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24 giugno 2022

Come cambia la tutela del lavoro tra emergenze e innovazioni tecnologiche: a Roma il seminario dell’Avvocatura Inail

Organizzato con il patrocinio del Consiglio nazionale forense, il convegno ha messo a fuoco i temi principali al centro del dibattito giuridico nell’attuale quadro economico e sociale del Paese, in fase di ripresa dopo la pandemia da Covid-19. Presenti i vertici dell’Istituto

Come cambia la tutela del lavoro tra emergenze e innovazioni tecnologiche: a Roma il seminario dell’Avvocatura Inail

Immagine evento

ROMA – Tre giorni di confronto tra avvocati, magistrati, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni: l’auditorium della direzione generale dell’Inail di Roma ha fatto da cornice, dal 20 al 22 giugno, al seminario nazionale dei legali dell’Istituto. All’evento, aperto dai saluti dei vertici Inail, sono intervenuti, illustri operatori del diritto e autorevoli grand commis di stato Negli interventi dei relatori, la gestione della pandemia ha rappresentato un complesso banco di prova per la tutela giuridica e sanitaria dei lavoratori. Il bilancio delle criticità emerse durante la fase emergenziale offre lo spunto per delineare il nuovo ruolo dell’avvocato e di quello pubblico in particolare, alla luce delle sfide poste dalla riforma del processo, dalla giustizia predittiva, dall’intelligenza artificiale e dal lavoro agile.

Bettoni “Prezioso il supporto dell’Avvocatura nella fase di trasformazione in atto”. Dopo aver espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dai legali dell’Istituto, il presidente, Franco Bettoni, si è soffermato sui prossimi obiettivi. “Sono certo che, in relazione alle rilevanti prospettive di intervento e agli impegni che dovremo sostenere – ha dichiarato – l’Avvocatura continuerà a fornire il suo elevato apporto tecnico-specialistico e agevolare i mutamenti in atto. L’auspicio – ha aggiunto – è quello di essere in grado di trasformare le sfide imposte dalla pandemia in occasioni di progresso, cogliendo anche le opportunità offerte dal Pnrr.”

Lazzara: “Punto fermo è conciliare transizione ed emergenza con la tutela dei diritti”.  Il vicepresidente, Paolo Lazzara, introducendo gli argomenti oggetto delle sessioni di lavoro, ha sottolineato, invece, la centralità dell’ordinamento giuridico in una fase di trasformazione. “L’emergenza trova nella tutela della persona, della salute e della vita, il suo fondamento derogatorio e anche il suo limite”, ha spiegato. “Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti, ma l’ordinamento giuridico, la tutela e i diritti devono essere tenuti sempre fermi. Sia amministrativamente sia giudiziariamente è necessario conciliare transizione ed emergenza con la tutela dei diritti”.

