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25 novembre 2022

Il presidente Mattarella al Forum della ricerca “Made in Inail”: “La sicurezza sul lavoro banco di prova per la civiltà di un Paese”

L’evento, organizzato dall’Istituto per presentare alcuni dei progetti più innovativi per la sicurezza sul lavoro e la riabilitazione degli infortunati sviluppati in collaborazione con partner strategici del mondo accademico e scientifico e con il sistema delle imprese e delle rappresentanze dei lavoratori, è stato inaugurato questa mattina al Gazometro Ostiense di Roma alla presenza del Capo dello Stato e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. La chiusura dei lavori domani pomeriggio con l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci

Il presidente Mattarella al Forum della ricerca “Made in Inail”: “La sicurezza sul lavoro banco di prova per la civiltà di un Paese”

Il presidente Mattarella al Forum della ricerca “Made in Inail”: “La sicurezza sul lavoro banco di prova per la civiltà di un Paese”

ROMA - “La sicurezza sul lavoro costituisce un banco di prova primario per la civiltà di un Paese. A questo riguardo occorre un sistema immunitario, composto da tanti elementi: l’aggiornamento continuo, rispetto alle forme che mutano del lavoro, la formazione di una coscienza diffusa di responsabilità, propria e verso gli altri, per la sicurezza quando si lavora, una grande definizione precisa, concretamente effettiva ed efficace, di regole di comportamento, un’accurata vigilanza e sorveglianza sui luoghi di lavoro, perché queste regole vengano rispettate. L’evento di oggi mette a fuoco uno dei punti importanti di questo sistema immunitario per la sicurezza sul lavoro: la collaborazione fra lavoro e ricerca”.

“I risultati presentati sono straordinariamente importanti e vanno fatti conoscere in maniera diffusa”. Lo ha detto questa mattina a Roma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, alla sessione inaugurale del Forum della ricerca “Made in Inail”. “L’incontro tra esigenze di sicurezza sul lavoro e ricerca – ha spiegato Mattarella – è concretamente raffigurato dai risultati presentati oggi, che vanno fatti conoscere in maniera sempre più diffusa. Sono risultati straordinariamente importanti e desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per l’attività svolta su questo fronte, perché si tratta di strumenti che non soltanto prevengono gli infortuni, creando le condizioni per impedire che si verifichino, ma consentono anche di porre rimedio ai danni gravi che ne derivano per le persone”. L’Inail in questo senso “fa onore al suo ruolo”, ha aggiunto il Capo dello Stato, che ha ringraziato il presidente e il direttore generale dell’Istituto, Franco Bettoni e Andrea Tardiola, “per le iniziative promosse sotto vari profili”.

Bettoni: “Abbiamo ampliato le nostre competenze tenendo salde le radici di istituzione assicurativa sociale”. Il Forum, organizzato dall’Inail per illustrare bilanci e prospettive dei progetti ad alto valore tecnologico avviati con partner strategici del mondo accademico e scientifico e con il sistema delle imprese e delle rappresentanze dei lavoratori, proseguirà al Gazometro Ostiense di Roma fino a domani pomeriggio, con l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci, in chiusura dei lavori. Come sottolineato dal presidente Bettoni, nell’intervento di apertura, “negli ultimi anni l’Istituto ha registrato un significativo ampliamento delle proprie competenze, affermandosi come un ente capace, da una parte, di tenere ben salde le originarie radici di istituzione assicurativa sociale e, dall’altra, di configurarsi progressivamente come il garante della tutela globale integrata di lavoratrici e lavoratori. La tradizionale funzione assicurativa è stata infatti potenziata da numerose attività nell’ambito della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e del reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità”.  

“La scienza è di vitale importanza per ridurre infortuni e malattie professionali”. “Per un significativo abbattimento del numero degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, di cui purtroppo abbiamo notizia ogni giorno e che vediamo ripetersi spesso con le stesse dinamiche – ha proseguito Bettoni – la scienza, lo studio e la sperimentazione sono di vitale importanza”. L’impegno della ricerca “Made in Inail”, in particolare, si concretizza in tecniche e strumenti al servizio di una prevenzione più efficace, di una riabilitazione e un reinserimento più rapidi e di una riduzione dei costi sociali e sanitari che derivano da infortuni e malattie professionali, in linea con il Quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027, che fornisce importanti direttrici, priorità e obiettivi per rispondere alle sfide di anticipazione e gestione dei cambiamenti nel mondo del lavoro, determinati dalle transizioni verde, digitale e demografica.

Calderone: “Prevenzione e cura devono tenere conto dei cambiamenti del mondo del lavoro”. Per il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, “di fronte a questi cambiamenti radicali, la prevenzione e la cura devono tenere conto della possibile emersione di nuovi rischi e quindi di nuove fattispecie di infortunio o malattia professionale. Ne consegue l’urgenza di nuove linee guida, di una formazione più mirata, di una diversa attività di controllo per aziende e smart workers”. In questo nuovo scenario, ha aggiunto Calderone, “l’Inail è certamente uno degli attori strategici per investire in salute e sicurezza sul lavoro, a tutti i livelli. Lo dimostrano l’ampio programma di questi due giorni, il numero dei protocolli siglati su questi temi, come quello sottoscritto con l’Ispettorato nazionale del lavoro per l’utilizzo strategico delle banche dati, e i bandi per sostenere gli investimenti in sicurezza”.

