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26 novembre 2024

Violenza sulle donne, all’Inail il convegno della rete nazionale dei Comitati unici di garanzia

L’evento che si è svolto in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre è stato l’occasione per fare il punto della situazione sulle iniziative più recenti promosse per contrastare molestie e discriminazioni

Violenza sulle donne, all’Inail il convegno della rete nazionale dei Comitati unici di garanzia

ROMA - Il Parlamentino Inail di via Quattro Novembre ieri mattina a Roma ha fatto da cornice al convegno “Violenze e molestie - Quello che le donne (non) dicono”, organizzato dalla rete nazionale dei Comitati unici di garanzia e dal Cug della Presidenza del Consiglio dei ministri in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’evento è stato l’occasione per fare il punto della situazione sulle iniziative più recenti promosse per contrastare il fenomeno della violenza di genere, insieme alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, e al ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che è intervenuto con un videomessaggio. 

D’Ascenzo: “Necessario mantenere sempre alta l’attenzione”. Dopo aver ricordato la panchina rossa appena installata davanti alla sede della Direzione generale Inail, “testimonianza simbolica del nostro impegno a sostegno delle donne”, il presidente dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, nel suo saluto di apertura ha sottolineato la necessità di “mantenere sempre alta l’attenzione su questo fenomeno. Sono particolarmente soddisfatto che anche l’Inail possa dare il proprio contributo in una giornata così importante. Il protocollo d’intesa che abbiamo recentemente stipulato con il ministro Zangrillo punta proprio a far sì che tramite la formazione si possano sensibilizzare sempre più persone, a partire dai giovani. I tanti episodi terribili a cui purtroppo continuiamo ad assistere ci obbligano a intensificare ancora di più la nostra azione”.

Una donna su sette ha subito molestie sul lavoro a sfondo sessuale. L’ultima indagine Istat sul fenomeno stima che il 13,5% delle donne di età compresa tra i 15 e i 70 anni abbia subito molestie sul lavoro a sfondo sessuale. In particolare si tratta di sguardi offensivi, offese, proposte indecenti, fino ad atti più gravi come la molestia fisica. Le molestie sul lavoro colpiscono prevalentemente le giovani donne, il 21,2% nella fascia tra i 15 e i 24 anni contro il 4,8% dei coetanei uomini. Rispetto al passato, inoltre, sono in aumento gli atti di molestia realizzati attraverso mail, chat o social media. Come sottolineato dalle coordinatrici della Rete nazionale dei Cug, Antonella Ninci e Oriana Calabresi, la prevenzione passa innanzitutto attraverso la capacità di riconoscere violenze e molestie, che non sono soltanto fisiche ma possono essere anche psicologiche o riguardare la sfera economica. Altrettanto importanti sono la formazione, l’informazione, l’ascolto e l’accompagnamento delle vittime, individuando percorsi facilitanti per denunciare. 

Roccella: “Con la legge 168 rafforzati gli strumenti di prevenzione”. Per la ministra Roccella, “c’è bisogno di una solidarietà diffusa e della capacità di raccogliere segnali, di ascoltare e di prendersi carico da parte di tutte le persone che entrano in contatto con la donna che ha subito violenza o molestie, facendola sentire immersa in un tessuto solidale e non indifferente, come invece è stato per tantissimo tempo”. Tra le iniziative più recenti, la ministra ha ricordato “la legge 168 approvata un anno fa all’unanimità, che ha rafforzato gli strumenti di prevenzione e, in particolare, le misure cautelari come i braccialetti elettronici, l’allontanamento e l’ammonimento, cercando di imporre tempi certi per la loro adozione e dedicando un’attenzione specifica ai reati spia”.

Pubblicato il Libro bianco per la formazione degli operatori. Per favorire una formazione adeguata e omogenea, la legge 168 ha previsto anche la definizione di apposite linee guida nazionali. La base per la loro elaborazione è costituita dal Libro bianco per la formazione appena pubblicato, curato dal Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica istituito presso il Dipartimento per le pari opportunità. Destinato agli operatori che si occupano della violenza contro le donne, il Libro bianco identifica la fase del riconoscimento e della conoscenza come fondamentale e propedeutica a quella della formazione.

Zangrillo: “Il ruolo delle PA centrale per promuovere la cultura del rispetto”. Nel suo videomessaggio il ministro Zangrillo ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle pubbliche amministrazioni, alle quali “spetta il compito di garantire un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità e benessere organizzativo, favorendo una maggiore consapevolezza che aiuti a riconoscere i casi in cui si manifestano molestie e violenze in tutte le loro forme e a fornire gli strumenti adeguati per la prevenzione, il contrasto e la rimozione di questi fenomeni”. A questo proposito, il ministro ha sottolineato “il contributo prezioso fornito dai Cug, intercettando tutte quelle situazioni che si verificano all’interno delle amministrazioni e contribuendo quindi a far crescere la cultura del rispetto nei luoghi di lavoro e, di conseguenza, nei contesti familiari e nella società civile”. Lo stesso obiettivo è alla base della scelta di inserire nel catalogo disponibile su Syllabus, piattaforma di formazione dedicata al personale delle PA, il corso Riforma Mentis, che “punta a sensibilizzare i dipendenti pubblici, a partire dai dirigenti, sull’importanza di un luogo di lavoro fondato sulla costruzione della cultura del rispetto e delle pari opportunità”. 

Fiori: “Dall’Istituto un impegno costante contro ogni forma di discriminazione”. Anche il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, si è soffermato sul ruolo delle pubbliche amministrazioni e sul tema del benessere organizzativo, evidenziando “l’impegno costante portato avanti da oltre un decennio dall’Istituto contro ogni forma di discriminazione”. Il quadro normativo italiano, ha aggiunto, “è uno dei più avanzati del mondo, ma bisogna trovare il modo di rendere davvero efficaci le sue previsioni”. In una PA che in alcuni settori come la scuola e la sanità è caratterizzata ormai da una netta maggioranza di dipendenti donne, per Fiori “il tema vero non riguarda l’accesso ma come garantire la parità nei percorsi di carriera”. Di qui la proposta di “rafforzare ulteriormente il ruolo dei Cug, rendendo vincolanti per l’amministrazione gli impegni individuati in materia di parità”, e di “istituire la giornata del benessere organizzativo in tutte le pubbliche amministrazioni e in tutti i luoghi di lavoro, per dare maggiore visibilità a questo tipo di impegno”.

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