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16 marzo 2022

Paralimpiadi invernali di Pechino, la nazionale italiana conquista 7 medaglie

La XIII edizione dei Giochi si è conclusa per i colori azzurri con 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi. Appuntamento a Milano e Cortina nel 2026

Paralimpiadi invernali di Pechino, la nazionale italiana conquista 7 medaglie

Immagine paralimpiadi Pechino 2022

PECHINO - Echi di pace dallo sport senza barriere. Nel segno dell’unione e della fratellanza tra i popoli, nella cornice del National stadium della capitale cinese, è calato il sipario sulle Paralimpiadi invernali di Pechino dove la nazionale azzurra si è aggiudicata sette medaglie, 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi. L’Italia che ha migliorato il risultato di PyeongChang 2018 dove si era fermata a 5, è giunta undicesima nel medagliere generale, in una classifica che ha visto al primo posto i padroni di casa della Cina (18 ori, 20 argenti e 23 bronzi) e al secondo l’Ucraina (11 ori, 10 argenti, 8 bronzi). La parola pace è risuonata nel discorso finale del presidente del Comitato paralimpico internazionale Andrew Parsons: “Le differenze non ci hanno diviso. Ci hanno unito. Abbiamo dimostrato che si può essere insieme per un futuro condiviso. Le nostre speranze sono di inclusione, armonia e soprattutto di pace”.

Giacomo Bertagnolli si è aggiudicato 4 medaglie nello sci alpino. L’Italia paralimpica esce dai Giochi di Pechino guardando con fiducia all’edizione in programma a Milano e Cortina nel 2026. Il campione di sci alpino, Giacomo Bertagnolli, insieme alla guida Andrea Ravelli si è aggiudicato quattro titoli, 2 ori (supercombinata e slalom) e 2 argenti (gigante e superG). Altre medaglie sono arrivate da Giuseppe Romele bronzo nella 10 Km sitting di sci nordico e René De Silvestro nello sci alpino, argento nello slalom gigante e bronzo nello slalom di categoria sitting. La nazionale azzurra ha partecipato alla competizione con 32 atleti, tra cui 12 esordienti come la giovanissima Martina Vozza non ancora maggiorenne.

René De Silvestro portabandiera azzurro nell’ultimo atto dei Giochi. Nella cerimonia di chiusura il portabandiera azzurro è stato René De Silvestro che dopo aver conquistato le due medaglie nello sci alpino, portando il tricolore, ha dato vita a un ideale passaggio di testimone dai Giochi di Pechino a quelli di Milano Cortina del 2026. Anna Scavuzzo vicesindaco di Milano e Gianpietro Ghedina sindaco di Cortina d’Ampezzo hanno ricevuto la bandiera paralimpica da portare in Italia per la prossima edizione delle Paralimpiadi invernali.

Luca Pancalli: “Chiudiamo una grande Paralimpiade”. Il presidente del Comitato italiano paralimpico ha manifestato il suo apprezzamento per la spedizione azzurra a Pechino: “Con lo straordinario oro di Giacomo Bertagnolli e l'emozionante bronzo di René De Silvestro si chiude una grande Paralimpiade. Un’edizione che, dal punto di vista sportivo, ci ha regalato tante gioie e spunti interessanti per il futuro. Il bilancio finale parla di due medaglie in più, un atleta in più sul podio e una posizione guadagnata nel medagliere rispetto a PyeongChang. Si tratta di un risultato molto importante, soprattutto in considerazione del livello tecnico e agonistico che abbiamo visto nelle competizioni e tenendo presente la partecipazione di tanti giovani, molti di loro esordienti, nella squadra azzurra”.

La collaborazione tra l’Inail e il Comitato italiano paralimpico. La sinergia tra l’Inail e il Comitato italiano paralimpico ha permesso di raggiungere straordinari risultati nel campo dell’avviamento allo sport di molte persone con disabilità da lavoro che nell’attività motoria hanno trovato benefici fisici ed emotivi. Vari assistiti Inail hanno ottenuto medaglie e prestigiosi riconoscimenti e maturato preziose esperienze di condivisione e arricchimento interiore. Si deve ad Antonio Maglio, grande medico dell’Inail e pioniere della sport-terapia in Europa l’invenzione delle prime Paralimpiadi della storia a Roma nel 1960 e la capacità, in anticipo sui tempi, di individuare nello sport e nell’attività motoria un formidabile strumento di riabilitazione e reinserimento sociale degli infortunati sul lavoro.

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