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03 dicembre 2019

A Firenze si presentano i risultati del progetto regionale “La prevenzione dei rischi associati alle interruzioni e al multitasking in area medica”

Il seminario “Non interrompermi” conclude uno studio, progettato e cogestito dalla Direzione Inail Toscana e il Centre for Health Systems and Safety Research, Australian Institute of Health Innovation della Macquaire University di Sidney, in cui si affronta un problema legato al nostro servizio sanitario che necessita di interventi efficaci per garantire la sicurezza agli operatori e ai pazienti

A Firenze si presentano i risultati del progetto regionale “La prevenzione dei rischi associati alle interruzioni e al multitasking in area medica”

Non interrompermi seminario Firenze

FIRENZE -  Si svolge il 4 dicembre, presso Villa La Quiete nella sala Robbiane, la giornata conclusiva del secondo studio del Centro gestione rischio clinico (GRC) della Regione Toscana progettato e cogestito con Inail Direzione regionale per la Toscana e il Centre for Health Systems and Safety Research, Australian Institute of Health Innovation della Macquaire University di Sidney: “La prevenzione dei rischi associati alle interruzioni e al multitasking in area medica”. Il progetto ha visto coinvolti tre presidi ospedalieri universitari della Regione Toscana (AOU Careggi, AOU Pisa e AOU Siena) e 17 infermieri adeguatamente formati a svolgere il ruolo di osservatori durante le attività di preparazione e somministrazione della terapia e del passaggio di consegne.
 
Ridurre il carico di lavoro correlato alle interruzioni. Lo studio, oltre a rilevare il tasso di interruzioni nel corso delle attività clinico assistenziali e la percentuale di tempo speso in multitasking, ha anche l’obiettivo di verificare l’efficacia degli interventi realizzati: la formazione, l’introduzione di pettorine ad alta visibilità e di zone libere dalle interruzioni. Queste ultime, infatti, sono un fattore di rischio emergente nei contesti sanitari anche in conseguenza dell’incremento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Già il precedente studio sui carichi di lavoro e la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti in chirurgia, condotto GRC in collaborazione con Inail Toscana nel 2014-2015, aveva confermato la rilevanza del problema nel nostro servizio sanitario, richiamando quindi la necessità di procedere con interventi di provata efficacia per ridurre il carico di lavoro correlato alle interruzioni e al multitasking e i rischi per la sicurezza del paziente che ad essi sono connessi.
 
Gli elementi e i dati ricavati dallo studio. Nel corso del seminario vengono affrontati diversi argomenti che mettono in luce come i rischi legati alle interruzioni e al multitasking in area medica costituiscano un problema sul quale porre grande attenzione come dimostrano gli elementi e i dati ricavati dallo studio. Gli infermieri vengono interrotti in media 7.1 volte l’ora, ovvero ogni 8 minuti circa e fino a oltre 11 volte l’ora in alcuni reparti. Le interruzioni avvengono più frequentemente nei corridoi, in primis durante gli spostamenti e durante le attività direttamente legate alla gestione della terapia ma, molto spesso, si verificano anche nelle stanze dei pazienti. Dall’osservazione risulta che la singola fonte più frequente di interruzioni (circa il 20%) degli infermieri impegnati nella gestione della terapia è rappresentata dagli infermieri stessi. Nel percepito di questi ultimi, invece, come risulta dalle risposte del questionario che è stato somministrato, viene attribuita ai familiari e ai pazienti che suonano il campanello. Dalla compilazione dei questionari degli 84 infermieri formati, l’interruzione è considerata una perdita di tempo, un disturbo, un fastidio e un calo di attenzione e di concentrazione che incide sulla “continuità/discontinuità” dello svolgimento delle attività in corso. Le parole che ricorrono più spesso ruotano intorno al concetto di sospensione, blocco di un’attività in fase di svolgimento e interferenza. Il convegno è gratuito e aperto ai professionisti sanitari, della sicurezza nei luoghi di lavoro e ai cittadini interessati al tema. È possibile registrarsi direttamente presso la sede dell’evento.