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25 giugno 2020

Umbria, un protocollo per prevenire le "morti bianche"

La Direzione regionale umbra sigla un'intesa con le principali realtà istituzionali e le parti sociali al fine di prevenire le morti bianche e contrastare le irregolarità sui luoghi di lavoro

Umbria, un protocollo per prevenire le "morti bianche"

Firma protocollo Umbria

PERUGIA - Siglato il 24 giugno un protocollo della durata triennale che si pone come obiettivo principale quello di tutelare i lavoratori agendo in due direzioni: incentivando la prevenzione e contrastando, grazie a opportuni controlli mirati, tutte le irregolarità o mancanze che portano alle cosiddette "morti bianche". Una serie di azioni queste che puntano a rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro nei settori maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico e per la prevenzione delle malattie professionali.

Un accordo “digitale”. La firma del protocollo è avvenuta digitalmente: tra i soggetti firmatari, la Regione Umbria, le Prefetture di Perugia e di Terni, tutti i vertici delle Forze dell'ordine e l'Associazione dei sindaci umbri. Coinvolte anche l’Università degli Studi di Perugia, l’Ispettorato Interregionale del Lavoro, la Direzione regionale Inps, le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, Confindustria Umbria, le Camere di Commercio di Perugia e di Terni, l’Associazione degli Agricoltori e dei Costruttori Edili della regione, oltre ai rappresentanti dei Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro delle Asl Umbria 1 e 2.

La natura dell’intesa. Il protocollo prende spunto anche dalla recente e positiva esperienza dell'attività di orientamento e vigilanza delle imprese, effettuata dai “Nuclei ispettivi a composizione mista”, istituiti lo scorso mese dalla Prefettura di Perugia, per assicurare il rispetto delle norme anti-contagio sui luoghi di lavoro. L’accordo sarà quindi l’unico documento per favorire la collaborazione sistematica tra le parti in causa per prevenire e contrastare tutti i fenomeni di rischio.

Task force tra formazione e scambio dati. Un ruolo importante contro gli infortuni e le morti sul lavoro sarà svolto dalla formazione aggiuntiva, rispetto a quella obbligatoria prevista dalla normativa, relativa a salute e sicurezza sul lavoro: tale attività sarà orientata verso i settori a maggior rischio e indirizzata ai lavoratori che necessitano di maggiore attenzione.
Si è inoltre deciso di intensificare la raccolta di dati condivisi fra i diversi soggetti, pubblici e privati, interessati alla problematica, al fine di favorire la realizzazione di un sistema integrato di scambio informativo che vada ad efficientare l’attività di prevenzione e di vigilanza a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, in pieno raccordo operativo e funzionale interistituzionale, evitando gravose duplicazioni e dispersioni di risorse e strumenti.

Valorizzazione e procedure. Verranno anche promossi percorsi di valorizzazione delle figure dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), dei Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) e dei Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), anche attraverso l’individuazione di procedure codificate ed approvate da tutti gli organismi di vigilanza preposti, sentito il parere delle Associazioni datoriali aderenti.

Nasce un tavolo permanente. Con il protocollo prende vita infine il “Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti”, con base presso la Prefettura di Perugia, che presidierà le criticità di volta in volta da affrontare, monitorerà le azioni messe in campo, pubblicherà i risultati ottenuti e metterà in rete le buone prassi sperimentate.

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