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11 marzo 2025

Milazzo Film Festival, cala il sipario dell’11esima edizione

La kermesse dedicata agli attori è stata patrocinata dalla Direzione regionale Inail Sicilia, presente alla manifestazione con uno spazio informativo multimediale

Milazzo Film Festival, cala il sipario dell’11esima edizione

MILAZZO - Domenica 9 marzo si è chiusa sul palcoscenico del Teatro Trifiletti l’11esima edizione del Milazzo Film Festival. Con la direzione artistica di Mario Sesti e Caterina Taricano, anche quest’anno la manifestazione ha voluto mettere al centro la figura dell’attore. L’evento è stato seguito dalle maggiori testate nazionali che hanno dato rilievo al tema della sostenibilità ambientale e sociale e dell’intelligenza artificiale, al centro del panel che si è svolto nella terza giornata con la partecipazione di Diana Artuso, direttrice della sede Inail di Catania, in rappresentanza della Direzione regionale dell’Istituto. La kermesse mamertina ha visto tra i protagonisti attori del calibro di Sergio Rubini, Vanessa Scalera, Francesco Gheghi, del regista Marco Tullio Giordana e del podcaster Pablo Trincia.

Il premio “Inail, la dignità del lavoro” assegnato al corto “Mercato Libero”. Istituito per la prima volta al MFF2025, il premio “Inail, la dignità del lavoro” è stato assegnato al cortometraggio “Mercato Libero”, realizzato dall’autore Giuseppe Cacace. L’opera affronta con lucidità e profondità il tema della dignità del lavoro, espandendone la dimensione psicologica e morale. Attraverso un racconto intenso e attuale, il corto evidenzia le dinamiche di sfruttamento e precarietà che caratterizzano molti settori lavorativi contemporanei. Con un efficace meccanismo di ribaltamento tra vittima e carnefice, il corto mette in luce le vulnerabilità di un sistema ingiusto, denunciando lo sfruttamento nei lavori a basso valore percepito e il conflitto tra diritto al lavoro e integrità.

A Francesco Gheghi il riconoscimento “A star is born”. Francesco Gheghi, già premiato alla mostra del cinema di Venezia come migliore attore a soli 22 anni, ha ricevuto il riconoscimento “A star is born” per la sua partecipazione nel film “A muso duro”, dove interpreta uno dei ragazzi infortunati sul lavoro seguiti da Antonio Maglio, medico dell'Inail e padre del movimento paralimpico che ha dedicato la sua vita professionale al miglioramento delle condizioni esistenziali e al reinserimento sociale delle persone vittime di gravi infortuni sul lavoro.

“Grazie al film ‘A muso duro’ ho imparato tantissimo sia nello sport che nella vita”. “Grazie alla preparazione del film ‘A muso duro’ – ha detto Gheghi – ho avuto la possibilità di lavorare con veri atleti paralimpici e di allenarmi con loro, imparando tantissimo sia nello sport ma anche, e soprattutto, nella vita. Il personaggio che ho interpretato mi ha dato la consapevolezza di essere molto fortunato, insieme a quella forza che colgo tutti i giorni per apprezzare le possibilità che mi vengono date dalla vita. ‘A muso duro’ per me è stato un film molto importante, pieno di persone meravigliose e che mi ha dato la possibilità di conoscere dei veri campioni di vita”.

Scalera: “Il cinema ha un evidente ruolo sociale”. “Ho partecipato e mi sono donata al film ‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino, premiato nella scorsa edizione del Festival, non soltanto come attrice ma anche e soprattutto come cittadina – ha spiegato Vanessa Scalera – Il film, premiato anche con il Nastro d’Argento, ha rappresentato, oltre al disastro ambientale degli anni Novanta nelle acciaierie di Taranto, il primo caso di mobbing riconosciuto in Italia. Il cinema ha dunque un evidente ruolo sociale, specialmente in film come ‘Palazzina Laf’, ‘Lea’ e la serie tv ‘Imma Tataranni’, nei quali il tema della legalità, in tutte le sue declinazioni, emerge chiaramente”. 

Artuso: “Cogliere i benefici derivanti dalla possibilità di delegare alle macchine i lavori più pericolosi”. Per Diana Artuso, direttrice della sede Inail di Catania che ha partecipato al panel sull’intelligenza artificiale del MFF2025, “governare consapevolmente la rivoluzione introdotta dall'IA è determinante per aiutare le aziende e i lavoratori a cogliere i benefici derivanti dalla possibilità di delegare alle macchine i lavori più pericolosi, migliorando gli standard della sorveglianza sanitaria, ma allo stesso tempo mitigando i rischi.  L'introduzione nei luoghi di lavoro di macchine autonome, anche con algoritmi adattivi, immettono pericoli come quelli di contatto e di stress lavoro-correlato derivanti dalle diverse forme di controllo”.  

Nel desk dell’Istituto l’evoluzione del racconto della sicurezza sul lavoro. L’Inail Sicilia ha partecipato alla manifestazione anche con un desk informativo multimediale, dove sono stati proiettati filmati storici e più recenti presenti nel canale YouTube dell’Istituto. I materiali mostrati al pubblico hanno fornito una ricostruzione storica delle modalità in cui i temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati veicolati dal dopoguerra a oggi.

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