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24 maggio 2022

La Corte dei conti promuove l’Inail: nonostante la pandemia le entrate contributive non si sono ridotte

Positivi i risultati economici e finanziari della gestione 2020. La relazione della magistratura contabile riconosce anche l’importante ruolo svolto dall’Istituto nelle attività di mitigazione del rischio di contagio da Covid-19

La Corte dei conti promuove l’Inail: nonostante la pandemia le entrate contributive non si sono ridotte

La Corte dei conti promuove l’Inail: nonostante la pandemia le entrate contributive non si sono ridotte

ROMA - La Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti ha approvato, con delibera n. 32/2022, la relazione sulla gestione 2020 dell’Inail. I risultati del conto consuntivo sono di segno positivo, con un avanzo finanziario di 1,57 miliardi di euro, un risultato economico di 1,45 miliardi e un patrimonio netto di 9,72 miliardi, in crescita di 1,5 miliardi sul 2019, mentre il saldo attuariale si attesta a quota 4,59 miliardi a fronte dei 3,07 miliardi dell’anno precedente.

Raccomandato un monitoraggio costante per l’adozione di eventuali misure correttive. Malgrado la pandemia, sottolinea la Corte, le entrate contributive, pari a 8,04 miliardi su un totale di 10,83, non si sono ridotte rispetto alle stime iniziali, già influenzate dagli effetti del sistema tariffario introdotto dalla legge di bilancio 2019. Questo per l’incidenza dei meccanismi di corresponsione del premio assicurativo, che evidenziano, con un anno di differenza, l’andamento dell’economia sulla base della crescita o diminuzione dell’occupazione. A questo proposito, la Corte raccomanda il monitoraggio costante sull’andamento delle entrate contributive per l’adozione di eventuali misure correttive, in un quadro che contempli fattori come la normativa emergenziale e l’evoluzione del quadro economico.

I premi omessi accertati in crescita rispetto al 2019. Nel 2020 è diminuito il rapporto tra le aziende irregolari e quelle ispezionate, pari comunque all’86,57%, e sono aumentati di circa 91 milioni di euro, rispetto agli 85,5 milioni del 2019, i premi omessi accertati. Pur tenendo in considerazione le difficoltà operative legate sia alla riorganizzazione dell’attività di vigilanza, dopo l’istituzione nel 2015 dell’Ispettorato nazionale del lavoro, sia alla pandemia, i magistrati contabili suggeriscono di rafforzare l’attività ispettiva, che nel 2020 ha visto ridursi il numero delle aziende ispezionate (7.486) a fronte di quelle assicurate (3.211.744).

Dai dpi alla sorveglianza sanitaria, promosse iniziative specifiche per l’emergenza. Nella sua relazione, la Corte dei conti riconosce anche il ruolo positivo svolto dall’Inail, ulteriore rispetto alle sue funzioni ordinarie, nella gestione dell’emergenza Covid-19. In qualità di soggetto attuatore di interventi di protezione civile e di validazione straordinaria dei dispositivi di protezione individuale, infatti, l’Istituto ha promosso anche iniziative specifiche per l’assunzione di medici e infermieri, il sostegno economico alle imprese e alle famiglie, la sorveglianza sanitaria eccezionale e la riduzione del rischio di contagio nei luoghi di lavoro, attraverso un bando di finanziamento per l’acquisto di apparecchiature, dispositivi e strumenti di protezione individuale.