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18 novembre 2020

Reinserimento lavorativo, in azienda con le stesse mansioni svolte prima dell’incidente

Alfonso Assogna, 51enne abruzzese, dopo un infortunio accaduto nell’impresa in cui è dipendente, con il sostegno dell’Inail è potuto tornare a occupare il ruolo ricoperto in passato. La sua storia, raccontata nel video online sul nostro portale, fa parte della campagna di comunicazione lanciata dall’Istituto il 26 ottobre scorso

Reinserimento lavorativo, in azienda con le stesse mansioni svolte prima dell’incidente

Alfonso Assogna - Le belle storie Inail

ROMA – Nel 2017 Alfonso Assogna, 51enne di Città Sant’Angelo in provincia di Pescara, operatore specializzato di una macchina a controllo numerico, subisce un infortunio nell’azienda in cui lavora come dipendente: alcune travi di legno lo travolgono provocandogli un’invalidità permanente al piede destro. Con il sostegno dell’Inail, che avvia un progetto di reinserimento lavorativo attraverso la sede di Pescara, oggi Alfonso svolge la stessa attività di prima. “Amo il mio lavoro e sono felicissimo di averlo recuperato” racconta nel video online sul nostro portale.
 
La campagna di comunicazione sul reinserimento professionale. Inail promuove progetti di reinserimento professionale dei disabili da lavoro per permettere loro di ritrovare la stessa attività svolta prima dell’infortunio o per ottenerne una nuova. È questo il focus della campagna di comunicazione lanciata il 26 ottobre scorso su stampa, web, tv, radio, e canali social istituzionali, che ha come testimonial Loretana Puglisi e Claudio Narduzzi, vittime entrambi di incidenti sul lavoro e protagonisti di video pubblicati nelle scorse settimane. Loretana, Claudio e ora Alfonso raccontano in un filmato la propria storia di reinserimento lavorativo, lasciando emergere insieme all’importanza dell’aspetto professionale anche il valore umano di quest’esperienza.
 
Fino a 150 mila euro di contributi con progetti personalizzati.  Attraverso i progetti personalizzati, come quelli studiati per Alfonso, Loretana e Claudio, si possono ottenere contributi fino a 150 mila euro per interventi di adeguamento delle postazioni, superamento delle barriere architettoniche e formazione per le persone con disabilità da lavoro. “Il reinserimento lavorativo dopo un infortunio o una malattia professionale – come ricordato dal presidente dell’Istituto, Franco Bettoni – è tra gli obiettivi prioritari delle politiche dell’Inail per la tutela dei lavoratori”. 
 
Interventi mirati per adeguare la postazione alle nuove esigenze. Il progetto realizzato per Alfonso ha permesso di adeguare la sua postazione lavorativa da eretta a seduta, e il macchinario su cui opera è stato dotato di un sistema di automazione completa. Inoltre, la presenza di un braccio robotizzato ha ridotto al minimo la movimentazione manuale. “Trovarsi a cinquant’anni con un problema fisico permanente, senza la possibilità di lavorare per me era qualcosa di drammatico” spiega Alfonso “Questo progetto è stato davvero importante: ho recuperato il mio lavoro e la mia dignità”.
 
“Necessario investire in risorse umane”. “Io credo che ogni datore di lavoro debba investire in risorse umane - afferma Francesca Di Donato, responsabile dell’azienda di bioedilizia in cui lavora Assogna – anche di fronte agli imprevisti, come quello accaduto ad Alfonso, perché gli imprevisti fanno parte della vita”. “La sua esperienza dimostra che, anche grazie al sostegno dell’Inail, abbiamo vinto tutti: lui ha avuto la possibilità di conservare la stessa mansione con una postazione adeguata alle sue nuove esigenze, noi abbiamo mantenuto un lavoratore ad alta specializzazione”.
 
I riferimenti normativi. I progetti di reinserimento lavorativo Inail, previsti dalla legge di stabilità 2015, sono disciplinati dal Regolamento per il reinserimento e l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro approvato con determina del Presidente dell’Inail n. 258 dell’11 luglio 2016, e dalle circolari n. 51 del 30 dicembre 2016 e n. 30 del 25 luglio 2017. Mentre la circolare n.51 del 2016 si occupa del reinserimento lavorativo con le stesse mansioni svolte prima dell’infortunio, la circolare n.30 del 2017 disciplina i casi di nuova occupazione. Inoltre, la circolare Inail n. 6 del 26 febbraio 2019, in attuazione della legge di bilancio 2019, ha valorizzato il ruolo propositivo dei datori di lavoro, stabilendo che i progetti possono essere proposti direttamente da loro.