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24 novembre 2020

Reinserimento lavorativo, la campagna di comunicazione Inail prosegue con gli spot sulle reti Rai

Gli spazi informativi sono programmati per l’ultima settimana di novembre e hanno come protagonisti Loretana e Claudio, i due testimonial dell’iniziativa, entrambi vittime di infortunio

Reinserimento lavorativo, la campagna di comunicazione Inail prosegue con gli spot sulle reti Rai

Spot Campagna reinserimento lavorativo

ROMA - Continua con una programmazione di spot sulle reti Rai, nell’ultima settimana di novembre, la campagna di comunicazione Inail sul reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro. Protagonisti degli spazi informativi: Loretana Puglisi e Claudio Narduzzi, i due assistiti Inail che dopo aver subito un infortunio sul lavoro, grazie ai progetti di reinserimento realizzati insieme all’Istituto, hanno ripreso a svolgere la propria attività con passione ed entusiasmo.

Finanziamenti a fondo perduto fino a 150mila euro. Con la nuova campagna di comunicazione on air dal 26 ottobre scorso su stampa, tv, radio e web, l’Istituto promuove gli interventi adottati per fornire nuovo impulso ai progetti di reinserimento delle persone con disabilità da lavoro nella stessa mansione svolta prima dell’infortunio e nella nuova occupazione. La Legge di bilancio 2019 e la determinazione presidenziale Inail n. 527 del 19 dicembre 2018 hanno introdotto innovazioni in grado di rafforzare le azioni di sostegno agli infortunati e facilitare l’accesso ai finanziamenti per i datori di lavoro: semplificazione degli adempimenti, maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi che prevedono erogazioni a fondo perduto fino a 150mila euro, rimborso del 60 per cento della retribuzione, ampliamento delle modalità di accesso ai contributi, valorizzazione del ruolo propositivo del datore di lavoro.

Testimonial della campagna Loretana e Claudio, due infortunati sul lavoro. I testimonial dell’iniziativa sono due vittime di infortunio sul lavoro, già protagonisti della campagna di storytelling Inail, “Belle storie”: Loretana Puglisi e Claudio Narduzzi. Loretana è titolare di un pastificio vicino a Siracusa, Claudio è un imprenditore agricolo della provincia di Udine. Grazie ai finanziamenti Inail entrambi sono tornati a fare quello che amano, il proprio mestiere.

Loretana Puglisi: “Grata all’Inail che mi ha sempre incoraggiata”. Cinque anni fa, in un incidente avvenuto nel suo pastificio a Palazzolo Acreide vicino a Siracusa, Loretana ha perso la mano sinistra. Grazie alle protesi mioelettriche messe a disposizione dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio e a un nuovo macchinario adattato alle sue esigenze, fornito dall’Istituto tramite un progetto personalizzato, l’imprenditrice ha potuto riprendere a svolgere il suo lavoro. “Mi ha spinto a fare da testimonial a questa iniziativa - ha spiegato Loretana Puglisi, in un’intervista a Radio Anmil - l’idea di riuscire ad essere da esempio alle persone che non riescono a reagire alle vicissitudini della vita”. “Sono molto grata alla sede Inail di Siracusa - ha continuato Loretana - che mi ha sempre spronata e incoraggiata”.

Claudio Narduzzi è tornato a lavorare sul suo trattore. Imprenditore agricolo di Caporiacco in provincia di Udine, il 9 dicembre 2015, Claudio sta tagliando alcuni alberi, uno gli frana addosso. L’infortunio gli provoca l’amputazione della gamba sinistra. Dopo due mesi in coma farmacologico e un lungo periodo di riabilitazione, grazie alla vicinanza e all’incoraggiamento della famiglia riesce a trovare dentro di sé la forza e la determinazione per ricominciare a lavorare. L’obiettivo è stato centrato con un progetto personalizzato elaborato dall’equipe multidisciplinare dell’Istituto, che ha permesso di eseguire gli interventi di adeguamento dei trattori che Claudio utilizza nella sua azienda.

Il visual scelto ricalca lo stile delle storie di Instagram. Headline della campagna le frasi: “Claudio è di nuovo al lavoro con Inail”, “Loretana è di nuovo al lavoro con Inail”. Contestualizzate in un contenitore grafico che, utilizzando lo schermo di uno smartphone come sfondo, riproduce lo stile delle storie di Instagram, le parole pronunciate dai protagonisti evidenziano la capillarità degli interventi di reinserimento posti in essere dall’Istituto, in grado di entrare, in modo concreto, nella vita delle persone rendendola migliore.

Rimborso del 60 per cento della retribuzione. La legge di bilancio 2019 ha rafforzato le azioni a sostegno dell’integrazione lavorativa degli infortunati, prevedendo che l’Inail possa rimborsare al datore di lavoro il 60 per cento della retribuzione erogata alla persona con disabilità da lavoro, destinataria di un progetto di reinserimento lavorativo finalizzato alla conservazione del posto. Le retribuzioni rimborsabili, come chiarito nella circolare Inail n. 6 del 26 febbraio 2019, sono quelle corrisposte dal giorno in cui il datore di lavoro e il lavoratore abbiano manifestato la volontà di dare vita al progetto e fino al suo completamento, per un periodo comunque non superiore a un anno.

Maggiore flessibilità nell’utilizzo dei finanziamenti. Il Regolamento Inail per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, n. 258 dell’11 luglio 2016, nella nuova formulazione, elaborata in virtù delle modifiche apportate dalla determinazione presidenziale Inail n. 527 del 19 dicembre 2018, ha confermato il tetto di 150mila euro del contributo a fondo perduto erogabile per ciascun progetto personalizzato, eliminando il frazionamento dell’importo complessivo in distinte voci di spesa, lasciando invariato soltanto il limite di 15mila euro per gli interventi di formazione. I restanti 135mila euro potranno quindi essere utilizzati sia per i progetti di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, sia per quelli di adeguamento e di adattamento delle postazioni lavorative.

Semplificazione degli adempimenti a carico del datore di lavoro. Per rendere più facile l’accesso ai finanziamenti, l’Istituto inoltre ha snellito le procedure a carico dei datori di lavoro: presentazione di un solo preventivo di spesa, in luogo dei tre previsti prima; innalzamento della misura massima rimborsabile per eventuali consulenze tecniche; eliminazione dell’onere di acquisire le certificazioni riguardanti i requisiti degli operatori economici individuati per la realizzazione degli interventi.