Tardiola: “Incrementare l’utilizzo dei dati infortunistici da parte di tutti per migliorare strategie di prevenzione”. Per il direttore generale, Andrea Tardiola, “emergenze come la pandemia ci hanno esposti alle crisi, alle quali si deve rispondere con spirito di coesione. Nelle crisi la funzione di istituzioni come l’Inail è quella di guardare al futuro. Come altre amministrazioni, anche l’Istituto si interroga sul suo ruolo, cioè nel suo relazionarsi con altri enti, con prospettive lungimiranti e mature e con strumenti innovativi”. Proprio su questo aspetto, nell’ottica di una migliore strategia delle politiche di prevenzione, Tardiola si è detto convinto che occorrerà incrementare ulteriormente l’utilizzo dei dati e delle informazioni statistiche messe a disposizione di altre amministrazioni da parte di Inail per migliorare i processi finalizzati al miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Smart working e intelligenza artificiale nell’agenda Inail. L’impegno dell’Inail in favore dello sviluppo del lavoro agile come nuova modalità organizzativa è stato tracciato dal direttore generale vicario, Giuseppe Mazzetti, a capo della Direzione centrale risorse umane. La gestione delle criticità emerse nella fase di emergenza sanitaria “deve trasformarsi in un’opportunità di profondo cambiamento organizzativo – ha spiegato Mazzetti – e deve indirizzarci verso la progettazione di un’organizzazione complessivamente agile, nella quale la flessibilità di tempo e di spazio assuma valore non solo per i nostri dipendenti, ma anche e soprattutto per i nostri utenti, in termini di miglioramento dei servizi e di attrattività per i giovani che stanno entrando nella Pubblica amministrazione”. Sulle potenzialità che l’intelligenza artificiale può apportare ai servizi pubblici per il cittadino si è soffermato invece il direttore centrale organizzazione digitale Inail, Stefano Tomasini, illustrando le tre direttrici funzionali che la connettono agli affari legali: supporto ai processi aziendali esterni, produttività, contributo alle decisioni strategiche. “Nel flusso del lavoro analogico – ha spiegato Tomasini – l’intelligenza artificiale può aiutare ad assumere decisioni sulla base di dati verificati, a ricercare memorie difensive simili e a incrementare la digitalizzazione dei processi. La prossima costituzione della società 3-I, composta da Inps, Inail e Istat, potrà dare – ha aggiunto – una visione unica delle prestazioni erogate dagli enti e dei dati forniti dalle aziende”.

Le azioni dell’Istituto per la tutela dei lavoratori durante la pandemia. Le varie fasi della crisi sanitaria sono state analizzate sotto l’aspetto medico e assicurativo. È stato il responsabile della Sovrintendenza sanitaria centrale, Patrizio Rossi, a ripercorrere le attività dell’Istituto nella ricognizione e gestione dei casi di infezione occorsa ai lavoratori per Covid-19. Rossi ha presentato, in particolare, un’analisi effettuata dalla struttura da lui guidata che illustra su base campionaria gli esiti dell’infortunio da Covid-19 in termini di postumi. Il direttore centrale rapporto assicurativo, Agatino Cariola, ha ripercorso il lavoro che ha portato alla emanazione delle due circolari Inail, la n.13 del 3 aprile e la n. 22 del 2 maggio 2020, con l’introduzione della presunzione semplice di origine professionale dell’infezione per alcune categorie di lavoratori esposti a rischio elevato di contagio.

Prevenzione fattuale e di prossimità a supporto di lavoratori e imprese.  Come assicurare infine oggi, in modo effettivo e concreto, la sicurezza sul lavoro? Per il direttore centrale prevenzione, Ester Rotoli, “occorre una visione innovativa che concili diritti e bisogni dei lavoratori con i processi di transizione e la prevenzione è uno strumento fondamentale per affrontare le sfide e i cambiamenti del mondo del lavoro, in termini culturali e di azione”. Anche attraverso una “assistenza di prossimità nei confronti delle aziende, costituite in Italia per l’80/90% da piccole, medie e microimprese. L’impegno dell’Istituto – ha concluso – è rivolto a promuovere la cultura della sicurezza, nel suo valore etico, sociale ed economico, intervenendo sui comportamenti dei lavoratori e supportando le imprese verso risultati rilevanti per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

Ninci: “Nuove proposte per il rilancio dell’Avvocatura Inail”. In conclusione ha tirato le fila del convegno l’avvocata generale Inail  Antonella Ninci, che ha lanciato tre proposte dirette a rafforzare il ruolo dell’Avvocatura dell’Istituto: un esame approfondito dei filoni giurisprudenziali innovativi nell’ambito di una relazione annuale da diffondere con i dati sul contenzioso; la creazione di una banca dati sulla giurisprudenza, come strumento di consultazione e lettura del contenzioso con l’utilizzabilità delle informazioni giurisprudenziali anche di merito; un centro studi giuridici finalizzato allo sviluppo di strategie formative per la sicurezza e la salute sul lavoro.

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