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03 febbraio 2022

Paralimpiadi invernali di Pechino, ai nastri di partenza 32 atleti in quattro discipline

I Giochi sono in programma dal 4 al 13 marzo nella capitale cinese, 12 gli esordienti azzurri, l’atleta più giovane è Martina Vozza non ancora maggiorenne

Paralimpiadi invernali di Pechino, ai nastri di partenza 32 atleti in quattro discipline

Immagine nazionale paralimpica

PECHINO - Dopo i successi di Tokyo della scorsa estate, gli atleti azzurri si preparano ad una nuova sfida ossia le Paralimpiadi invernali in programma dal 4 al 13 marzo nella capitale cinese. In gara 32 atleti che saranno impegnati in quattro discipline: para ice hockey, sci alpino, sci nordico e snowboard con un incremento di oltre il 20 per cento dei partecipanti rispetto alla precedente edizione di Pyeongchang 2018.

Una nazionale più giovane con 12 esordienti. Scende l’età media dei partecipanti, con 12 esordienti ai nastri di partenza. La disciplina sportiva con più giovani è lo sci alpino che fa registrare una media di 24,7 anni, in gara in questa specialità 9 partecipanti ossia più del doppio di quelli che hanno gareggiato tra le nevi di Pyeongchang. Anche lo sci nordico arricchisce il numero di sportivi in competizione, 3 rispetto a una sola presenza del 2018.

Il portabandiera azzurro è Giacomo Bertagnolli. Se l’atleta più giovane della nazionale azzurra è Martina Vozza, 18 anni ancora da compiere, il più “anziano” è Santino Stillitano, classe 1969, alla quarta Paralimpiade. Guidata dal capo missione Juri Stara, segretario generale del Comitato italiano paralimpico (Cip), la squadra tricolore è capitanata dal portabandiera azzurro Giacomo Bertagnolli.

Luca Pancalli: “Una squadra che punta ad ottenere risultati importanti in tutte le discipline”. Il presidente del Comitato italiano paralimpico ha manifestato fiducia ed entusiasmo per questa nuova avventura: “L'Italia si presenta alle Paralimpiadi di Pechino con una squadra ambiziosa e dalle grandi potenzialità. Si tratta di un gruppo guidato da atleti di grande esperienza ma con tanti esordienti e un’età media più bassa rispetto alle precedenti edizioni. Una squadra che nelle ultime sfide internazionali ha dimostrato di poter competere ad alto livello e di poter puntare a ottenere risultati importanti in tutte le discipline”.

Lo sport straordinario strumento di riabilitazione e ripresa psicofisica degli infortunati sul lavoro. L’Inail ha sempre visto nello sport uno straordinario strumento di riabilitazione e ripresa psicofisica delle persone con disabilità da lavoro, riconoscendo nell’attività motoria una preziosa ed efficace occasione di integrazione e reinserimento sociale degli infortunati. Si deve ad un medico e dirigente dell’Inail, Antonio Maglio, l’invenzione delle prime Paralimpiadi della storia a Roma, nel 1960. Grazie alla collaborazione plriennale con il Comitato italiano paralimpico molte assistite e assistiti Inail hanno cominciato a svolgere attività sportiva, tra cui anche le tre regine della velocità nei 100 metri T63, Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, oro, argento e bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo. L’impegno dell’Inail è stato sempre quello di affiancare le persone con disabilità da lavoro nel trovare, attraverso lo sport, la determinazione e la tenacia per rimettersi in gioco e guardare avanti.

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