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19 maggio 2025

‘Paralimpiadi da record’, i successi degli atleti azzurri a Parigi 2024

Il numero speciale di SuperAbile Inail è stato illustrato al Salone del Libro di Torino. D’Ascenzo: “Lo sport strumento fondamentale per ritornare alla vita attiva”

‘Paralimpiadi da record’, i successi degli atleti azzurri a Parigi 2024

TORINO - Con un palmares di 71 medaglie conquistate, di cui 24 d’oro, 15 d’argento e 32 di bronzo in 12 discipline sportive differenti, l’Italia si classificava sesta nella classifica internazionale dei Giochi paralimpici di Parigi 2024, superando il primato delle 69 decorazioni dell’edizione precedente di Tokyo. Numeri, successi, emozioni e storie che rivivono ora in ‘Paralimpiadi da record. Italiani protagonisti a Parigi 2024’, il numero speciale di SuperAbile Inail. Il magazine è stato presentato sabato 17 maggio al Salone internazionale del Libro dai presidenti dell’Istituto e del Comitato italiano paralimpico (Cip), Fabrizio D’Ascenzo e Luca Pancalli, intervenuti con un videomessaggio, dal direttore regionale Inail Piemonte, Domenico Princigalli, dal presidente del Cip Piemonte, Silvia Bruno, dal giornalista Rai Lorenzo Roata e dall’atleta paralimpico Francesco Bocciardo.

D’Ascenzo: “Dall’intuizione di Maglio la nascita delle Paralimpiadi”. “Oggi è una giornata importante - ha affermato il presidente D’Ascenzo - stiamo presentando un numero di Superabile Inail che celebra le Paralimpiadi e tutte le imprese che sono state compiute dai nostri atleti durante la manifestazione di Parigi. L’Istituto - ha proseguito - vanta una lunghissima collaborazione con il Cip ed è stato la culla di fatto delle Paralimpiadi perché il nostro medico, il dottor Antonio Maglio, le ha effettivamente inventate nel 1960 in occasione delle Olimpiadi di Roma. Maglio era il direttore del Centro paraplegici di Ostia e quella prima edizione ha consentito a tanti atleti, che allora non potevano esprimere le loro potenzialità, di poter partecipare a una competizione internazionale.

“Al Centro protesi Inail di Budrio il passaggio di tanti atleti paralimpici”. “Con questa rivista speciale - ha concluso D’Ascenzo - celebriamo le loro vittorie. Il contributo dato dall’Inail è fondamentale perché molti atleti, presenti nel magazine, sono seguiti dal nostro Centro di riabilitazione di Budrio e hanno utilizzato lo sport per ritornare a una vita attiva. Da parte nostra ci sarà e continuerà ad esserci sempre rispetto e ammirazione per la loro attività e siamo convinti che anche nelle prossime manifestazioni sportive conseguiranno ancora dei successi”.

Pancalli: “Cip e Inail insieme in un percorso di sensibilizzazione sociale”. La cooperazione tra l’Inail e il Cip è stata rimarcata anche dal presidente Pancalli. “La pubblicazione di ‘Paralimpiadi da record’ - ha sottolineato - suggella una collaborazione, quella tra Cip e Inail, che possiamo definire storica. SuperAbile Inail da oltre vent'anni ci accompagna in un percorso di crescita della sensibilizzazione della società, è sempre stato al nostro fianco nei momenti che contavano e continua a esserlo in tanti appuntamenti sportivi internazionali che ci hanno visto fianco a fianco. Le vittorie maturate sui campi di gara devono servire a farci riflettere sui progressi avvenuti negli anni grazie al movimento paralimpico all'interno della società.

“Sport come linguaggio universale e strumento di politica pubblica”. Lo sport - ha affermato ancora il presidente del Cip - ci insegna che se una persona è posta nelle condizioni di poter esprimere le proprie potenzialità può raggiungere risultati impensabili. Ormai non è più un tabù assistere in prima serata a una gara paralimpica e poter ammirare l’incredibile bellezza dell'imperfezione di atleti straordinari, che nel loro gesto sportivo rasentano la perfezione. È un fantastico messaggio culturale, sociale e civile, che dimostra come lo sport sia un magnifico linguaggio universale e uno straordinario strumento di politica pubblica su cui investire. Dobbiamo lavorare - ha concluso Pancalli - nella consapevolezza che quello che si è fatto non è che il prologo di quello che bisogna fare e che il futuro è ciò che sapremo fare insieme anche all'insegna dello sport”.

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