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14 dicembre 2023
Trasformazione digitale e impatto sui lavoratori, il progetto di Cna e Inail Umbria
Presentati a Perugia i risultati della sinergia messa in atto dai due enti per fornire un supporto operativo alle imprese
Trasformazione digitale e impatto sui lavoratori, il progetto di Cna e Inail Umbria
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PERUGIA - In che modo la digitalizzazione e l’automazione si combinano con la crescita occupazionale? Come si può gestire l’automation anxiety, la paura che le macchine sostituiscano sempre più il lavoro umano? E quali sono i nuovi rischi per la salute che le tecnologie avanzate e la digitalizzazione introducono nelle organizzazioni del lavoro? Da questi interrogativi è nato “Prevenzione dei rischi emergenti nell’industria 4.0 e nell’edilizia”, il progetto di collaborazione tra Cna Umbria e Inail regionale, i cui risultati sono stati illustrati martedì 12 dicembre in una tavola rotonda incentrata sui rischi nei luoghi di lavoro connessi alla trasformazione digitale.
Innovazione digitale, rischi e opportunità. Secondo alcune ricerche, anche in Italia moltissimi lavori potranno essere sostenuti da robot, cobot, computer o algoritmi. Alcuni studiosi non nascondono che l’effetto di sostituzione di alcune mansioni lavorative da parte delle macchine sarà notevole, specialmente dove le attività routinarie sono preponderanti, con conseguenti riduzione della domanda di lavoro e del livello dei salari. Allo stesso tempo, la digitalizzazione e l’automazione porteranno alla creazione di nuove attività in cui l’impiego del lavoro svolto dall’uomo avrà comunque un valore aggiuntivo e irrinunciabile rispetto a quanto elaborato attraverso computer e intelligenza artificiale: lavori cognitivi che richiedono una formazione specialistica, ma anche prestazioni manuali in cui il contributo della mente umana, la creatività, la capacità di far fronte agli imprevisti è destinato ad avere ancora un valore e un vantaggio sul prodotto della macchina.
Giannangeli: “Una conferma della collaborazione Cna-Inail Umbria per la tutela della salute dei lavoratori”. “Il progetto – ha dichiarato il direttore di Cna Umbria, Roberto Giannangeli - è nato all’indomani del momento più critico della pandemia, quando la trasformazione digitale è diventata il fulcro delle politiche di rilancio economico del Paese. Rappresenta la conferma della sinergia tra Cna e Inail Umbria e il forte impegno che le direzioni regionali stanno mettendo, ormai da anni, nella realizzazione di iniziative di prevenzione volte alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. In particolare, con quest’ultimo lavoro abbiamo cercato di guidare le imprese artigiane, con la collaborazione di esperti qualificati, a gestire correttamente l’introduzione in azienda di innovazioni tecnologiche e digitali. L’obiettivo è quello di evitare impatti negativi sulla salute psicofisica dei lavoratori coinvolti, facendoli sentire protagonisti attivi di questo inevitabile processo di cambiamento che interesserà sempre più imprese, anche le micro e piccole che noi rappresentiamo”.
Ligi: “Adottare modelli condivisi di gestione per porre al centro la persona”. “I cambiamenti tecnologici, economici, sociali e ambientali in atto - ha affermato il direttore regionale Inail, Alessandra Ligi - impattano significativamente anche nel mondo del lavoro, con ricadute nelle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Per affrontare con celerità ed efficacia queste trasformazioni è necessario adottare nelle diverse realtà lavorative modelli condivisi di gestione dei nuovi rischi che pongano sempre al centro la persona, elemento essenziale verso cui anche le nuove tecnologie devono convergere nel fornire servizi, garantendone sempre il rispetto”. In rappresentanza dell’Istituto è intervenuto anche il Coordinatore regionale della Consulenza tecnica salute e sicurezza, Luca Taglieri, per il quale “con il pieno sviluppo delle tecnologie digitali ci troveremo ad operare dentro ad un vero e proprio ecosistema digitale. Dobbiamo quindi interrogarci su quale sia l’intenzione progettuale che verrà posta alla base della progettazione e dell’implementazione di queste tecnologie potentissime”.
Il ruolo della ricerca, della scuola, del comparto produttivo. Tra gli interventi programmati anche quello di Piero Dominici, professore associato all’Università di Perugia ed esperto di comunicazione e di complessità aziendali, già presente in precedenti iniziative Inail destinate al management. Evidenziando le sfide tecnologiche che le organizzazioni contemporanee si trovano quotidianamente ad affrontare (complessità, transizione digitale, demografica, imprevedibilità degli accadimenti, sostenibilità), Dominici ha rimarcato come il loro utilizzo incida sia come fattore di riduzione dell’errore sia come elemento semplificatore delle attività più gravose, in un contesto di integrazione e valorizzazione della cultura e dell’essenza umana e in una visione sistemica di azioni destinate ad affrontare la complessità globale. A sua volta Fabiana Cruciani, dirigente dell’Itts Alessandro Volta di Perugia, ha incentrato il suo intervento sulla capacità trasformativa dell'educazione e sul ruolo che deve giocare la scuola nell’educare a re-immaginare il futuro in una evoluzione tecnologica posta al servizio dell’uomo. Sonia Sorci, consulente e docente esperta di intelligenza artificiale e tecnologie digitali Xr per Cna Umbria, ha quindi illustrato in dettaglio la declinazione del progetto realizzato congiuntamente, auspicando una sua esportabilità presso altre aziende e altri settori oltre al comparto manifatturiero, a cominciare da quello edilizio e dei servizi.
Il progetto Cna-Inail Umbria modello operativo per imprese innovative. Al termine dell’incontro, Anna Lisa Agneletti, responsabile regionale Ambiente e sicurezza di Cna Umbria, e Erika Minni hanno sottolineato che “con questo progetto sperimentale abbiamo messo a punto un modello operativo che potrà essere un valido supporto alle imprese che stanno affrontando la trasformazione tecnologica e digitale con l’obiettivo di mettere i lavoratori al centro di questo processo. Attraverso un’analisi delle innovazioni introdotte, delle postazioni di lavoro e delle percezioni dei lavoratori coinvolti, e con la collaborazione di professionisti qualificati, abbiamo cercato di attuare quanto necessario per promuovere un approccio collaborativo e condiviso dello spazio di lavoro uomo-macchina, che sfrutti al meglio le potenzialità delle applicazioni tecnologiche e digitali rispettando la persona”.
ALLEGATI
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14/12/2023, 10:22
Ultimo aggiornamento
14/12/2023, 10:22
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