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27 giugno 2016
Registri dei tumori professionali, l’Inail punta a creare una base di dati condivisa
Per raggiungere l’obiettivo, l’Istituto intende promuovere lo sviluppo e il consolidamento dei sistemi di sorveglianza epidemiologica. È quanto emerso nel corso delle riunioni annuali del ReNaM e del ReNaTuNS, che si sono tenute nei giorni scorsi presso la direzione generale di Roma per fare il punto sull’attività svolta fino a oggi
Registri dei tumori professionali, l’Inail punta a creare una base di dati condivisa
ROMA - Attraverso lo sviluppo e il consolidamento dei sistemi di sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali l’Inail punta a creare una base di dati informativa condivisa fra tutti gli attori della prevenzione (l’Istituto stesso, le Regioni, il Ministero della Salute) allo scopo di disporre di informazioni confrontabili e utili al sistema nel suo complesso. È quanto è emerso nel corso delle riunioni annuali del Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM) e del Registro nazionale dei tumori naso sinusali (ReNaTuNS), che si sono tenute nei giorni scorsi a Roma, presso la direzione generale dell’Inail.
Sinergia strategica tra politiche di prevenzione e ricerca. L’importanza di sviluppare e consolidare i sistemi informativi di sorveglianza e di rendere fruibili le rispettive banche dati, oggetto dell’accordo quadro di collaborazione tra Inail, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, siglato lo scorso dicembre, era già emersa nel corso del convegno “Il contributo della ricerca in tema di amianto”, organizzato il 3 e 4 maggio scorsi a Roma. In quell’occasione era stato posto il tema di come utilizzare efficacemente i risultati delle attività di sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali nelle politiche di prevenzione dell’Inail.
Marinaccio: “Utile rendere sistematico lo scambio dei dati”. Risultati da cui muoversi per estendere l’attività dei Centri operativi regionali (Cor), le strutture territoriali in cui si articolano i registri, anche alla sorveglianza dei tumori del polmone, della laringe e dell’ovaio asbesto-correlati, con l’obiettivo di ampliare la sfera di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, come discusso nel corso della riunione del ReNaM. “È inoltre necessario – spiega Alessandro Marinaccio, primo ricercatore Inail e responsabile del ReNaM e del ReNaTuNS – rendere sistematica la collaborazione tra i Cor ReNaM e le sedi regionali dell’Inail a cui arrivano le richieste di indennizzo per malattia professionale, per consentire una sinergia virtuosa. Fermo restando che criteri epidemiologici e medico legali possono non essere sovrapponibili, è utile rendere più sistematiche e più efficaci le procedure di scambio di informazioni e dati”.
“Necessario ridefinire la classificazione della diagnosi”. “Nell’ottica di una base dati informativa condivisa – aggiunge Marinaccio – da parte del ReNaM è necessario arrivare a una classificazione della diagnosi uguale a quella attualmente utilizzata dal circuito dei registri tumori di popolazione e riconosciuta a livello internazionale, per rendere i dati confrontabili con questo circuito”. L’obiettivo è di arrivare “alla redazione di un manuale operativo di riferimento da affiancare alle linee guida nazionali, che diventi per i Cor uno strumento di lavoro utile per orientare le attività di trattamento dei dati e stimolare la qualità, la confrontabilità e l’omogeneità delle informazioni raccolte”.
Il progetto Renamweb e il tema dell’esposizione ambientale o familiare. Marinaccio ricorda anche come nel corso della riunione del ReNaM si sia fatto riferimento “alla tematica dell’esposizione ambientale o familiare ad amianto, dei recenti benefici previsti ex lege per i soggetti ammalati e di come i Cor possano rappresentare uno strumento di ausilio per sensibilizzare gli aventi diritto”. Per trasferire i dati Cor all’Istituto, riducendo i tempi per l’elaborazione e la produzione della reportistica, l’Inail sta lavorando alla realizzazione di Renamweb, una piattaforma web integrata nel portale dell’Istituto attraverso la quale i Cor potranno trasferire i modo più semplice e immediato i dati in loro possesso.
“L’obiettivo è l’estensione dell’attività dei Cor a tutte le regioni”. Alla riunione del ReNaTuNS, oltre a Campania, Sicilia, Sardegna e Puglia – regioni che non hanno ancora istituito Cor sul proprio territorio – hanno partecipato anche Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Autonoma di Bolzano. “Auspichiamo una rapida estensione dell’attività dei Cor a tutte le regioni italiane – spiega Marinaccio – L’accordo quadro, inoltre, può rappresentare lo strumento per consentire una raccolta dei dati e un loro trattamento con modalità omogenee anche rispetto al registro dei tumori naso sinusali”.
Gli agenti cancerogeni dei tumori naso-sinusali presenti nei processi produttivi. Per questi tumori, sui quali è stato di recente pubblicato il primo rapporto annuale disponibile sul portale Inail, la situazione è più complicata rispetto ai mesoteliomi perché l’agente cancerogeno implicato non è uno solo, ma diversi – le polveri di legno, le polveri di cuoio, i composti del nichel, la formaldeide, il cromo esavalente e altri di minore frequenza – che, a differenza dell’amianto, attualmente non sono banditi dai processi produttivi. Anche nel corso di questa riunione si è discusso del possibile ruolo delle esposizioni di origine familiare. “È il caso delle falegnamerie artigiane – sottolinea Marinaccio – e dei soggetti esposti in quanto familiari di lavoratori che regolarmente portavano a casa gli abiti da lavoro”.
(fda)
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L’incontro - che si è svolto il 3 e il 4 maggio a Roma presso la direzione generale - è stato l’occasione per approfondire gli aspetti più rilevanti della materia, tra cui la sorveglianza epidemiologica, la tutela degli esposti ed ex esposti, la tutela degli ammalati, la verifica dell’efficacia degli interventi adottati e per sottolineare l’importanza dell’interazione tra i risultati dell’attività scientifica illustrati e le politiche di prevenzione dell’Istituto
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Online sul portale Inail il primo rapporto del Registro nazionale dei tumori naso-sinusali
La pubblicazione raccoglie i risultati dell’attività di sorveglianza e le evidenze epidemiologiche su una patologia che riguarda specifiche categorie di lavoratori esposti, in particolare nel settore della lavorazione del legno e del cuoio. Alla realizzazione del volume hanno partecipato ricercatori, esperti della consulenza statistica attuariale e medici della sovrintendenza sanitaria centrale dell’Istituto in collaborazione con i Centri operativi regionali - Cor attivi in materia sul territorio
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Pubblicazione
27/06/2016, 09:24
Ultimo aggiornamento
27/06/2016, 09:24
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