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02 dicembre 2022

Sostenibilità e trasformazione digitale al centro del XXIII convegno della Consulenza tecnica per l’edilizia dell’Inail

Realizzato in collaborazione con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Roma, il convegno ha proposto un’analisi approfondita dei cambiamenti in atto nei processi di progettazione, realizzazione e gestione del patrimonio edilizio. Bettoni: “Innovazione e transizione ecologica sono priorità strategiche per il Paese”

Sostenibilità e trasformazione digitale al centro del XXIII convegno della Consulenza tecnica per l’edilizia dell’Inail

Immagine evento

ROMA – Digitalizzazione e sostenibilità, binomio ormai imprescindibile in qualsiasi modello di sviluppo, sono stati i temi al centro del convegno annuale della Consulenza tecnica per l’edilizia (Cte) dell’Inail, giunto alla sua XXIII edizione. Nella cornice dell’auditorium della Direzione generale dell’Istituto, l’evento, organizzato in collaborazione con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Roma e provincia, è stato l’occasione per un confronto a 360 gradi sulle trasformazioni in atto nel settore delle costruzioni, anche alla luce delle iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Tre giorni di lavori, cinque sessioni e quattro seminari tematici. Al convegno, articolato in cinque sessioni distribuite in tre giornate, sono intervenuti il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, e il direttore generale, Andrea Tardiola. Alla sessione di apertura, riservata ai professionisti dell’Istituto, hanno partecipato il direttore centrale patrimonio, Carlo Gasperini, il coordinatore generale della Cte, Gianfranco Pacchiarotta, e il coordinatore regionale Marche, Giuseppe Semeraro, moderati dal coordinatore centrale, Luigi Prestinenza Puglisi. Durante le altre sessioni, aperte anche ad architetti e ingegneri esterni, sono stati proposti quattro seminari tematici con approfondimenti, focus e casi studio di riqualificazione e gestione di edifici pubblici.

Bettoni: “Lo sviluppo sostenibile sia ancorato ai principi di responsabilità sociale, ambientale ed economica”. Dopo aver espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, che ha consentito un confronto ad alto livello tecnico e professionale, il presidente dell’Inail ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo sostenibile “saldamente ancorato ai principi di responsabilità sociale, ambientale ed economica, intrinsecamente correlate alle attività produttive. La digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica e la sostenibilità – ha spiegato Bettoni – sono, infatti, priorità strategiche per il Paese, come ben evidenziato nella programmazione delle missioni del Pnrr e costituiscono indubbiamente i principali nodi strutturali su cui intervenire per incrementare la competitività del mondo produttivo in ogni settore e, soprattutto, per migliorare la qualità del lavoro e della vita delle persone”.

Tardiola: “L’Inail protagonista di battaglie fondamentali”. Nel suo intervento di saluto il direttore generale si è rivolto ai professionisti dell’Istituto. “Le attività che svolgete nell’esercizio della vostra professione vi fanno diventare protagonisti di alcune battaglie fondamentali di questo momento”, ha dichiarato Tardiola. “Quando lavorate a un progetto o alla realizzazione di un’opera, contribuite alle battaglie per la decarbonizzazione, per l’applicazione di una logica di economia circolare in cui i materiali non vanno sprecati ma riutilizzati, per la produzione di energia alternativa e per la diffusione di metodologie di lavoro in digitale che portano il sistema verso una maggiore trasparenza e conoscibilità. Questo – ha concluso – è un filone professionale su cui investire, una delle funzioni importanti dell’Istituto”.

Gasperini: “Nel prossimo triennio ci concentreremo su interventi sostenibili”. A fare una panoramica delle attività della Direzione centrale patrimonio, responsabile delle politiche patrimoniali attraverso piani triennali di investimento e disinvestimento immobiliare e mobiliare e della programmazione triennale dei lavori pubblici, è stato il direttore, Carlo Gasperini, che ha anticipato qualche dettaglio del nuovo piano, fortemente orientato alla sostenibilità. “Nel prossimo triennio ci concentreremo proprio su quegli interventi e su quegli investimenti che avranno caratteristiche particolari sotto questo aspetto – ha spiegato – e metteremo da parte tutti gli altri investimenti che non rispondono a criteri di questo genere”. Secondo i dati forniti, tra il 2014 e il 2021, l’Inail ha messo a terra investimenti per 1,25 miliardi di euro.

Pacchiarotta: “Le future attività della Cte indirizzate alla valorizzazione del patrimonio istituzionale”. Gianfranco Pacchiarotta, coordinatore generale della Cte, ha parlato invece del lavoro svolto dalla Consulenza, impegnata nelle attività tecniche per la gestione del patrimonio immobiliare dell’Istituto e nel supporto alla pianificazione e alla programmazione dei lavori pubblici. “Se negli ultimi anni l’impegno della Cte è stato fortemente indirizzato al settore degli investimenti immobiliari ad elevata utilità sociale – ha spiegato – per l’anno 2023 le tante attività progettuali renderanno disponibili progetti esecutivi che, con elevata probabilità, saranno verificati entro lo stesso anno e si trasformeranno in cantieri nel 2023 nel 2024. Nei prossimi due anni – ha aggiunto – l’attività sarà fortemente indirizzata alla valorizzazione del patrimonio istituzionale, con un piano programmatico di intervento per circa 90 milioni di euro”.

La sfida della transizione verso la sostenibilità delle stazioni appaltanti. Il primo dei quattro seminari che hanno animato i lavori del convegno, “I criteri di sostenibilità nelle attività delle stazioni appaltanti: progettazione e appalto”, è stato moderato da Ilaria Montella, dell’Ordine degli architetti di Roma. Articolato in quattro focus, il corso ha approfondito diversi temi, tra i quali la transizione ecologica e il cambio di paradigma per un costruito green e i protocolli di certificazione, affrontati come strumento d’ausilio al progettista per il controllo della qualità, dell’efficienza energetica, della sostenibilità in fase progettuale e costruttiva e di monitoraggio ex-post. Moderato da Massimo Babudri, dell’Ordine degli ingegneri di Roma, il secondo seminario, “Trasformazione digitale delle stazioni appaltanti: nuovi ruoli, attività e processi per la gestione informativa”, ha invece mostrato le best practice di adozione del processo Bim (Building information modeling) da parte di grandi enti pubblici, attraverso il racconto di quattro stazioni appaltanti.

La trasformazione digitale e i cambiamenti in atto nel mondo delle costruzioni. Il terzo evento formativo, “La digitalizzazione delle stazioni appaltanti: la trasformazione del processo progettuale e realizzativo”, è stato moderato da Marco Capobianchi, dell’Ordine degli architetti di Roma, e ha preso in esame vari temi, tra cui l’utilizzo dei nuovi metodi e processi per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro e l’assetto organizzativo delle figure professionali Bim. Il quarto seminario, “I criteri di sostenibilità nella realizzazione e nella gestione del patrimonio edilizio”, moderato dal consigliere dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Roma, Giorgio Martino, ha analizzato, infine, il concetto di sostenibilità nella gestione aziendale, nella realizzazione del patrimonio edilizio, nella gestione delle costruzioni e in materia di sicurezza sul lavoro.