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29 dicembre 2021

Una carrozzina speciale per ballare “per costruire una nuova Bella storia”

Nel nuovo racconto del progetto di video-storytelling Inail, Agata racconta la sua rinascita dopo un infortunio grazie alla passione per la danza nata con un progetto di reinserimento sociale dell’Istituto

Una carrozzina speciale per ballare “per costruire una nuova Bella storia”

Agata Giudice

CATANIA – “Quando ballo non penso a niente e sono in un’altra dimensione. Ho iniziato con la danza latino-americana, poi ho scoperto quella caraibica, per arrivare alla danza contemporanea. Il ballo mi trasmette sensazioni forti, credo che a livello emozionale consenta di costruire la propria storia. È quello che io faccio ad esempio nella mia ultima esibizione ‘Le mie paure’, che si ispira al mio percorso e vuole dimostrare a me stessa e agli altri che si può sempre ricominciare. All'inizio hai tante paure, non sai se ce la farai o no. Poi arriva, invece, il momento in cui c’è come un’esplosione dentro di te, che porta alla rinascita”. A raccontarsi in un nuovo video è Agata Giudice, energica donna siciliana di 48 anni, positiva e piena di vita da sempre, anche dopo l’infortunio accaduto nel 2006 mentre andava al lavoro.
 
“Una donna forte e determinata”. “Ho accettato subito la mia nuova condizione – racconta Agata. Ero cosciente del fatto che non avrei più camminato e che non si poteva più tornare indietro. Quindi ho cercato di fare il meglio che potevo, pensando a quella che sarebbe stata la mia vita dopo”. “Ci siamo conosciute durante il suo ricovero durato 9 mesi ed è sempre stata disponibile, Agata è una donna forte e determinata – sottolinea Roberta Inserra, assistente sociale Inail. L’Istituto le ha fornito gli ausili necessari per riprendere la sua autonomia. Grazie a un progetto di reinserimento sociale, Agata ha riscoperto la danza e l'Inail le ha fornito una carrozzina speciale per poter ballare”.
 
La partecipazione ai progetti della direzione regionale. Insieme ad altri assistiti recentemente è stata testimone dei progetti di reinserimento sociale  realizzati dagli assistenti sociali della Sicilia, con lo scopo di creare condivisione ai tempi del Covid : "#iofacciolamiaparte” e la “Finestra sulle emozioni”. Con il primo progetto, nato durante il lockdown, gli assistiti davano un messaggio di speranza tramite dei video diffusi sulle loro pagine social. Il secondo è un laboratorio del tempo e dei talenti, contenitore di prodotti creativi, artigianali e artistici. Agata ha praticato diversi sport, tra cui il tennis da tavolo, classificandosi nel 2016 al primo posto nella categoria esordienti femminile e oggi è vice Presidente dell’Associazione Life Onlus, che promuove lo sport paralimpico.
 
Accanto a lei il marito Tony. “Ci conosciamo dal 2004 – dice Agata parlando del marito Tony. Ero ancora ricoverata e gli dissi di lasciarmi, di andarsene, perché non sapevo come sarebbe stata la mia vita e di farsene una sua, senza di me. Mi rispose che non mi avrebbe mai lasciata e si legò a me ancora di più. Nel 2015 ci siamo sposati. Lui è un mio punto fermo, la mia forza, la mia roccia”. È Tony a fotografare Agata durante le sue esibizioni, a raccontarla e a coglierne i momenti più intensi.