Ti trovi in:
01 maggio 2020
Primo maggio, all’Inail la cerimonia in memoria delle vittime del lavoro
Alla presenza dei vertici dell’Istituto, due corazzieri hanno deposto una corona di fiori del presidente della Repubblica davanti al monumento che ricorda i minatori che persero la vita durante la realizzazione del traforo del San Gottardo. Nel suo messaggio per la Giornata dei lavoratori, Mattarella si è soffermato sull’emergenza Coronavirus, sottolineando “l’opera svolta da medici, infermieri, altri operatori sanitari, farmacisti, con tanti fra di loro caduti nello svolgimento dei propri compiti”
Primo maggio, all’Inail la cerimonia in memoria delle vittime del lavoro

ROMA - In occasione del primo maggio, questa mattina a Roma, nel piazzale antistante la direzione generale dell’Inail, si è svolta la cerimonia in memoria delle vittime del lavoro. Alla presenza dei vertici dell’Istituto, due corazzieri hanno deposto una corona di fiori del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti al monumento che ricorda i minatori che persero la vita durante la realizzazione del traforo del San Gottardo, copia in bronzo del bassorilievo di Vincenzo Vela del 1882.
“Gli sforzi di tanti hanno consentito al Paese di non fermarsi”. Nel suo messaggio per la Giornata dei lavoratori, il capo dello Stato ha sottolineato come nell’attuale situazione di emergenza risalti ancora di più “il valore del lavoro e, in particolare, l’opera svolta da medici, infermieri, altri operatori sanitari, farmacisti, con tanti fra di loro caduti nello svolgimento dei propri compiti. Il lavoro di forze dell’ordine, forze armate, operatori del settore della logistica e dei trasporti, della distribuzione, di filiere produttive essenziali, del sistema di istruzione, pur tra molte difficoltà, ha consentito, giorno dopo giorno, al nostro Paese di non fermarsi e di andare avanti, sia pure funzionando a velocità ridotta”.
“Necessario un equo e tempestivo sostegno per le famiglie e le attività produttive”. In vista della graduale ripresa delle attività produttive e della vita sociale, con il progressivo superamento delle restrizioni degli ultimi due mesi, per Mattarella è importante consolidare “i risultati sin qui ottenuti nella lotta al virus”, assicurando “un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale e da consentire di far sopravvivere e far compiere un salto di qualità alla organizzazione delle imprese e alla offerta di servizi, con scelte avvedute, nella consapevolezza che sono destinate a incidere sulla qualità della vita di ciascuna famiglia, sugli stessi tempi e ritmi della vita quotidiana delle persone”.
“Non c’è contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro”. Per il presidente della Repubblica, “non può esservi – e non vi è – contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro”. La ripresa è possibile, ha aggiunto, “perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute. Non vanno resi vani i sacrifici fatti sin qui se vogliamo assieme riconquistare, senza essere costretti a passi indietro, condizioni di crescente serenità”. Per riuscirci, “sono necessarie indicazioni – ragionevoli e chiare – da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute”.
Bettoni: “Continueremo a fare la nostra parte per la tutela di tutti”. “Il messaggio del capo dello Stato – commenta il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – richiama tutti a uno sforzo collettivo per superare questa situazione senza precedenti. Il nostro Istituto ha posto in essere fin dall’inizio tutte le azioni necessarie per assicurare piena tutela ai lavoratori contagiati e ai loro familiari, collaborando con la Protezione civile e con le altre istituzioni per il contenimento del virus. Continueremo a fare la nostra parte anche nella prossima fase dell’emergenza, per cui è necessario individuare e predisporre adeguate misure di prevenzione nei luoghi di lavoro e riorganizzare il sistema del trasporto pubblico, per consentire la progressiva ripresa delle attività tutelando la salute di tutti i lavoratori e della popolazione in generale”.
Condivisione social
Pubblicazione
1/05/2020, 09:20
Ultimo aggiornamento
1/05/2020, 09:20
Condividi