ROMA - Lo stress ossidativo riflette uno squilibrio tra la produzione e accumulo di specie reattive dell'ossigeno (Ros), che sono in grado di ossidare, danneggiandole, proteine, lipidi e Dna, molecole essenziali alla vita umana. Lo stress ossidativo può essere prodotto dall’esposizione a sostanze pericolose, sia lavorativa che ambientale, ma anche in relazione all’esposizione ad altri tipi di agenti di rischio. Nell’ambito del piano di attività Inail di ricerca, sia istituzionale che scientifica, il Laboratorio rischio agenti chimici porta avanti lo studio dell’escrezione di biomarcatori urinari di stress ossidativo in diverse categorie di lavoratori e gruppi di popolazione. Gli studi mostrano come i biomarcatori di stress ossidativo, in particolare quelli derivati dall’ossidazione degli acidi nucleici (Dna e Rna) siano correlati con l’esposizione lavorativa a benzene negli addetti alla vendita del carburante per autotrazione, con l’esposizione allo stirene nei lavoratori del comparto vetroresina, con l’esposizione a solventi nei verniciatori e in particolare con l’esposizione a metalli pesanti.
Durante il lockdown a Roma indicatori più bassi dal 40 al 60%. Lo studio più recente indica che durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 gli indicatori di stress ossidativo misurati in un gruppo di volontari residenti nella città di Roma nel 2020 erano dal 40 al 60% più bassi di quelli misurati successivamente, nel 2021, a causa del minor inquinamento da traffico e di altri fattori correlati a uno stile di vita più sano. Un primo esperimento di correlazione della misura dello stress ossidativo con fattori di rischio fisico è stato intrapreso studiando l’esposizione ad atmosfere iperbariche durante l’immersione di alcuni subacquei a -40 metri, in una delle piscine più profonde del mondo.
Un compendio utile per la formazione. Il fact sheet fornisce le informazioni di base necessarie a comprendere quali sono le molecole studiate, come si formano e come possono essere misurate e utilizzate per il monitoraggio biologico dei lavoratori e rappresenta un utile compendio nella fase di formazione/informazione, prevista dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i., evidenziando l’importanza del ricorso alle idonee misure di prevenzione e di protezione per i lavoratori professionalmente esposti in tutte le fasi di utilizzo delle suddette sostanze.
27/01/2023
Biomarcatori urinari di stress ossidativo: un nuovo fact sheet pubblicato sul sito dell’Inail
I prodotti di ossidazione escreti nelle urine possono essere misurati evidenziando precocemente situazioni a rischio, anche in condizioni conformi alle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro, che, se monitorate, possono prevenire lo sviluppo di malattie professionali

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Biomarcatori urinari di stress ossidativo e il loro ruolo nel biomonitoraggio dell'esposizione ad agenti chimici pericolosi
I ROS (Reactive Oxygen Species) e l’RNS (Reactive Nitrogen Species) causano danni ossidativi alle biomolecole quali acidi nucleici, lipidi e proteine.
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Link allo studio sull’escrezione di biomarcatori urinari di stress ossidativo
- Link allo studio sull'esposizione lavorativa al benzene
- Link al sito dell'Internayional Journal of Audiology
- Link allo studio sull'esposizione a metalli pesanti
- Link allo studio sui residenti a Roma durante il lockdown per la pandemia da Covid-19
- Link allo studio sull'esposizione ad atmosfere iperbariche