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03 aprile 2023

Umbria, Regione, Inail e Confindustria siglano un accordo per promuovere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

La sinergia qualifica le azioni previste nei Piani nazionali di prevenzione del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e dell’Istituto

Umbria, Regione, Inail e Confindustria siglano un accordo per promuovere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Immagine formazione

PERUGIA – Favorire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’adozione di corretti stili di vita: è questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione tra Regione Umbria, Inail e Confindustria Umbria nell’ambito del programma “Luoghi di lavoro che promuovono la salute” del Piano regionale della Prevenzione 2020/2025. Il documento è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Massimo D’Angelo, direttore Salute e welfare della Regione, Alessandra Ligi, direttore Inail Umbria e Vincenzo Briziarelli, presidente di Confindustria regionale. Al centro dell’intesa, il sostegno alla diffusione di buone pratiche negli ambienti di lavoro, per ridurre i fattori di rischio delle malattie, contribuendo all’adozione di comportamenti salutari e stili di vita sani. Un’attività congiunta che, muovendo dal modello Workplace health promotion (Whp) raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, attribuisce al contesto lavorativo un ruolo strategico nella tutela della salute e del benessere delle persone.
 
Previsto un elenco dei luoghi di lavoro dove si promuove la salute. Tra i punti di forza dell’accordo c’è l’istituzione di un elenco regionale dei “Luoghi di lavoro che promuovono la salute”, nel quale saranno inserite le imprese che avranno realizzato le buone prassi secondo i criteri del programma e, quindi, ottenuto la certificazione rilasciata dall’Azienda Usl competente. L’attestazione sarà propedeutica alla valutazione da parte dell’Inail ai fini dell’applicazione delle norme premiali OT23, per la riduzione dei premi assicurativi in caso di interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
D’Angelo: “La sicurezza si deve combinare con la salute psico-fisica”. “L’accordo prevede la realizzazione di un percorso partecipato, che coinvolga tutte le figure strategiche aziendali – ha spiegato Massimo D’Angelo, direttore regionale Salute e Welfare – con l’obiettivo di sensibilizzare e orientare i lavoratori verso scelte salutari. Saranno sviluppate iniziative congiunte di informazione, formazione e assistenza per ridurre gli infortuni e le malattie professionali, sostenendo ulteriormente le aziende nella creazione di ambienti di lavoro più responsabili, dove la sicurezza si combina con la salute psico-fisica. La Regione Umbria – ha aggiunto – metterà a disposizione delle aziende anche le informazioni sulle opportunità di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari presenti sul territorio per specifiche problematiche legate ad alimentazione, fumo di tabacco, consumo di alcol e altre forme di dipendenza o malattie croniche non trasmissibili”.
 
Ligi: “Puntiamo al progressivo miglioramento dei livelli di sicurezza aziendali”. “L’accordo qualifica le azioni previste nei Piani nazionali di prevenzione del Ssn e Inail”, ha sottolineato Alessandra Ligi, direttore regionale Inail Umbria. “Le iniziative sono mirate al progressivo miglioramento dei livelli di sicurezza aziendali in funzione di una tutela dei lavoratori sempre più efficace e aderente alle previsioni delle strategie e delle direttive internazionali ed europee in materia di prevenzione”.
 
Briziarelli: “Certificare le imprese virtuose è un ulteriore passo in avanti”. “La nostra Associazione – ha aggiunto il presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli – è da sempre impegnata nella promozione della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. La salvaguardia del benessere delle persone e la prevenzione di infortuni e malattie rappresentano elementi essenziali per le imprese. Gli ambienti lavorativi – ha spiegato – sono contesti importanti per mettere in atto azioni in grado di modificare abitudini e comportamenti a rischio. Migliorare la salute innalzando la qualità della vita ha effetti positivi non solo sui lavoratori, ma sull’intera organizzazione aziendale e di conseguenza sulla società. Certificare le imprese che si impegnano a far conoscere e diffondere le migliori pratiche nella protezione della salute è un ulteriore passo nella direzione di uno sviluppo consapevole e di valore”.

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