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28 agosto 2020

La sicurezza sul lavoro al Bif&st 2020

I cortometraggi tratti dalla serie “Vite spezzate” di Alessandro Piva sono in programma nella serata finale del Festival internazionale del cinema con il quale Inail Puglia ha inaugurato una proficua sinergia

La sicurezza sul lavoro al Bif&st 2020

Foto manifesto Festival Bari 2020

BARI - Sta per concludersi, il prossimo 30 agosto 2020, l'undicesima edizione del Bif&st che ha visto quest'anno l'Inail Puglia inaugurare una proficua sinergia con l'Apulia Film Commission, partecipando attivamente alla manifestazione attraverso la campagna informativa sulla sicurezza #sicurisempre che si conclude con la proiezione, alle ore 20.30 presso l'Arena Piazza Prefettura, dei cortometraggi "Mimmo" e "Pasquale" tratti dalla serie "Vite spezzate", realizzata dal regista Alessandro Piva.

Parlare di sicurezza e prevenzione nelle scuole. Questa serie di corti segna l’ultima tappa di un percorso cominciato otto anni fa, che ha coinvolto l’Inail Puglia e l’Assessorato alla salute della Regione Puglia, partito con la pubblicazione del volume “Vite spezzate” in cui si raccontano dieci storie di altrettanti infortuni mortali sul lavoro accaduti nel territorio pugliese e che sono divenuti, successivamente, uno spettacolo teatrale realizzato dal Teatro Kismet OperA di Bari, per la regia di Teresa Ludovico. Il libro, la pièce e i cortometraggi sono diventati gli strumenti per portare la sicurezza e la prevenzione nelle scuole pugliesi e, nel corso degli anni, sono stati coinvolti quasi centomila studenti, futuri lavoratori e imprenditori.

Arte e cultura sono preziose alleate per una sana ripresa. “La sicurezza sul lavoro e nella vita – afferma Giuseppe Gigante, Direttore regionale Inail Puglia - è una questione anche culturale e il Bif&st, in questo particolare periodo emergenziale, ha rappresentato una sfida per tutti. Una sfida che si può vincere solo con la consapevolezza diffusa che si può ripartire concretamente se c’è sicurezza a casa, a scuola, per le strade e, soprattutto per quanto ci riguarda, nei luoghi di lavoro. Il veicolo dell’arte, della cultura, del bello non può che essere il migliore alleato per una vera e sana ripresa”. 


 

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