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27 novembre 2019

Premio “Imprese per la sicurezza”, consegnati i riconoscimenti alle aziende finaliste

La Facoltà di Ingegneria di Sapienza Università di Roma ha ospitato l’evento conclusivo della sesta edizione dell’iniziativa, promossa da Inail e Confindustria, con la collaborazione tecnica di Apqi e Accredia, per valorizzare i progetti migliori. Bettoni: “Oltre a essere un fattore di civiltà, la tutela dei lavoratori è un valore competitivo”

Premio “Imprese per la sicurezza”, consegnati i riconoscimenti alle aziende finaliste

Premio “Imprese per la sicurezza”, consegnati i riconoscimenti alle aziende finaliste

ROMA - Inail e Confindustria hanno consegnato i riconoscimenti alle aziende finaliste della sesta edizione del premio “Imprese per la sicurezza”, promosso con la collaborazione tecnica di Apqi (Associazione premio qualità Italia) e Accredia (Ente italiano di accreditamento) per dare risalto e visibilità ai migliori progetti realizzati in materia di prevenzione. Intervenendo ieri mattina, nella Sala del Chiostro della Facoltà di Ingegneria di Sapienza Università di Roma, all’evento conclusivo dell’iniziativa, a cui il Capo dello Stato ha riconosciuto la medaglia di rappresentanza, il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, ha spiegato come “la valorizzazione degli esempi virtuosi delle aziende che hanno scelto di investire in sicurezza” sia “un modo per ribadire che la tutela dei lavoratori, oltre a essere un fattore di civiltà, rappresenta un valore competitivo per l’impresa”.

Bettoni: “La cultura della prevenzione va diffusa a tutti i livelli”. Sulla stessa linea, ha aggiunto Bettoni, “insistono i meccanismi premiali introdotti dall’Inail negli ultimi anni, come i finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione dal 2010 attraverso le nove edizioni del bando Isi e lo sconto sul premio di assicurazione, riservato alle aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro in aggiunta a quelli minimi previsti dalla legge”. Il presidente ha ricordato anche che l’Istituto “è impegnato in un grande sforzo per la riabilitazione e il reinserimento degli infortunati sul lavoro” e ha sottolineato la necessità di “promuovere la cultura della sicurezza tutti insieme e a tutti i livelli, a partire dalle scuole. La formazione, infatti, è fondamentale per la prevenzione”.

Stirpe: “Gli ingredienti base sono informazione e formazione”. Secondo Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali, “la sicurezza nasce anzitutto da un’accurata organizzazione del lavoro nell’impresa. Serve attenzione e professionalità ma, soprattutto, un grande senso di responsabilità. La sicurezza sul lavoro non è, infatti, frutto del caso e non si raggiunge una volta per sempre. È, piuttosto, un obiettivo cui deve tendere il lavoro di chi deve continuamente intervenire sui processi produttivi. Poi, naturalmente, servono informazione e formazione, che sono gli ingredienti base per la prevenzione perché determinano comportamenti corretti. Solo con questo mix si crea in un’azienda un’autentica cultura della sicurezza”.

“Serve anche uno sforzo per semplificare la normativa”. “Oggi fare impresa in modo serio e sostenibile non può prescindere dalla sicurezza – ha aggiunto Stirpe - L’imprenditore ha il dovere di garantire un ambiente di lavoro tale da tutelare i propri dipendenti e chi inizia a lavorare in un’azienda deve conoscere i potenziali rischi che si troverà ad affrontare”. Per il vicepresidente di Confindustria, però, serve anche “uno sforzo in termini di semplificazione. L’iperproliferazione normativa, infatti, spesso aggrava complessità e confusione, che non sono utili per evitare gli incidenti. Il Testo unico sulla sicurezza del 2008, inoltre, inizia a essere datato. Serve quindi uno sforzo per aggiornarlo, anche per aiutare le imprese a rispettarne le prescrizioni”.

