di Patrizia Agnello, Giusi Ancione, Vincenzo Bartolozzi, Paolo Bragatto, Bruno Fabiano, Maria Francesca Milazzo, Margherita Pettinato, Tomaso Vairo
Per perseguire l’obiettivo “incidenti zero” negli impianti di processo non è necessario seguire un approccio particolarmente cautelativo, che indurrebbe costi non sostenibili, ma è più efficace seguire un approccio dinamico, che consente di inseguire il rischio, tallonarlo, così da attuare misure mirate al momento giusto.
È stata sviluppata, pertanto, una metodologia che, sfruttando in modo combinato reti bayesiane, reti neurali dense e catene di Markov a stati nascosti, permette di individuare con anticipo, a partire dai dati di monitoraggio, le deviazioni dal normale andamento del processo, in modo da evitare che possano evolvere in incidenti.
Il quaderno è destinato al mondo della ricerca, dell’industria e degli enti di controllo. Il lavoro è di interesse particolare, come detto, per i gestori degli stabilimenti Seveso ma anche per i responsabili e gli addetti del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), nonché per i consulenti della sicurezza.
Prodotto: Volume - Collana Quaderni di ricerca
Edizioni: Inail - settembre 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it