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07 febbraio 2023
Ricerca, didattica e sicurezza sul lavoro, prosegue la collaborazione tra Inail e Sapienza Università di Roma
L’aula magna del Rettorato ha ospitato un convegno dedicato al bilancio e alle prospettive delle attività promosse nell’ambito degli accordi quadro stipulati nel 2019 e 2022. L’evento è stato preceduto dalla sottoscrizione di una nuova convenzione attuativa per lo sviluppo del sistema di gestione della salute e sicurezza dell’ateneo capitolino
Ricerca, didattica e sicurezza sul lavoro, prosegue la collaborazione tra Inail e Sapienza Università di Roma
ROMA - La rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, e il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, hanno sottoscritto ieri mattina, alla presenza del presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, una nuova convenzione attuativa che prevede il sostegno dell’Inail allo sviluppo del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro dell’ateneo capitolino e la diffusione delle buone pratiche che ne deriveranno, grazie alla definizione di modelli innovativi per la valutazione del rischio e allo scambio di conoscenze e competenze. La firma dell’intesa ha preceduto il convegno organizzato nell’aula magna del Rettorato per presentare risultati e prospettive future delle attività promosse nell’ambito degli accordi quadro di collaborazione stipulati tra Sapienza e Inail nel 2019 e 2022.
Polimeni: “Con l’Istituto avviato un percorso solido e proficuo”. “La partnership con l’Istituto – ha sottolineato Polimeni nell’intervento di apertura dell’evento – nel corso di questi anni ha confermato la volontà di continuare un percorso solido e proficuo, dando esito a numerosi progetti di ricerca e di formazione su temi assai rilevanti come la salute e la sicurezza del lavoro. L’ateneo ha accettato con entusiasmo di condividere con l’Inail la sfida di innovare il paradigma della prevenzione, promuovendo un efficace modello di sapere scientifico al servizio dei cittadini. Nella promozione di modelli di sostenibilità e di accountability vogliamo favorire anche la divulgazione e il trasferimento della conoscenza, affermando l’importanza degli atenei all’interno dei propri territori attraverso l’interazione con il tessuto produttivo e con la società civile. Oltre a quelle che sono le specificità dell’approccio didattico e di ricerca, si aggiunge quindi anche un’attività di Terza Missione, che contribuisce allo sviluppo sociale ed economico complessivo della società”.
Bettoni: “Importante mettere a fattor comune risorse, metodi e competenze”. “Dai progetti di ricerca di innovazione tecnologica e nel campo della medicina del lavoro alle iniziative di integrazione didattica e scientifica – ha riassunto Bettoni – questa sinergia nasce dalla consapevolezza dell’importanza di mettere a fattor comune risorse, metodi, strumenti, esperienze e competenze. Nell’ultimo triennio, in particolare, abbiamo aderito alle iniziative di sistema promosse dalla Sapienza per agevolare la transizione digitale e accelerare il trasferimento tecnologico verso i settori produttivi del Paese, come il Rome Technopole, finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per migliorare il dialogo fra sistema della ricerca pubblica e mondo produttivo, e il centro di competenza Cyber 4.0, polo di innovazione ad alta specializzazione per la cybersecurity”.
“Per tutelare i lavoratori servono figure professionali qualificate”. Tra gli obiettivi della collaborazione, ha aggiunto il presidente dell’Istituto, c’è anche “la formazione di figure professionali altamente qualificate, in grado di offrire una tutela sempre più efficace a lavoratrici e lavoratori”. Di qui la scelta di “finanziare borse di studio per i dottorati di ricerca promossi dalla Sapienza nei settori tematici e disciplinari che caratterizzano la nostra missione istituzionale”, sono 45 quelle assegnate finora con il contributo dell’Inail, e di promuovere con l’ateneo romano “il master biennale in gestione integrata di salute e sicurezza, che risponde all’esigenza di erogare una formazione professionale specifica per il risk management negli ambienti di vita e di lavoro, affrontando le sfide della Società 5.0 anche attraverso il coinvolgimento di autorevoli partner industriali”.
