Ti trovi in:
16 ottobre 2025
La ricerca Inail protagonista a Maker Faire Rome 2025: robotica e realtà virtuale al servizio di lavoratori e assistiti
Dal 17 al 19 ottobre lo stand dell’Istituto al Gazometro Ostiense ospiterà una selezione di progetti all’avanguardia per la prevenzione, la formazione e la riabilitazione. In mostra esoscheletri, protesi e dispositivi di ultima generazione
La ricerca Inail protagonista a Maker Faire Rome 2025: robotica e realtà virtuale al servizio di lavoratori e assistiti
ROMA - Dal 17 al 19 ottobre l’Inail torna al Gazometro Ostiense per la 13esima edizione di Maker Faire Rome, il più grande evento europeo sull’innovazione. Nello stand dell’Istituto visitatori e addetti ai lavori potranno scoprire una selezione di progetti di ricerca che testimoniano l’impegno dell’Inail per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni all’avanguardia finalizzate a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la qualità della vita degli assistiti.
L’eye tracker per la percezione del rischio. Tra le soluzioni innovative presentate dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) spicca l’eye tracker, tecnologia che misura i parametrici biometrici oculari e fornisce determinati insight sul comportamento visivo e attentivo dei lavoratori. Comprendere le strategie esplorative, i fenomeni cognitivi o gli stati fisici dei lavoratori nell’interazione con elementi fisici dell’ambiente o delle attrezzature, come la segnaletica di sicurezza e i dispositivi di comando, è propedeutico al miglioramento della sicurezza, incidendo sull’usabilità così da prevedere e prevenire errori. L’esperienza proposta è finalizzata ad aumentare la cognizione che determinati stimoli visivi possono avere effetti sul comportamento attentivo di cui non sempre si è consapevoli.
Il corso immersivo per le attività in cave e cantieri. La formazione immersiva è il fulcro di un corso interattivo in realtà virtuale (VR) dedicato alle attività in cave e cantieri, ambiti caratterizzati da elevata complessità e da rischi interferenti di natura meccanica, ambientale e comportamentale. Integrando la gestione della salute e sicurezza con i processi produttivi, il corso offre un apprendimento di tipo esperienziale, consentendo allo stesso tempo il monitoraggio delle prestazioni. Il sistema si articola in quattro sessioni di addestramento VR, ognuna delle quali riproduce una fase operativa critica, con l’impiego di visori e grafica 3D. All’interno dello scenario virtuale, l’operatore può interagire in modo realistico con le attrezzature, i lavoratori e le risorse strumentali, simulando procedure di lavoro, movimentazione di mezzi e gestione di situazioni di emergenza.
L’esoscheletro aptico e la realtà virtuale per la formazione. Il progetto di ricerca dell’esoscheletro aptico SIDE, un sistema robotico bi-articolare per arto superiore interfacciabile con sistemi di realtà virtuale o aumentata, è stato promosso con l’obiettivo di prevenire i rischi legati alle attività in spazi confinati o sospetti di inquinamento come cisterne interrate, seminterrate o fuori terra, condutture fognarie, silos e pozzi, all’origine di alcuni degli incidenti sul lavoro più gravi. Sviluppato dal Dit e da Sapienza Università di Roma, Università della Tuscia, Università Niccolò Cusano e Università di Napoli Federico II, questo esoscheletro è stato realizzato per migliorare l’efficacia dell’addestramento in contesti professionali. Riproducendo virtualmente le sollecitazioni di forza e contatto e simulando le interazioni tipiche tra uomo e ambiente, permette infatti di formare gli operatori e di valutarne la preparazione in totale sicurezza.
Il sedile a controllo attivo e semi attivo per il controllo delle vibrazioni. Tra i dispositivi finalizzati alla prevenzione di infortuni e malattie professionali rientrano anche i prototipi di sedile a controllo attivo ad attuazione idraulica e semi attivo ad attuazione pneumatica, entrambi in fase di sviluppo presso il Laboratorio rischio agenti fisici del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Istituto, in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale (Dima) di Sapienza Università di Roma, con il Dipartimento di ingegneria industriale dell’informazione e di economia (Diiie) dell’Università degli Studi dell’Aquila e con l’Istituto di scienze e tecnologie per l’energia e la mobilità sostenibili (Stems) di Torino. Con il coinvolgimento degli studenti e di operatori per la sicurezza sui luoghi di lavoro, sarà svolta un’attività interattiva con il prototipo di sedile a controllo attivo ad attuazione idraulica, pensato per i mezzi agricoli. Nello specifico, sarà presentato il funzionamento del controllo attivo e semi attivo delle vibrazioni e se ne illustreranno, anche mediante supporti audiovisivi, i primi risultati ottenuti in laboratorio e sul campo.
