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26 luglio 2022

Umbria, un protocollo d’intesa per contrastare l’abusivismo e tutelare le imprese sane

Promosso dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) regionale, l’accordo sancisce la collaborazione con l’Inail e le altre istituzioni competenti sul territorio

Umbria, un protocollo d’intesa per contrastare l’abusivismo e tutelare le imprese sane

Immagine solidarietà

PERUGIA – È stato firmato il 25 luglio scorso un protocollo d’intesa su scala regionale in materia di lotta all’abusivismo nei diversi comparti dell’artigianato. Promosso dalla Cna Umbria, l’accordo è stato siglato da Agenzia delle entrate, Guardia di finanza, Anci, Inail e Inps dell’Umbria, che si impegnano a scambiare eventuali elementi informativi in loro possesso, nel rispetto delle disposizioni sulla tutela dei dati personali, e a prendere in esame le segnalazioni che dovessero pervenire all’indirizzo email istituito allo scopo dalla Cna. 

Un fenomeno in aumento. L’esercizio abusivo di alcuni mestieri nell’ambito dell’artigianato e della piccola e media impresa non sembra aver subito battute d’arresto. Al contrario, la pandemia e i periodi di lockdown ne hanno ulteriormente favorito la diffusione. Queste considerazioni, unite alle sollecitazioni che provengono dalle tante imprese che operano nel rispetto della legalità, rendono più che mai attuale porre in essere ogni possibile azione di contrasto verso un fenomeno che reca danno diretto alle aziende, drena risorse del sistema e mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e delle persone.

L’abusivismo è legato al lavoro nero. L’abusivismo impatta con conseguenze negative in termini di maggior presenza di lavoro nero, sommerso e irregolare, generando evasione fiscale e contributiva. Inoltre, il mancato rispetto delle norme in materia di qualificazione professionale, di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e delle disposizioni in materia igienico-sanitaria da parte degli operatori irregolari, comporta la mancanza di tutele per la sicurezza e la salute dei consumatori, dei committenti, dei lavoratori e dell’intera collettività.

Ligi: “La lotta a infortuni e malattie professionali non può prescindere da sicurezza e legalità”. “Abbiamo aderito a questa sinergia – ha spiegato Alessandra Ligi, direttore regionale Inail Umbria – nella convinzione che la lotta agli infortuni e alle malattie professionali non possa prescindere dal binomio sicurezza-legalità. Questo driver viene perseguito dall’Istituto con molteplici strumenti – ha aggiunto – tra cui l’analisi e la lettura dei fenomeni anche attraverso gli elementi informativi presenti nelle nostre banche dati, compreso il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp), potenziato recentemente dal d.l. 146/2021, che potrà risultare un efficace strumento di orientamento nel contrasto alle attività illegali, comprese quelle riconducibili al fenomeno dell’abusivismo”.

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