INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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11/08/2020

Casseforme: come usarle in sicurezza nei cantieri edili

Nel quaderno tecnico, scaricabile dal portale dell’Inail e di agile consultazione, tutto quello che c’è da sapere su queste attrezzature provvisionali, utilizzate frequentemente in edilizia per contenere il getto di calcestruzzo

Immagine pubblicazione casseforme
ROMA – Il loro nome, probabilmente, dice poco ai non addetti ai lavori. Più facile capire a cosa servano vedendole fisicamente installate in cantiere per la realizzazione di opere pubbliche, edifici abitativi, complessi industriali. Parliamo delle casseforme, a cui è dedicato il quaderno tecnico realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), disponibile liberamente sul sito dell’Istituto.

Una collana editoriale per i lavoratori dei cantieri temporanei o mobili. I quaderni tecnici Inail sono opuscoli con cui vengono compendiate, a tutti coloro che sono coinvolti nei cantieri temporanei o mobili, informazioni su leggi e circolari, norme specifiche e linee guida utili per l’individuazione e il perfezionamento di strumenti e metodologie operative, in grado di migliorare le misure di prevenzione contro i rischi professionali e di accrescere il livello di formazione e di sicurezza generale. Tra i temi oggetto delle pubblicazioni, oltre alle casseforme, gli ancoraggi, le reti di sicurezza, i ponteggi fissi, le scale portatili.

Casseforme: cosa sono e a che servono. Attrezzature provvisionali molto utilizzate nei cantieri edili, le casseforme sono impiegate per contenere il calcestruzzo nelle fasi di getto e maturazione, al fine di conferire allo stesso la forma e la qualità desiderata. Costituite generalmente da sottosistemi, componenti e altri elementi con lo scopo di conseguire configurazioni congruenti con il manufatto da realizzare, queste attrezzature possono essere progettate in base alla norma Uni 11763-1:2019, che riguarda le casseforme verticali e cioè quelle necessarie per la realizzazione di un manufatto avente inclinazione sull’asse verticale non maggiore di 5°.

Tipologie e composizione. Le casseforme possono essere distinte in prefabbricate, di più fabbricanti e allestite in cantiere. Nel quaderno vengono elencate le varie tipologie, da quelle a telaio a quelle modulari, dalle monolitiche alle curvilinee regolabili. Altrettanto dettagliatamente, vengono riportate la loro composizione, che deve necessariamente comprendere la superficie a contatto con il calcestruzzo, un elemento resistente e gli elementi di vincolo.

Istruzioni per il montaggio e la manutenzione. La scelta, il montaggio, l’utilizzo delle casseforme, nonché la loro trasformazione e lo smontaggio vanno effettuate rispettando i contenuti del decreto legislativo 81/2008 e del manuale d’uso e manutenzione del fabbricante. Il manuale deve riportare le caratteristiche funzionali e prestazionali, le modalità d’impiego, le azioni sulla cassaforma e quelle trasmesse all’ambiente circostante, le modalità per eseguire in sicurezza il montaggio, l’uso, la trasformazione e le informazioni sulla corretta movimentazione e/o sollevamento in sicurezza.

Richiesta ai lavoratori un’idonea formazione, di base e specialistica. Nelle fasi di montaggio, uso e smontaggio delle casseforme il lavoratore è soggetto a rischi elevati. Fondamentale, quindi, l’utilizzo del manuale d’uso e manutenzione da parte degli addetti, che devono possedere un’adeguata formazione di base e specialistica relativa all’impiego in sicurezza di queste attrezzature.

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