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08 maggio 2020
Franco Bettoni: “Imprenditori e lavoratori uniti contro Covid-19”
Il presidente dell’Inail, in un’intervista rilasciata al quotidiano, “Avvenire”, si è soffermato sul ruolo dell’Istituto in questa difficile fase e sull’opportunità di percorsi condivisi e comuni tra le parti per uscire dall’emergenza
Franco Bettoni: “Imprenditori e lavoratori uniti contro Covid-19”

ROMA - Il ruolo dell’Istituto, in questo delicato momento di ripresa delle attività produttive, ma anche una riflessione sulla fase 1 appena conclusa e sulla centralità dei protocolli tra le parti sociali e della cosiddetta prevenzione partecipata all’interno delle aziende nella gestione della fase 2. Nell’intervista rilasciata al quotidiano, “Avvenire”, il presidente dell’Inail, Franco Bettoni ha analizzato il periodo che stiamo vivendo, auspicando un percorso condiviso e unitario, tra tutte le parti in campo, per uscire dall’emergenza.
“Ciò che farà la differenza sarà l’agire uniti”. Per un’efficace ripartenza del sistema economico e produttivo nazionale, il presidente dell’Inail ritiene che sia necessario rimanere uniti e solidali: “In questo momento storico - spiega Franco Bettoni - ciò che farà la differenza sarà l’agire uniti e con il pieno confronto da parte di tutti gli attori del sistema. Occorrerà spendere le migliori energie per evitare il conflitto tra l’inderogabile diritto alla salute e la necessità di assicurare la piena operatività delle imprese in un Paese nel quale il sistema economico è stato messo a dura prova”.
Il contributo tecnico dell’Inail nell’individuazione delle misure di prevenzione. Franco Bettoni ha spiegato come il mantenimento di alcuni servizi essenziali sia stato possibile grazie all’applicazione di precise misure di prevenzione. “Non dimentichiamo che dal primo giorno dell’emergenza non si sono mai fermate le attività relative ai servizi essenziali, ad esempio, i supermercati, i trasporti, i servizi postali, sicuramente a maggior rischio, che hanno potuto proseguire il proprio lavoro grazie all’adozione di precise misure di prevenzione, individuate subito anche grazie al contributo tecnico dell’Inail".
“Importante rispettare il Protocollo tra le parti sociali”. Nella sua analisi, il presidente dell’Inail ha sottolineato l’importanza, per la corretta gestione della fase 2, del rispetto del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro”, stipulato il 14 marzo dalle parti sociali su invito del Presidente del Consiglio. Le integrazioni apportate il 24 aprile al Protocollo tengono peraltro conto delle indicazioni contenute nel “Documento tecnico sulla rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione”, frutto di un lavoro di ricerca dell’Istituto e approvato dal Comitato tecnico scientifico presso la Protezione civile. “Questo protocollo - sottolinea Bettoni - aggiornato il 24 aprile, insieme agli altri diversi documenti di settore, nel frattempo stipulati, rappresenta la base per la nuova ripartenza”.
Test e prove di distanziamento fisico per il trasporto pubblico. Tra i settori da monitorare con maggiore attenzione, il presidente dell’Inail ha individuato quello del trasporto pubblico dove, per fronteggiare l’emergenza, saranno necessari test e prove di distanziamento fisico, nuove misure organizzative e di prevenzione, sanificazione e igienizzazione. “In relazione a questo settore - spiega Franco Bettoni - Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità ha elaborato uno specifico documento tecnico che contiene un’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive per tutelare la sicurezza di milioni di persone che si muoveranno su treni, metro, bus e tram, per raggiungere i luoghi di lavoro con l’emergenza sanitaria ancora in corso”.
Investire di più in prevenzione nelle nuove sfide del futuro. Nella riflessione di Bettoni, il ruolo più rilevante, nell’attuazione delle procedure e delle linee guida contenute nei protocolli, sarà svolto dagli imprenditori e dai lavoratori, con il pieno coinvolgimento di tutte le figure della prevenzione aziendale: medici competenti, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. “La lezione che ci viene dalla pandemia – ha aggiunto Bettoni - ci insegna che investire in prevenzione non è un costo ma un investimento che tocca anche la produttività delle imprese. Una sfida in cui Inail è impegnato da anni con attività di sostegno economico alle imprese per investimenti per il miglioramento della salute e sicurezza, con contributi a fondo perduto per 2,4 miliardi di euro, negli ultimi dieci anni. Si è fatto molto per contrastare gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali ma si deve fare ancora di più”.
“La ripartenza occasione per migliorare ambienti di lavoro e processi produttivi”. L’auspicio di Franco Bettoni è che questo periodo di emergenza sanitaria possa essere la premessa per una ripartenza condivisa: “Questo momento potrà innescare utili stimoli per ripartire con una grande alleanza tra istituzioni, parti sociali, tessuto produttivo e lavoratori. La nuova ripartenza potrà essere l’occasione per costruire già in fase di progettazione ambienti di lavoro e processi produttivi in cui possano convivere senza conflitto i migliori standard di sicurezza con la garanzia dei più alti livelli di redditività aziendale”.
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Pubblicazione
8/05/2020, 14:35
Ultimo aggiornamento
8/05/2020, 14:35
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