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22 luglio 2020
Quale ruolo per i Rls nell’agricoltura post Covid?
Nel webinar conclusivo sono stati presentati obiettivi e risultati del progetto Meta-Rls per la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nel settore agricolo, un’iniziativa nata dall’avviso pubblico Inail del 2015. A breve attiva la piattaforma web per la comunità professionale
Quale ruolo per i Rls nell’agricoltura post Covid?
ROMA – Meta, MEenTore in Agricoltura. E’ l’acronimo scelto per riassumere il ruolo di guida e orientatore a cui è chiamato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) in agricoltura. Un settore in cui la frequenza di infortuni resta elevata e dove è necessario cambio di mentalità, innovazione, trasversalità e apertura a nuove conoscenze, per far sì che la sicurezza sia considerata un investimento per il singolo lavoratore e per la collettività. Hanno concordato unanimemente su questa prospettiva i partecipanti al seminario online conclusivo del progetto Meta-Rls, che si è svolto martedì 21 luglio.
Un progetto sostenuto dall’Inail dopo l’avviso pubblico del 2015. Come per altre iniziative progettuali, anche Meta-Rls nasce dall’avviso pubblico lanciato dall’Istituto nell’ottobre 2015 per raccogliere proposte innovative di informazione/formazione sulla figura del Rls in comparti considerati ad alto rischio infortunistico come agricoltura, edilizia, sanità. Dall’avviso si è poi passati all’accordo di collaborazione con l’Ats Meta, formata dal dipartimento di filosofia, scienze sociali umane e della formazione dell’ateneo di Perugia, dal dipartimento di Scienze agrarie e forestali (Dafne) dell’università della Tuscia di Viterbo e dal dipartimento di Scienze agrarie dell’ateneo di Sassari, insieme all’Associazione allevatori Friuli Venezia Giulia e a Uil e Uimec (Unione italiana mezzadri e coltivatori diretti) di Viterbo.
Contributi tecnici e umanistici associati unitariamente. Una trasversalità di competenze e tecnicalità eterogenee messa in risalto da Claudia Mazzeschi, direttore del dipartimento di filosofia dell’università di Perugia, che ha illustrato le finalità e il percorso di contaminazione intersettoriale portato avanti dalla Ats Meta. Una interdisciplinarietà sottolineata anche da Andrea Colantoni, docente al Dafne di Unituscia e componente del tavolo tecnico progettuale, che ha moderato i lavori del seminario.
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza come mentore della prevenzione aziendale. Obiettivo dell’attività progettuale è stato quello di perseguire un concetto di formazione innovativa per la creazione di un Meta-Rls, un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in agricoltura visto come mentore efficace nella comunicazione e nella sensibilizzazione alla cultura della sicurezza e del benessere aziendale.
Il sostegno dell’Inail ai progetti di innovazione. A illustrare il supporto, progettuale e finanziario, fornito al progetto Meta-Rls dall’Inail è stato Tommaso De Nicola, vicario della Direzione centrale prevenzione. Un sostegno che è giunto all’individuazione finale dei progetti, partendo dalle priorità fissate dal Piano nazionale di prevenzione approvato nel 2014. Dei 14 progetti selezionati a seguito dell’avviso pubblico del 2015, ha affermato De Nicola, 3 hanno riguardato l’agricoltura, 5 hanno coinvolto il settore sanitario e 1 quello edilizio, con i rimanenti 5 progetti ripartiti trasversalmente su più settori.
Dal bando Isi agricoltura 65 milioni per le piccole imprese agricole. Soffermandosi più in dettaglio sulle altre iniziative di finanziamento dell’Inail, De Nicola ha ricordato i bando Isi, con i quali sono stati finora stanziati oltre 2,4 miliardi di euro per sostenere il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro. E proprio in aiuto del mondo agricolo va la recente edizione del bando Isi agricoltura, con cui l’Istituto mette a disposizione 65 milioni di euro per incentivare le micro e piccole imprese, con una particolare attenzione ai giovani agricoltori, nell’acquisto di trattori e macchine agricole o forestali, dotate di soluzioni innovative per abbattere le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico.
“Agricoltura post Covid” e caratteristiche del Rls. A illustrare le dimensioni socio-comunicative del ruolo del Rls sono state Maria Caterina Federici e Rosita Garzi, sociologhe presso il dipartimento di filosofia, scienze sociali umane e della formazione dell’ateneo perugino. Per Federici, oggi si può parlare di una “agricoltura post Covid”, con un’attenzione alta a questo settore per via del recupero con le tematiche ambientali e con la filiera agricola. Sono attesi sviluppi interessanti, insieme ad alcune criticità che vanno affrontate, in una prospettiva della cultura della sicurezza in agricoltura post emergenziale che richiede trasformazione e innovazione. A parere di Rosita Garzi, il rappresentante dei lavoratori può contribuire a migliorare le condizioni di salute nell’impresa agricola all’interno di un sistema complessivo di gestione della sicurezza. Da qui le caratteristiche di questa figura prevenzionale, che deve possedere conoscenze normative e organizzative, attitudini personali di relazione, ascolto, propositività, imparzialità e leadership. I dati di un questionario somministrato a 73 Rls hanno fornito una mappa sufficiente a delineare punti di forza e difficoltà, come ad esempio la mancanza di contatti con associazioni di categoria, asl ed enti bilaterali. Un aspetto, quest’ultimo, su cui si è soffermato anche Antonio Biagioli, segretario della Uila Viterbo.
Da fine luglio 2020 online il sito Meta-Rsl. Per la comunità professionale dei Rls in agricoltura, ha detto Andrea Colantoni, sarà attivo da fine luglio un sito web, che raccoglierà tutti i risultati raggiunti dal percorso progettuale Meta-Rls. La piattaforma illustrerà con keywords e skills obiettivi, fasi di attuazione, analisi metodologiche e di fabbisogno formativo. Ospiterà pubblicazioni, riferimenti normativi, rimandi a siti di interesse, faq con risposte a tema.
Dalle strutture Inail 31 schede tecniche di approfondimento. Altra peculiarità del sito è costituita dalle 31 schede tecniche elaborate dai ricercatori e professionisti dell’Inail, su cui è intervenuto Leonardo Vita, del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit). Redatte con la collaborazione di altre strutture dell’Istituto (Dimeila, Contarp, Cit e Csa), queste note tecniche consentono di guidare il Rls nella conoscenza di informazioni generali e settoriali. Le schede relative ai rischi per la sicurezza riguardano attività in cui è frequente l’uso di attrezzature di lavoro e dove è presente un pericolo di infortunio. Quelle relative ai rischi per la salute, invece, si riferiscono ad attività specifiche, in cui l’uso di determinati macchinari professionali o l’ambiente di lavoro possono determinare l’insorgere di tecnopatie. Le schede relative ai rischi trasversali, infine, approfondiscono i rischi che possono causare disagi o problemi dovuti all’insieme dei rapporti lavorativi, interpersonali e di organizzazione, che si creano all’interno di un ambito di lavoro.
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Pubblicazione
22/07/2020, 10:49
Ultimo aggiornamento
22/07/2020, 10:49
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