Puglisi: “Dalla trasformazione tecnologica sfide enormi per il legislatore”. Dalla discussione successiva sul tema della salute e sicurezza nel lavoro che cambia, che ha coinvolto Francesca Puglisi, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e Alessandro Amitrano, componente della Commissione Lavoro della Camera, è emersa in particolare la necessità di adeguare velocemente le norme alle nuove sfide dell’industria 4.0. Come ha sottolineato Puglisi, “per il legislatore le sfide poste dalla trasformazione tecnologica sono enormi e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per affrontarle”. La sottosegretario, dopo aver ribadito l’importanza di “valorizzare, come fa il premio di Inail e Confindustria, ciò che di buono fanno le imprese per la sicurezza”, ha sottolineato il contributo importante per la prevenzione e la ricerca fornito dall’Istituto, che “ha bisogno di un ulteriore margine di autonomia” rispetto ai vincoli del Ministero dell’Economia e delle Finanze.    

I numeri e le tappe della procedura di valutazione. A riassumere i numeri della sesta edizione del premio – rivolto a tutte le aziende, anche non aderenti al sistema Confindustria – e le tappe della procedura che ha portato alla selezione delle imprese più virtuose è stata Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail. A fronte di 192 iscrizioni, sono 155 le aziende che hanno compilato i tre questionari online e 65 quelle che sono state ammesse alla stesura dell’application. Tra le 44 che l’hanno compilata, 14 sono state sottoposte a un approfondito processo di valutazione con visite sul posto e riceveranno un rapporto dettagliato, con l’indicazione dei propri punti di forza e delle aree che presentano margini di miglioramento. Dopo aver elaborato una lista delle migliori aziende, il Comitato tecnico scientifico – composto da esperti di Confindustria, Inail, Apqi e Accredia – ha individuato la rosa di finaliste, tra le quali il Comitato di premiazione – formato da rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico – ha scelto le vincitrici.

La vincitrice dell’Award è Eni Mediterranea Idrocarburi Spa. I premi sono stati assegnati sulla base del punteggio raggiunto – Award alla fascia più alta e a seguire i Prize – a categorie di imprese distinte per tipologia di rischio e per dimensione. A consegnare i riconoscimenti ai rappresentanti delle aziende finaliste sono stati il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, il direttore dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale umano di Confindustria, Pierangelo Albini, il presidente di Apqi, Floriano Botta, e il presidente di Accredia, Giuseppe Rossi. Ad aggiudicarsi l’unico Award assegnato è stata Eni Mediterranea Idrocarburi Spa, che gestisce le attività di estrazione e produzione di idrocarburi sul territorio siciliano.

Assegnati anche cinque Prize. Cinque Prize sono andati invece a Caterpillar Prodotti Stradali Srl, che produce un’ampia gamma di attrezzature per la costruzione e manutenzione stradale, Iguzzini Illuminazione Spa, che produce sistemi di illuminazione architetturale intelligenti per interni ed esterni, Impresa Percassi Spa, che opera nel segmento dell’edilizia civile privata, nella progettazione e realizzazione e nei restauri, Sapa Spa, che si occupa dello stampaggio di componenti in plastica per il settore automotive, e alla Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino (Siot) Spa, che si occupa di ricezione e trasporto di liquidi petroliferi mediante condotte.

Le menzioni speciali per progetti specifici o innovativi. Sette menzioni speciali, riconosciute ad aziende che hanno sviluppato progetti specifici, per la formazione/informazione dei lavoratori o la gestione degli appalti/subappalti, o progetti innovativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sono state assegnate a Caterpillar Prodotti Stradali Srl, Eni Mediterranea Idrocarburi Spa, Faurecia Emissions Control Technologies Italy Srl, Iguzzini Illuminazione Spa, Impresa Percassi Spa, Ponzio Srl e SEA srl Servizi Ecologici Ambientali.

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