Il ruolo dell’innovazione tra opportunità e nuovi rischi. Articolato in quattro sessioni plenarie e cinque sessioni parallele, con il coinvolgimento di più di 70 relatori, il Forum ha come filo conduttore il tema dell’innovazione tecnologica, considerata come strumento utile per ridurre i rischi, fornire soluzioni ai bisogni e alle complessità che il futuro del lavoro presenta e raggiungere frontiere sempre più avanzate nel trattamento protesico-riabilitativo, ma anche come possibile generatrice di nuovi rischi. Dopo la lettura magistrale di Alberto Mantovani, professore emerito di Humanitas University e direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, nel pomeriggio i lavori proseguiranno con una tavola rotonda moderata su ricerca, innovazione tecnologica e salute e sicurezza sul lavoro. A seguire due sessioni parallele. Una dedicata alle opportunità offerte dalla transizione digitale per affrontare i rischi tradizionali, l’altra sul ruolo della robotica in campo protesico-riabilitativo, dagli esoscheletri assistivi impiegati nel supporto alle attività quotidiane alla cooperazione tra robot riabilitativi e uomo.

Nelle sessioni finali un focus sul trasferimento tecnologico. Nella seconda giornata del Forum, Paolo Dario, professore emerito della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e direttore scientifico del competence center Artes 4.0, con una lettura magistrale sul futuro del lavoro, tra innovazione tecnologica e post umano. Nelle sessioni parallele successive si parlerà dei rischi presenti nei nuovi scenari lavorativi e degli strumenti in grado di prevenirli e saranno illustrati stato di avanzamento e obiettivi dei progetti di ricerca in campo protesico-riabilitativo. Il tema del trasferimento tecnologico, per il passaggio dei risultati della ricerca dai laboratori agli scenari operativi reali, sarà invece il focus delle sessioni finali di sabato pomeriggio, a partire dalla presentazione del primo bando per l’innovazione tecnologica promosso dall’Istituto e dal centro di competenza Artes 4.0, che mette complessivamente a disposizione due milioni di euro per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico o al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Tardiola: “Dalla nostra collaborazione con i grandi gruppi industriali ricadute positive per le Pmi”. Al centro della successiva tavola rotonda, in cui saranno coinvolti autorevoli rappresentanti di sindacati e grandi gruppi industriali, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, come opportunità per compiere un salto di qualità nella ricerca e nel trasferimento tecnologico dei risultati, e i protocolli sottoscritti negli ultimi mesi dall’Istituto con alcune importanti realtà d’impresa italiane, per garantire che la salute e la sicurezza sul lavoro siano centrali anche nella fase di ripresa trainata dal Pnrr e sperimentare soluzioni ad alto tasso di innovazione. “Di fronte alle sfide che l’aumento di opere e lavori pone in termini di gestione della sicurezza – spiega il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola – abbiamo voluto cogliere l’occasione per compiere l’ultimo miglio nel trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate dai nostri ricercatori, facendo dei cantieri del Pnrr un grande laboratorio europeo per l’innovazione. L’obiettivo è quello di portare i risultati dell’attività di ricerca anche nelle micro, piccole e medie imprese con una logica a cascata, partendo dalle filiere”.

Anche un’area espositiva per osservare dal vivo alcuni dei dispositivi sviluppati. Al suo arrivo al Gazometro Ostiense il Capo dello Stato, accompagnato dal presidente e dal direttore generale dell’Istituto, ha visitato l’area espositiva appositamente allestita per mostrare dal vivo alcuni dei dispositivi ad alto tasso di innovazione frutto della ricerca “Made in Inail”. L’elenco dei progetti presentati nei 31 stand, distribuiti su una superficie di oltre 600 metri quadrati, include la maglietta intelligente in grado di monitorare i fattori ambientali e i parametri fisiologici del lavoratore, sviluppata insieme a Sapienza Università di Roma, Università di Pisa, Campus Bio-Medico di Roma, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Polo tecnologico della Fondazione Don Gnocchi di Milano, e il robot quadrupede teleoperativo HyQReal, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit) dell’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, destinato a sostituire gli operatori umani in contesti lavorativi ad alto rischio.

Dagli esoscheletri agli astronauti dell’Iss una sperimentazione a 360 gradi. Con l’IIT sono stati sviluppati anche gli esoscheletri attivi XoTrunk, XoShoulder e XoElbow, che supportano i lavoratori nei compiti più gravosi dal punto di vista fisico, diminuendone lo sforzo fino al 40%, e la mano protesica di derivazione robotica Hannes, che permette di restituire agli amputati circa il 90% delle funzionalità di una mano naturale, i cui studi pilota hanno coinvolto alcuni pazienti del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio. Tra i progetti presentati dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) rientrano, invece, la piattaforma previsionale di allerta Worklimate, per la valutazione dei rischi lavorativi legati all’esposizione ad alte temperature, il progetto ergoCub, che parte dall’umanoide iCub di IIT per approfondire le tematiche legate all’introduzione della robotica nei processi produttivi, e il sistema per il monitoraggio della funzione uditiva brevettato dall’Istituto e dall’Università di Tor Vergata, utilizzato dagli astronauti della Stazione spaziale internazionale, tra cui gli italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, nell’ambito del progetto Acoustic Diagnostics dell’Agenzia spaziale italiana, che coinvolge anche Sapienza Università di Roma, Campus Bio-Medico e Altec Spa.