Istituto Italiano di Tecnologia - IIT e Centro Protesi Inail presentano TWIN, il nuovo esoscheletro robotico per arti inferiori
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È stato presentato oggi al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano, TWIN, il nuovo esoscheletro robotico per arti inferiori, progettato e realizzato da Rehab Technologies IIT – Inail, il laboratorio congiunto tra Istituto Italiano di Tecnologia e Centro Protesi Inail di Budrio.
La conferenza stampa è stata aperta con i saluti istituzionali di Fabrizio D’Ascenzo, Commissario straordinario Inail, Gabriele Galateri di Genola, Presidente IIT, Andrea Tardiola, Direttore Generale Inail, Giorgio Metta, Direttore Scientifico IIT e Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.
Erano presenti all’evento anche Giorgio Soluri, Direttore centrale assistenza protesica e riabilitazione Inail, Lorenzo De Michieli, Direttore Technology Transfer IIT, Patrizio Rossi, Sovrintendente sanitario centrale Inail, Matteo Laffranchi, Coordinatore Rehab Technologies Lab Inail-IIT ed Emanuele Gruppioni, Direttore tecnico Area ricerca Centro Protesi Inail.
Durante la conferenza stampa due pazienti hanno indossato la prima e la seconda versione di TWIN, dando dimostrazione pratica delle caratteristiche del nuovo dispositivo.
“Superato il timore iniziale, l’utilizzo di Twin si è rivelato molto più facile del previsto. - spiega Davide Costi, uno dei pazienti che ha preso parte ai trial clinici - Penso che l’allenamento sia fondamentale per potersi fidare e sfruttare a pieno le potenzialità del dispositivo che, oltre alla possibilità di assumere una posizione eretta, consente di tornare a vivere lo spazio e a muoversi in un modo più naturale”.
“Ho iniziato a sperimentare Twin durante il mio percorso riabilitativo e si è rivelato fin da subito uno strumento in grado di supportarmi sia dal punto di vista fisico che psicologico. Prima di tutto la verticalizzazione consente di mettersi al livello di chi sta in piedi e poi la deambulazione assistita consente la libertà di cambiare posizione, di avere benefici per il sistema circolatorio e l’apparato muscolo-scheletrico e costituisce di per sé un ottimo allenamento. - conclude Alex Santucci, uno dei pazienti che ha preso parte ai trial clinici - È una grande opportunità per le persone in carrozzina e spero che a breve diventi uno strumento per l’utilizzo quotidiano o per lo meno frequente”.
"Questo progetto affonda le sue radici nelle prime attività che vennero svolte con questa tipologia di dispositivi nel 2010 al Centro Protesi. Ricordo bene che, a quel tempo, sui primi dispositivi commerciali trovammo numerosi aspetti clinici e tecnici da rivedere per renderli davvero fruibili e maturò quindi l’ambizione di realizzare un dispositivo innovativo tutto italiano. - racconta Emanuele Gruppioni, Direttore Tecnico Area Ricerca Centro Protesi Inail - È fonte di grande orgoglio vedere oggi i frutti di tanta attività e di ciò che è possibile realizzare quando grandi centri di ricerca italiani come Inail e IIT, lavorano in sinergia tra loro e assieme ai pazienti”.
"All’inizio di questo progetto abbiamo avuto diversi scambi con ospedali e pazienti che hanno portato alla realizzazione di una serie di tecnologie chiave per permettere l’utilizzo dell'esoscheletro in semi-autonomia alle persone con lesione midollare completa. Ora, a distanza di anni, siamo riusciti ad ampliare l’utilizzo di Twin a persone con diverse tipologie di disabilità motoria, come ad esempio soggetti con capacità motoria residua. - dichiara Matteo Laffranchi, Responsabile del laboratorio Rehab Technologies IIT Inail - Infine, abbiamo introdotto una serie di funzionalità e tecnologie, specificamente pensate per l’utilizzo clinico di Twin, che permettono di misurare lo stato del paziente e il progresso della terapia. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e delle ampie prospettive di utilizzo che siamo riusciti a creare in questi anni di continuo sviluppo e dialogo con il mondo clinico e gli utilizzatori della tecnologia".
TWIN è un robot indossabile in grado di trasferire a persone con capacità motoria ridotta o assente l’energia che permette loro di alzarsi, mantenere la posizione eretta, camminare e sedersi.
Il dispositivo, sviluppato per essere in grado di adattarsi alle esigenze del singolo utente, è stato progettato a partire dai risultati dei test clinici con i pazienti e mira al reinserimento del lavoratore gravemente infortunato in contesti sociali e di lavoro.
Si prevede che TWIN, una volta ottenuta la marcatura CE e in seguito alla fase di industrializzazione, possa essere a disposizione dei pazienti nel corso di pochi anni.
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Ultimo aggiornamento: 15 aprile 2024