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08 giugno 2022

Piemonte, presentato l’accordo per prevenire gli infortuni in ambienti confinati sospetti di inquinamento

Costituita una rete di collaborazioni per realizzare un progetto di formazione esperienziale rivolto a studenti e addetti alle lavorazioni. Capofila la Direzione territoriale Inail di Cuneo

Piemonte, presentato l’accordo per prevenire gli infortuni in ambienti confinati sospetti di inquinamento

Immagine programma

ALBA - L’Istituto enologico Umberto I di Alba ha fatto da cornice mercoledì 8 giugno 2022 alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo di progetto “Prevenzione infortuni in ambienti confinati sospetti di inquinamento”, che prevede la realizzazione di interventi mirati a sviluppare la prevenzione degli infortuni in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento. Asl CN2, Associazione commercianti Albesi, Vignaioli piemontesi s.c.a., Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti e Confindustria Cuneo, sono i firmatari dell’iniziativa promossa dalla Direzione territoriale Inail, con il supporto e il coordinamento della Direzione regionale dell’Istituto.

Già avviato il primo corso di formazione basato sull’utilizzo di un simulatore. La prima attività programmata, che ha ricevuto anche il contributo della Banca d’Alba, è un corso di formazione, iniziato il 6 giugno con gli allievi dell’Umberto I e il giorno successivo con gli addetti alle lavorazioni in spazi confinati. La formazione è articolata in un percorso teorico e uno pratico attraverso l’utilizzo di un simulatore, realizzato e brevettato da Inail, che riproduce in modo controllato e sicuro alcune condizioni di lavoro tipicamente presenti in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento. 

In arrivo anche il brevetto dell’organizzazione europea Epo. Il simulatore, progettato da Luciano Di Donato, dirigente tecnologo ricerca dell’Inail, docente del corso insieme al ricercatore Marco Pirozzi, è costituito da una struttura principale, accessoriata con sistemi fissi, attrezzature mobili e strumentazione dedicata per l’alterazione delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori. È presente anche un sistema di registrazione degli eventi per studiare il comportamento in condizioni di stress. Oltre a essere stato brevettato in Italia, il macchinario ha ottenuto un brevetto internazionale negli Stati Uniti, Russia, Cina e Canada ed è in corso di brevetto anche in Epo (European patent organisation), India e Brasile.

Pensa: “Grazie alla collaborazione con la Scuola enologica il progetto coinvolgerà anche gli studenti”. “Il corso ha l’obiettivo di informare i lavoratori sugli aspetti tecnico/pratici delle attività svolte in ambienti confinati come serbatoi, silos e attrezzature di lavoro in ambienti sia industriali che agricoli”, ha spiegato Aldo Pensa, responsabile della Direzione territoriale Inail di Cuneo. “Tuttavia – ha aggiunto – grazie alla collaborazione con la Scuola enologica di Alba il progetto coinvolgerà anche gli allievi dell’Istituto che potranno assistere ai moduli teorici incominciando così a prendere confidenza con i pericoli insiti in queste lavorazioni”.

Asaro: “L’Istituto svolge da anni attività di ricerca applicata e di alta formazione sulla prevenzione”. “Questo progetto nasce dalla determinazione di un territorio a reagire ai recenti casi di infortuni mortali avvenuti in ambienti confinati, in particolare nel settore agricolo e vitivinicolo”, ha dichiarato il direttore dell’Inail Piemonte, Giovanni Asaro. “Da anni l’Inail svolge attività sperimentale di ricerca applicata e alta formazione sui temi della prevenzione – ha sottolineato – anche in collaborazione con realtà accademiche e di settore, perché l’informazione, la consulenza specifica, la divulgazione delle buone pratiche sono le armi più efficaci per contrastare il fenomeno infortunistico e tecnopatico. Tuttavia – ha concluso – solo unendo le forze e le competenze specifiche di tutti gli attori della sicurezza, come è avvenuto con la sigla di questo accordo, potremo contribuire davvero a migliorare i livelli di sicurezza degli ambienti e delle condizioni di lavoro che presentano maggiore criticità”.