auditorium della Direzione generale di Roma, l’Inail ha presentato i risultati del progetto di ricerca “SISOM”, sviluppato con un team di università italiane. Focus dell’incontro, l’interazione uomo-macchina alla luce dei cambiamenti e dell’evoluzione del mondo del lavoro
Industria 4.0, la nuova sfida è coniugare innovazione tecnologica e sicurezza

ROMA - Digitalizzazione dei processi di produzione, imprese sempre più connesse, nuove tecnologie per abbattere i costi e incrementare efficienza e produttività: tra gli scenari aperti dall’industria 4.0, la nuova sfida è coniugare innovazione tecnologica e sicurezza del lavoro adottando gli strumenti più evoluti per migliorare il livello di sicurezza dei lavoratori che quotidianamente interagiscono con le macchine negli impianti industriali.
Esperti a confronto nell’evento organizzato dall’Istituto. Se ne è parlato lunedì a Roma, presso l’auditorium della Direzione generale Inail, nel corso del seminario “Industria 4.0. Sicurezza & Innovazione tecnologica Progetto SISOM – Sistemi Intelligenti Sicurezza Operatore Macchina - Sviluppi futuri”, in cui sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca realizzato dall’Istituto – che ne è stato responsabile scientifico – insieme a Università della Calabria, Università di Genova, Università di Parma-Cerit e Università di Pisa. Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Federmacchine, Sandro Salmoiraghi, ed esperti di istituti universitari internazionali.
De Felice: “Fare formazione utilizzando le nuove tecnologie”. “Il caso di sperimentazione che sarà percorso “dal vivo” in questo seminario – ha osservato il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, nel suo intervento di benvenuto – è un esempio concreto di come le nuove tecnologie dell’informatica possano essere utilizzate per fare sicurezza e formazione. E di come, utilizzando creativamente le tecnologie informatiche, sia possibile fare una formazione strettamente integrata con la strutturazione dei processi di lavoro. Credo sia un messaggio molto rilevante, che può essere esportato in numerosi altri ambiti, e che dimostra quanto sia necessaria e proficua la contaminazione tra cultura informatica e cultura dei processi organizzativi”. “Questo seminario – ha aggiunto De Felice – è importante anche perché testimonia la concretezza della ricerca dell’Inail: è l’occasione per verificare le cose fatte, consente di riempire con contenuti concreti – strumenti e linee di azione – un’espressione, l’industria 4.0, che troppo spesso resta slogan e idea vaga”.
Realtà aumentata 3D su tablet e smartphone aziendali. Tra le soluzioni proposte dal progetto per fare formazione con le nuove tecnologie, è stata presentata la sperimentazione condotta per le attività di manutenzione ordinaria su una macchina per la spremitura di pomodori, scelta perché usata in genere da lavoratori stagionali non adeguatamente addestrati a lavorare in modo sicuro. Per il caso specifico, oltre al rischio meccanico, che può produrre ferite da taglio, i lavoratori sono esposti anche al rischio di ustioni, perché la macchina raggiunge temperature molto elevate. Con tecniche di “realtà aumentata”, viene simulato lo scenario di potenziale rischio, utilizzando tablet, smartphone, occhiali 3D ed elmetti con visore 3D. Sono dotazioni, queste, che permettono al lavoratore di essere “guidato” ad un approccio conforme all’uso corretto nelle attività operative o manutentive sulle attrezzature di lavoro, evitando comportamenti rischiosi.
L’assistente personale che interagisce con l’utente. La strumentazione è dotata anche dell’“assistente personale” Sophos-ms, basata su sistemi interattivi: al tablet possono essere rivolte domande e il tablet – addestrato con tecniche di intelligenza artificiale – risponde. L’assistente non è, quindi, una semplice voce registrata, ma anzi interagisce con l’operatore sostenendolo in sicurezza nelle attività di lavoro. È un elemento in più di formazione “attiva e in azione”: una formazione 4.0, che, come sottolineato dal direttore del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), Carlo De Petris, “è necessaria perché se il terreno di lavoro è tecnologico, la stessa tecnologia deve essere usata per praticare sicurezza nei luoghi di lavoro”.
I risultati della ricerca per fare fronte alle situazioni più critiche. “Il nostro obiettivo è quello di utilizzare sistemi intelligenti per la sicurezza degli operatori – spiega Luciano Di Donato, responsabile del laboratorio macchine e attrezzature di lavoro del Dit che ha realizzato il progetto – e le soluzioni proposte nel seminario coprono le situazioni più critiche e comuni dell’interazione uomo-macchina negli impianti industriali. Per esempio le attività di manutenzione e regolazione delle macchine e degli insiemi di macchine – in questi ultimi concorrono dimensioni importanti anche oltre i 100 metri – che rendono più difficile il rilevamento dell’operatore, la necessità di scongiurare sin dalla progettazione l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile di un macchinario, il rischio potenziale per chi lavora in ambienti confinati, la neutralizzazione dei sistemi di sicurezza e la gestione in sicurezza degli accessi a zone di pericolo”. Ulteriori applicazioni del progetto riguardano la manutenzione in generale, i livelli di monitoraggio della produttività e l’organizzazione della produzione.
Individuare soluzioni in grado di ridurre gli infortuni. “Il fine del progetto era quello di elaborare linee guida e individuare soluzioni tecniche in grado di ridurre gli infortuni derivanti dall’interazione uomo-macchina”, ha spiegato il direttore centrale della ricerca Inail Edoardo Gambacciani. In questo contesto l’Inail ha un ruolo determinante perché, proprio partendo dall’attività di ricerca, può garantire che i prodotti messi a disposizione dei lavoratori siano orientati alla salvaguardia non solo della sicurezza dell’operatore, nell’interfaccia uomo-macchina, ma anche di un tema di rilevanza strategica, quello della privacy.
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Pubblicazione
22/03/2017, 12:34
Ultimo aggiornamento
22/03/2017, 12:34
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