Scansioni e stampa 3D per la fabbricazione digitale delle protesi. Il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio porterà invece in esposizione alcuni tra i più innovativi prototipi di protesi e dispositivi per la riabilitazione a seguito di un infortunio. Tra questi D-PULP, un sistema parametrico per la fabbricazione di protesi mioelettriche di arto superiore e inferiore che attraverso un innovativo processo digitale, con la scansione 3D del calco in gesso del moncone e l’utilizzo della stampa 3D come tecnologia costruttiva, consente di realizzare protesi su misura, creando un database digitale per ogni paziente. I vantaggi sono molteplici: dalla possibilità di riprodurre copie identiche all’originale alla personalizzazione estetica, fino alla riduzione dei tempi e dei costi di produzione.
Il prototipo con sensori integrati per persone con amputazione transfemorale. Altri progetti di spicco nell’ambito della riabilitazione, esempi concreti di come la ricerca possa migliorare l’autonomia e la qualità della vita delle persone infortunate, sono Omnia e Hannes-Arm, entrambi sviluppati dal Rehab Technologies Lab di Inail e Istituto italiano di tecnologia (IIT) sulla base dei risultati di test clinici condotti su pazienti del Centro protesi. Omnia, in particolare, è una protesi di arto inferiore pensata per persone con amputazione transfemorale, che integra il ginocchio Unico e la caviglia Armonico, entrambi motorizzati. La sua caratteristica distintiva è la capacità dei due componenti di interagire tra loro attraverso sensori integrati che rendono il cammino più naturale e più sicuro, regolando i parametri per garantire un funzionamento ottimale durante le diverse azioni quotidiane.
Un sistema protesico avanzato per le amputazioni di arto superiore. Hannes-Arm, invece, è un sistema protesico avanzato per arto superiore completamente attivo che utilizza la mano protesica poliarticolata Hannes. Grazie a una presa tridigitale di precisione e al movimento attivo di ab-adduzione del pollice, Hannes è in grado di adattare dinamicamente la sua presa in base alla forma degli oggetti e alle sollecitazioni esterne. Il sistema è completato da un polso dotato di attuatori per i movimenti di prono-supinazione e flesso-estensione, che offrono potenzialità funzionali avanzate, e da un giunto di gomito che sfrutta un sistema di recupero energetico nella fase di elevazione del braccio, facilitando ulteriormente l’uso nella vita quotidiana.
L’osteointegrazione per il trattamento delle amputazioni. Il quadro delle attività di ricerca Inail in vetrina a Maker Faire Rome è completato da OsteoCustom, un percorso innovativo per il trattamento delle amputazioni tramite osteointegrazione realizzato dal Centro protesi insieme all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Il progetto punta a migliorare l’affidabilità strutturale dell’impianto protesico e a definire un processo completamente personalizzato, in cui tutte le fasi del trattamento sono integrate tra loro. L’obiettivo è quello di garantire una connessione diretta, strutturale e funzionale tra l’osso e l’impianto su cui si fissa la protesi, offrendo così una soluzione sempre più efficace e su misura per ogni paziente.
Le interviste sul main channel. L’Istituto sarà presente anche sul main channel della manifestazione con tre interviste inserite nel palinsesto di venerdì 17 e sabato 18 ottobre. Giovani ricercatori che operano nei laboratori dell’Inail, anche per completare il loro percorso di formazione specialistica sulle tematiche di interesse istituzionale, presenteranno in chiave divulgativa alcuni degli argomenti che possono essere approfonditi presso lo stand.
Verso una cultura della sicurezza sempre più inclusiva, digitale e sostenibile. L’insieme delle attività presentate offre un esempio concreto di come la ricerca possa tradursi in soluzioni all’avanguardia, capaci di rispondere alle nuove esigenze di prevenzione, riabilitazione e formazione che caratterizzano un contesto produttivo in rapida trasformazione come quello attuale. Attraverso collaborazioni strutturate con università, centri di ricerca e aziende, l’Istituto promuove una cultura della sicurezza sempre più inclusiva, digitale e sostenibile, mettendo la persona al centro dello sviluppo tecnologico e sociale. Visitare lo stand Inail a Maker Faire Rome significa quindi immergersi in un percorso di scoperta e innovazione, dove la scienza incontra la vita quotidiana dando forma alla sicurezza del futuro.
TI POTREBBE INTERESSARE
Per approfondire
Condivisione social
Pubblicazione
16/10/2025, 09:16
Ultimo aggiornamento
16/10/2025, 09:16
Condividi