Il master biennale articolato in tre moduli per un totale di 1.500 ore. Il master, giunto alla terza edizione, ha coinvolto finora 67 partecipanti, per la maggioranza (57%) donne e con un’età media di poco superiore ai 40 anni. Circa un terzo (32,8%) ha acquisito anche la qualifica di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp). Il percorso didattico, articolato in tre moduli per un totale di 1.500 ore di formazione, vede il coinvolgimento trasversale di quattro facoltà – Medicina e Odontoiatria, Farmacia e Medicina, Ingegneria civile e industriale, Giurisprudenza – e dei dipartimenti di ricerca dell’Inail, ed è caratterizzato da un approccio basato su interdisciplinarità e multidisciplinarità, da un’elevata personalizzazione dei corsi che ogni iscritto può scegliere di seguire e da un ampliamento delle tematiche affrontate, in funzione dei cambiamenti che avvengono nel mondo del lavoro. Gli stage formativi del terzo modulo, inoltre, sono svolti all’interno delle aziende partner, il cui numero è in costante crescita. “L’obiettivo – ha precisato Polimeni – è sviluppare competenze per figure professionali innovative, mirate a un approccio prevenzionale fin dalla progettazione dei processi all’interno delle imprese. Il master è stato l’occasione per fare incontrare grandi competenze, offrire opportunità di formazione a una platea qualificata e, a valle, individuare ulteriori spunti anche per le attività di ricerca congiunte tra l’Istituto e il nostro ateneo”.
Tra il 2016 e il 2022 attraverso i bandi Bric finanziati 13 progetti. Durante il convegno, il tema è stato approfondito anche attraverso i contributi dei referenti dei dipartimenti e delle facoltà coinvolte. Per l’Inail, i direttori del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), Stefano Signorini e Corrado Delle Site. Per Sapienza, Paolo Villari, coordinatore della Task Force Safety dell’università, Franco Vallocchia, vicepreside vicario della Facoltà di Giurisprudenza, Domenico Alvaro e Carlo Massimo Casciola, presidi della Facoltà di Medicina e Odontoiatria e della Facoltà di Ingegneria civile e industriale. Sono 13, in particolare, i progetti di ricerca in collaborazione finanziati tra il 2016 e il 2022 grazie ai bandi Bric dell’Inail, che spaziano dallo sviluppo di abiti intelligenti sensorizzati per la prevenzione e la mitigazione dei rischi a cui sono esposti i lavoratori all’analisi dei contesti produttivi in cui sono più evidenti gli effetti della trasformazione digitale.
Tardiola: “L’innovazione non è neutra e deve essere governata”. Rivolgendosi direttamente alle allieve e agli allievi del master, prima della cerimonia di consegna dei diplomi della seconda edizione, il direttore generale dell’Istituto ha sottolineato che “il compito che andrete a svolgere all’interno delle aziende è importante e di grandissima responsabilità, perché il mondo del lavoro si sta trasformando ed espone continuamente i lavoratori a rischi nuovi, che ancora non associamo alle categorie tradizionali dei rischi sul lavoro e che invece devono essere affrontati in chiave di ricerca e di analisi organizzativa. Nel vostro lavoro dovrete sempre tenere presente che l’innovazione non è neutra ma può generare rischi nuovi ed esclusione, se non stiamo attenti a governarla”.
“Il Pnrr è un’occasione per aumentare qualità ed efficacia dei sistemi di prevenzione”. “L’Inail – ha aggiunto Tardiola – esercita la funzione istituzionale che gli è stata attribuita cercando di stare dentro un sistema di rete che si lega con il mondo accademico e comprende anche un quadro di relazioni più ampio, come dimostrano gli accordi che abbiamo stipulato nel 2022 con le grandi realtà d’impresa coinvolte nella realizzazione delle opere del Pnrr. Il più grande tentativo di innovare il sistema economico e infrastrutturale del nostro Paese, infatti, non può essere svincolato dal tentativo di trasformare questi investimenti in un tirante per aumentare la qualità e l’efficacia dei sistemi di sicurezza e diffondere sempre di più la cultura della prevenzione”.
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Programma del convegno “Sapienza e Inail insieme per la ricerca, la didattica, la salute e la sicurezza sul lavoro” del 6 febbraio 2023
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Pubblicazione
7/02/2023, 10:50
Ultimo aggiornamento
7/02/2023, 10:50
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