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20 novembre 2020

Addio al sistema mainframe, la nuova piattaforma digitale dell’Inail guarda al cloud

Il progetto, che nell’ultimo biennio ha coinvolto diversi partner tecnologici e tutte le direzioni centrali e le strutture territoriali dell’Istituto, garantisce maggiore flessibilità gestionale e consistenti risparmi, rappresentando una best practice per la pubblica amministrazione

Addio al sistema mainframe, la nuova piattaforma digitale dell’Inail guarda al cloud

Addio al sistema mainframe, la nuova piattaforma digitale dell’Inail guarda al cloud

ROMA - L’emergenza Coronavirus non ha fermato il processo di ammodernamento dell'infrastruttura digitale dell’Inail ai paradigmi tecnologici più avanzati. Grazie al lavoro svolto in modalità agile durante il lockdown, infatti, è stato portato a compimento l’ambizioso progetto avviato alla fine del 2018 per trasferire i principali servizi digitali dell’Istituto dal sistema mainframe su una nuova piattaforma più evoluta, che garantisce maggiore flessibilità gestionale e risparmi consistenti. Il cambiamento ha visto la partecipazione attiva di tutte le direzioni centrali e le strutture territoriali, determinanti anche nella fase di test e di esercizio sperimentale, operato su alcune sedi pilota, e si è contraddistinto per la collaborazione integrata di diversi partner tecnologici, rappresentando di fatto una best practice per la pubblica amministrazione.

Verso una riprogettazione “utente-centrica” di tutti i servizi per cittadini e imprese. La trasformazione digitale dell’Inail persegue la strategia descritta nel Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, che prevede una progressiva e completa riprogettazione “utente-centrica” di tutti i servizi erogati a cittadini e imprese, adottando le logiche del paradigma cloud, come previsto dalle linee guida dell’AgID, l’Agenzia per l’Italia digitale. Le soluzioni tecniche e organizzative adottate hanno permesso di conciliare la necessità di garantire la continuità dei servizi agli utenti durante il processo di transizione con il rispetto delle scelte architetturali delineate per realizzare l’evoluzione digitale dell’Istituto.

Attraverso rilasci incrementali completato il trasferimento di 800 terabyte di dati. Per mitigare i rischi legati al cambio di piattaforma, in particolare, la complessa coesistenza degli ambienti “vecchio” e “nuovo” e la configurazione della nuova piattaforma sono state gestite con l’obiettivo di salvaguardare le due peculiarità per cui in passato si sceglievano i sistemi mainframe, ovvero affidabilità e potenza per fronteggiare grandi carichi elaborativi. Attraverso rilasci incrementali sempre più consistenti, si è arrivati a dismettere la potenza elaborativa impegnata, migrando sulla nuova piattaforma più di 10mila programmi e 80mila tabelle, per un totale di circa 800 terabyte di dati, e a spostare più di 50 flussi di comunicazione scambiati con enti esterni garantendo, con circa 3.500 transazioni al secondo, performance superiori a quelle assicurate dal sistema precedente.

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